Scambi ad arte Firenze-Dieburg
Un gruppo di studenti della provincia di Darmstadt-Dieburg studia a Firenze le tecniche dell’affresco, quella orafa, del batik e della doratura a pastiglia. I lavori realizzati nel corso della settimana saranno poi visibili nella mostra “Scambi ad arte Firenze-Dieburg”.
Comunicato stampa
Il gemellaggio tra le Province di Firenze e di Darmstadt-Dieburg in Germania continua a dare frutti significativi, specialmente nei confronti delle giovani generazioni. Proprio in questi giorni è in corso uno scambio culturale tra studenti e studentesse delle scuole superiori fiorentine e tedesche. In pratica un gruppo di dieci studenti d’arte delle scuole di Darmstadt frequenta fino a venerdì una serie di workshop e laboratori manuali dove imparano le tecniche degli istituti fiorentini.
Le scuole coinvolte sono in particolare il Leon Battista Alberti di via San Gallo, dove gli studenti tedeschi sono alle prese con la tecnica dell’affresco, e l’istituto d’arte di Porta Romana, dove invece il gruppo sta approfondendo discipline legate all’oreficeria, alla moda e alla pittura. Nel dettaglio, i ragazzi costruendo una spilla o un pendente, con lo specifico modello in cera, per quanto riguarda l’arte orafa, impareranno la tecnica del batik per la sezione della moda e quella della doratura a pastiglia per quanto riguarda la pittura.
I vari workshop si tengono fino a domani mattina, dalle 8 alle 14 nelle sedi delle due scuole fiorentine.
I lavori realizzati nel corso della settimana saranno poi visibili nella mostra “Scambi ad arte Firenze-Dieburg” allestita a Palazzo Medici Riccardi dal 2 al 5 febbraio. L’inaugurazione della mostra è fissata per sabato 2 febbraio alle 11 in Palazzo Medici, via Cavour 1.
“Scambi ad arte” ripete la bella esperienza del settembre 2011 quando furono gli studenti fiorentini ad andare a Dieburg per uno scambio culturale. Come in quella occasione, anche per questa settimana i ragazzi tedeschi sono ospitati dalle famiglie di quelli italiani, nell’ottica di una conoscenza reciproca che sempre più superi distanze e stereotipi.