Senza corrispondenza

Informazioni Evento

Luogo
CENTRO CULTURALE ZEROUNO
Via Enrico Cialdini 8, Barletta, Italia
Date
Dal al

lun- ven. 17.30 - 20.00. sabato e tutte le mattine su appuntamento-dom. chiuso

Vernissage
03/05/2016

ore 18

Curatori
Anna Soricaro
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Alle opere d’arte non serve una corrispondenza per tenersi in vita.

Comunicato stampa

Il recentissimo film di Tornatore ispira un‘esposizione di arte contemporanea poiché le opere d’arte sono come stelle, senza mai una fine; nel film la continuità si sviluppa attraverso l’utilizzo della tecnologia, qui la tecnologia non serve a mostrare il perdurare. L’esposizione si chiama volutamente ‘senza corrispondenza’ poiché alle opere d’arte non serve una corrispondenza per tenersi in vita, a loro basta essere concepite e nascere … e poi cominciano a brillare. Quattro gli artisti attenti ed accorti con la pittura, maestosi e grandi, Augusta Bariona, Andrea Boldrini, Fernando Montà, Donatella Violi, prescelti per la tecnica e per la straordinaria applicazione dei colori, sapientemente calibrati, idoneamente emozionanti. Un’esposizione raffinata ed impegnativa, da scrutare, indagare che lascia riflettere poiché ogni opera saprà svelare il segreto del suo brillare in eterno. Augusta Bariona è leggerezza e leggiadrìa che si esprimono soavemente: le opere sono tripudi di colore resi dalla sovrapposizione di veline colorate, accuratamente sovrapposte e ravvicinate creando grandi campi visivi in cui immergersi. Appaiono così delicate eppure hanno forza e carattere indiscussi, apparentemente fragili hanno una robustezza latente dovuta alla stratificazione di fogli. Esili e fragili le carte che li compongono sono come la storia di ognuno di noi che accumula la leggerezza di ogni evento, nel bene e nel male, sino a quando non si decide la fine e ci si accorge che la stratificazione ha rafforzato, irrobustito il corpo lasciando che la patina lucida del tempo sigilli e fortifichi definitivamente per la resa finale. Ogni opera d’arte della Bariona ha una storia da raccontare, ogni opera è storia, è presenza corposa e tangibile di una grande artista. Andrea Boldrini riesce ad emergere solo con i grandi formati, lì pare che il suo io artistico fiorisca sapientemente e soavemente. Dedito ai colori scuri lascia che losanghe di colori intensi ravvivino e si intromettano nel buio in cui opera, una oscurità fatta di ricerca, studio e meditazione. Le opere sono grandiose esperienze con cui confrontarsi, lasciando che l’unico sprazzo di colore sia la grande e sola forza di tutta la resa pittorica, tutto ruota intorno in quella sola macchia di colore (gialla, rossa, azzurro) perché lì c’è il gradino che consente l’accesso all’opera. Fernando Montà è sapienza artistica, è estro geniale, è grazia con pochi gesti. Avvolti dal fondo nero le ellissi e le sue sfere cromatiche intrappolano l’osservatore tra colore e tecnica; due tele dal doppio fondo immergono in una dimensione irreale a dimostrazione di quanto sia matura la sua arte. Sorprendente confrontarsi con la genialità di un uomo che è un maestro d’arte che ha saputo appropriarsi dell’arte e renderla con una grazia spettacolare lasciando che il colore si adagi sulla superficie anche quando essa è forata. Opere imponenti, di grande carattere evidenziano la precisione di un’arte ricercata, inconsueta che lascia riflettere a lungo per scoprirne novità e goderne della grazia. Donatella Violi introduce nella concettualità di fondo paesaggi incantati che paiono aggrapparsi alla storia cromatica che li accoglie. Incantate appaiono le sue realtà, a metà tra questa e un’altra terra, sospese dal piano di calpestio e ad un passo dal cielo: artista che ha molto maturato la sua esperienza artistica lascia che l’osservatore si liberi delle radici per elevarsi nei sui mondi incantati di colore, mongolfiere, case e luna.

[Come le stelle che pur avendo esaurito il loro ciclo vitale continuano a brillare]
La corrispondenza, film del 2016, regia di Giuseppe Tornatore.