Scrittura-Pittura
Questa mostra vuole essere una testimonianza storica sulla Scrittura-Pittura nata negli anni ’80. Una sua particolarità, recepita da Catania Art Gallery, è costituita dall’essere espressa proprio in Sicilia.
-696x385.jpg)
Informazioni
- Luogo: CATANIA ART GALLERY
- Indirizzo: Via Caronda n. 48/a, 95128 - Catania - Sicilia
- Quando: dal 14/02/2015 - al 06/03/2015
- Vernissage: 14/02/2015 ore 18
- Generi: arte contemporanea, collettiva
Comunicato stampa
Questa mostra vuole essere una testimonianza storica sulla Scrittura-Pittura nata negli anni ’80. Una sua particolarità, recepita da Catania Art Gallery, è costituita dall’essere espressa proprio in Sicilia. La terra che ha ospitato la sua prima esposizione ufficiale, a Erice, allorché l’illustre storico dell’arte Filiberto Menna ne promosse un’importante esposizione dal titolo omonimo, con tappe successive a Gallarate, Milano, Roma nel 1987-88. Nel suo testo introduttivo indicava il variegato viaggio e colloquio della scrittura nei territori dell’immagine, attraversando decenni diversi: partendo da Capogrossi e Twombly, Novelli e Sanfilippo, Accardi e Perilli, ecc
Tomaso Binga “ha alle spalle un’acuta, e pluridirezionata, ricerca sul linguaggio, verbale e iconico, dalle scritture asemantiche, e prima dalle dislocazioni di immagini fotografiche in contenitori oggettuali, alla sperimentazione, nella scrittura vivente, all’uso del corpo come scrittura, al dattilocodice” (Caramel), fino alla manipolazione pittorica di Biographic.
Vitaldo Conte “artista di raffinata intuizione poetica, agisce sui margini estremi della pittura e della scrittura, cogliendo uno speciale punto di confine” (Gallo). Le sue grafie sono “dialettica figura-sfondo, dove figura sono organismi ameboidi, organici, aperti, fino a sfilacciarsi in frange e tentacoli (…) anche per l’analoga frequentazione di media fotografici e corporali” (Caramel).
William Xerra “camminatore inesausto delle contrade del segno e della visualità totale, è approdato ad una pittoricità che comprende tutte le esperienze precedenti e le sintetizza in un gusto favolistico di ascendenze classiche” (Gallo). Nel suo colto contesto pittorico “l’inserto di scrittura è limitato a pochi segmenti e nuclei, a frammentari prelievi verbali” (D’Ambrosio).
Le generazioni della scrittura pittorica, pur continuano a rimanere in una zona segreta dell’arte italiana, sono ormai pronte a svelare i “racconti” della loro seducente espressione. Non a caso per inaugurare questa mostra è stato scelto il 14 febbraio: il giorno di San Valentino. L’innamorato, infatti, è spesso un creatore di parole-immagini, che vogliono debordare dai confini stabiliti...
