Segni della Visione
La mostra d’arte contemporanea Segni della Visione è concepita come collettiva di pittura contemporanea e presenta, attraverso un percorso ragionato di opere selezionate per l’evento, tre artisti attivi in area veneta.
Comunicato stampa
Si inaugura sabato 12 maggio 2012, presso lo Spazio Espositivo Torre Civica di Mestre (Piazza Erminio
Ferretto, ore 17.00), con il patrocinio della Città di Venezia – Municipalità di Mestre-Carpenedo, la collettiva
Segni della Visione, a cura Gaetano Salerno.
La mostra d’arte contemporanea Segni della Visione è concepita come collettiva di pittura contemporanea e
presenta, attraverso un percorso ragionato di opere selezionate per l’evento, tre artisti attivi in area veneta,
Loris Drago, Liliana Pedrini e Eugenio Piemontese, diversi tra loro per esperienze artistiche, culturali e
generazionali ma accomunati dalla scelta di linguaggi e di grammatiche vicine alle pratiche pittoriche astratte
ed informali.
Il progetto vuole essere il primo appuntamento di un percorso curatoriale in fieri che, progettato e curato da
Gaetano Salerno, proseguirà in occasione di eventi espositivi futuri, focalizzato sulla pratica del fare pittura e
del “vedere pittorico”; in questo e nei capitoli che seguiranno verrà dunque analizzata e messa in mostra
l’attitudine dell’artista di selezionare un soggetto pittorico, riconoscendolo nel mondo della quotidianità e di
eleggerlo ad oggetto artistico, trasformandone così la valenza fisica in valenza concettuale e decretandone la
sua trasformazione in icona.
Ogni opera degli artisti presenti in collettiva evoca e nasconde un mondo immaginifico che l’occhio umano
non è ancora in grado di percepire ma che diviene presente e tangibile nei percorsi del nostro guardare (o
iper-scrutare) all’interno delle forme cromatiche e del magma materico, fino a riconoscere sensazioni che
solo la ricostruzione astratta della visione è in grado di suscitare.
Segni della Visione è dunque l’inizio di un percorso di studio sul tratto pittorico e sul nascere dell’oggetto
artistico come percezione empatica ed emozionale all’interno di costrutti astratti, in cui il nostro vedere non
è ancora orientato a forme conclamate ma a suggestioni sensoriali che ciascuno di noi è libero di interpretare
e di ricostruire, facendo appello alle proprie conoscenze pregresse, ai propri riferimenti culturali, alle proprie
strutture esistenziali.
Ogni appuntamento successivo a Segni della Visione vedrà così il segno pittorico declinarsi con maggior
sicurezza verso strutture certe e riconoscibili, fino a giungere ad una pratica pittorica figurativa in cui forma
e concetto del dato oggettuale tornano a coincidere e a recuperare l’intento mimetico e naturalistico della
pittura.
L’appuntamento in programma presso la Torre Civica di Mestre rimarcherà invece la forza espressiva di
una pittura libera dalle imposizioni formali e dai tratti dell’accademismo che il Novecento, agli albori del suo
concretizzarsi come secolo dell’innovazione, ha rifiutato con vigore, sperimentando coraggiosamente spazi
comunicativi e linguaggi musicali in cui il colore e la spiritualità da esso espressa hanno realizzato il
paradigma compositivo delle principali correnti artistiche contemporanee.
Segni della Visione vuole dunque evidenziare il processo di trasformazione del fare pittura, analizzando i
lavori di tre artisti il cui linguaggio muove da una pratica artistica vicina ai linguaggi astratti delle prime
Avanguardie Storiche e alle note informali suggerite dalle Avanguardie sperimentative del Secondo
Novecento.
Il segno del pittore diventa così visibile all’occhio del fruitore come percezione estemporanea di mondi in
formazione e individuabili solo nell’attimo della loro esplosione cromatica e tonale come visioni passive
recuperate dal nostro “cervello visivo”.
Segni della Visione sarà visitabile fino al 26 maggio 2012, secondo gli orari di apertura dello spazio
espositivo (vedi scheda evento); gli artisti saranno presenti durante l’inaugurazione, introdotti dal
critico d’arte Gaetano Salerno, direttore di Segnoperenne.it e curatore della mostra.