San Valentino. L’originale celebrazione del MArTA

Informazioni Evento

Luogo
MARTA - MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
ex convento settecentesco degli Alcantarini, via Cavour, 10 , Taranto, Italia
Date
Il
Vernissage
14/02/2021

no, solo evento online

Generi
serata - evento
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Sui social del Museo Archeologico Nazionale di Taranto rivive il mito dell’amore tra Perseo e Andromeda.

Comunicato stampa

Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto sceglie una strada diretta per fare edutainment: ovvero promuovere la cultura divertendo.

Lo ha fatto aprendo il suo canale TikTok agli inizi dell’anno, ma lo fa anche fornendo sugli stessi canali, tanto cari ai giovani, contenuti che non sono solo ludici, ma anche piccoli approfondimenti su singoli reperti.

E’ il caso dell’intensive zoom (una ripresa nei particolari) pensato per l’imminente festività di San Valentino.

Sui canali social del MArTA infatti arriverà domani, 14 febbraio, il dettaglio che racconta una grande storia d’amore ma anche l’arte della ceramica a figure rosse di una loutrophoros, il recipiente deputato al trasporto d’acqua per i rituali purificatori delle giovani spose, finita illegalmente negli Stati uniti e restituita all’Italia nei primi anni Duemila grazie all’intervento del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.

Il pregevole vaso di manifattura apula, datato fra il 340 e il 330 a.C. e prodotto in un centro della Puglia centro-settentrionale, racconta infatti la vicenda mitologica di un grande amore, quello tra la figlia dei re dell’Etiopa Andromeda e l’eroe Perseo.

Andromeda e Perseo, insieme al mostro marino e al dio alato dell’amore, sono i protagonisti di un piccolo film dell’epoca.

Si vedono, infatti, Andromeda legata ad uno scoglio e condannata, a causa dell’ira del dio del mare Poseidone, ad essere divorata da un mostro marino e Perseo, novello principe azzurro, che la porta in salvo.

E’ un modo per incuriosire e tornare a portare l’arte, la cultura e l’archeologia più vicino ai ragazzi – spiega la direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Eva Degl’Innocenti – ma anche per attualizzare le grandi storie d’amore che da sempre caratterizzano le grandi civiltà del nostro tempo e del passato, e di cui il MArTA è pregno di testimonianze.