Sei monumenti risorgimentali restaurati a Genova
Saranno inaugurati i sei monumenti risorgimentali di Genova, a conclusione degli interventi di restauro cui sono stati sottoposti in questi mesi.
Comunicato stampa
Mercoledì 28 settembre alle ore 11.00 presso il monumento a Raffaele Rubattino in piazza Caricamento avrà inizio l'inaugurazione dei Monumenti restaurati a Genova in occasione del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia.
Successivamente il cerimoniale prevede il sopralluogo al parco di Villetta di Negro dove sono stati restaurati i busti di Antonio Burlando, Antonio Mosto, Aurelio Saffi e Giuseppe Cesare Abba. A seguire, nel piazzale antistante, si renderà omaggio al restauro del monumento a Giuseppe Mazzini, con il contributo dei ragazzi della Scuola Media Bertani- classe III B ad indirizzo musicale che eseguirà l'Inno di Mameli.
L'iniziativa è inclusa nel programma "I Luoghi della Memoria", finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell'ambito delle Celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Per il restauro del monumento a Raffaele Rubattino è intervenuto un contributo di Costa Crociere S.p.A.
I lavori sono stati coordinati dall'Unità Tecnica di Missione in cooperazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria, e le Soprintendenze preposte.
Ulteriori informazioni ed immagini: www.studioesseci.net
Comunicato Stampa
Saranno inaugurati mercoledì 28 settembre il sei monumenti risorgimentali di Genova., a conclusione degli interventi di restauro cui sono stati sottoposti in questi mesi.
Tra essi spicca il monumento a Giuseppe Mazzini, che domina Piazza Corvetto. La statua del grande pensatore è collocata sulla sommità di una colonna dorica, in atteggiamento pensieroso e con le braccia conserte, mentre con una mano tiene alcuni fogli, forse un proclama. Le due figure allegoriche ai lati del basamento, classicamente panneggiate, raffigurano il Pensiero e l'Azione.
In contrasto rispetto al suo nome maschile, il Pensiero ha sembianze femminili, gli occhi fissi a un ideale remoto e le sopracciglia aggrottate, in atteggiamento malinconico; la figura è seduta, il braccio destro, poggiante su grossi volumi, sostiene il capo; il polso è stretto da un anello di catena spezzata, mentre con la sinistra trattiene alcuni fogli.
Anche la seconda figura allegorica, l'Azione, ha sembianze opposte alla femminilità del suo nome: è infatti una figura maschile e vigorosa: raffigurato in piedi, un giovane dall'aspetto fiero e risoluto, ha una mano sul fianco, mentre con il braccio destro addita lo stendardo con il motto ""Dio e Popolo". I contemporanei ne sottolinearono l'atteggiamento del tribuno che infiamma il popolo, richiamando a esso "il vessillo della battaglia e della redenzione".
La cerimonia dell'inaugurazione si svolse il 22 giugno 1882, alla presenza di una folla immensa; bandiere, orifiamme e quadri celebravano i martiri dell'unità italiana; il monumento fu scoperto al suono dell'Inno nazionale e di altri inni patriottici, e consegnato al Municipio genovese da Aurelio Saffi e Federico Campanella, in rappresentanza del Comitato; un ""colpo d'occhio incantevole", scrisse un cronista de "L'Illustrazione Italiana" - il prestigioso periodico alla manifestazione dedicò infatti diversi articoli e illustrazioni, una delle quali scelta perfino come immagine d'apertura del numero del 25 giugno 1882 - , rilevando quasi con stupore come tutto si fosse svolto in perfetto ordine, senza "grida repubblicane" (furono anzi notate molte bandiere con lo stemma reale).
Oggetto dell'intervento di restauro è stato riqualificare un gruppo scultoreo con problemi di trascuratezza che il restauro ha provveduto a risolvere. Le vecchie operazioni di manutenzione da tempo richiedevano un deciso rinnovamento , le patine del tempo si erano nascoste sotto lo strato di polvere e smog, i marmi avevano perso la pellicola di sacrificio che era necessaria alla protezione dei medesimi.
Successivamente al restauro lo spettatore può ora leggere nel gruppo scultoreo i naturali segni del tempo, individuando le patine del metallo che si sono combinate con la struttura del marmo, cogliendo un insieme restaurato, ripulito, sigillato e consolidato ma, al quale nulla è stato tolto per riportare in modo forzato un aspetto che ha vissuto momenti critici.
Sempre a Genova, a Piazza Corvetto, sono stati sottoposti a restauro i busti commemorativi collocati nel parco di Villetta Di Negro e dedicati a Antonio Mosto, Antonio Burlando, Aurelio Saffi, Giuseppe Cesare Abba..
Di rilievo anche il restauro della statua di Rubattino in Piazza Caricamento, di fronte alla quale è prevista la cerimonia inaugurale del 28 settembre. L'effigie è opera di Augusto Rivalta (Alessandria 1837- Firenze 1925)
L'opera è realizzata in bronzo e il basamento in granito di Baveno. Ricorda il primo armatore italiano di vascelli a vapore - i "pironavigli" citati nell'iscrizione - Raffaele Rubattino (Genova 1810-1881) fondava nella sua città natale, l'anno 1838, l'omonima società di navigazione che a partire dal 1851 attivò un regolare collegamento con la Sardegna (mentre ad un successivo accordo di Rubattino con l'armatore siciliano Florio si deve la fondazione "Navigazione Generale Italiana").
Per il monumento a Rubattino venne individuata la piazza detta di Caricamento perché lì aveva luogo il carico delle merci portuali sui carri: un'ampia area prospiciente i portico di Sottoripa che veniva a concludere, grazie a una ponderosa opera di spianamento, il tratto terminale della nuova carrettiera Carlo Alberto (l'attuale via Gramsci), e che dal 1857 fu anche stazione di testa e di carico della ferrovia creata in appoggio al traffico del porto. Il monumento presentava problemi di corrosione e croste derivanti dall'inquinamento degli agenti atmosferici, dalle precipitazioni di piogge acide, dal guano dei volatili e da difetti di manifattura. Il granito ha subito danni fisici causato da urti e atti vandalici.