Sabrina D’Alessandro – Parole parlanti

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE MUDIMA
Via Alessandro Tadino 26, Milano, Italia
Date
Dal al

Nei giorni successivi la mostra
sarà poi visitabile nei seguenti orari:
lunedì–venerdì 11-13 e 15-19

Vernissage
14/09/2021

ore 11-20

Artisti
Sabrina D’Alessandro
Generi
arte contemporanea, personale
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Sabrina D’Alessandro torna alla Fondazione Mudima con una provocazione che riflette sui nuovi modi di fruizione dell’arte imposti dalle normative anticovid.

Comunicato stampa

Sabrina D’Alessandro torna alla Fondazione Mudima con una provocazione
che riflette sui nuovi modi di fruizione dell’arte imposti dalle normative anticovid.
I buffet dei vernissage sono banditi. Il vociare che si sentirà entrando
in mostra non sarà più quello delle inaugurazioni mondane, ma quello delle
stesse opere esposte: Parole parlanti, ognuna con qualcosa da dire.
Tra un’opera e l’altra, inseriti come elemento di disturbo a riprodurre l’atmosfera
di quelle inaugurazioni, una serie di pappacchioni, scatti rubati da Sabrina D’Alessandro
durante i vernissage in periodo pre-covid (2009-2018).
Mani che stringono tramezzini, bicchieri mezzi vuoti, culatelli e coltelli; in assenza
del buffet reale, l’artista espone le fotografie. Stampe laser su carta, inchiodate al
muro in contrasto con la preziosità e la purezza formale delle parole parlanti, incise
in oro a caldo su tela rossa.
Raplaplà, seperòso, redamare… parole recuperate negli anni da Sabrina D’Alessandro
e che, come scrive Stefano Bartezzaghi «hanno da dire qualcosa che non si perde
mai e ci riguarda da vicino». Per leggerle e ascoltare la loro voce sibillina occorre
infatti avvicinarsi, cercando di non farsi distrarre dalle «fameliche vestigia» dei pappacchioni,
accompagnati a loro volta da un motto: Art is what makes food more interesting
than art (l’arte è ciò che rende il cibo più interessante dell’arte).
È bastato sostituire la parola life con la parola food e la famosa frase di Robert Filliou
è diventata la provocatoria definizione di quel che spesso i vernissage furono e potrebbero
tornare a essere. Con tutti gli interrogativi sul futuro dell’arte che ne conseguono.
Una delle possibili risposte è già nella mostra, da godere in silenzio e nell’opera in
marmo, acciaio e ottone al centro della sala: il Farlingotto, «scultura poliglotta che
insegna a tacere in 12 lingue» (2020, courtesy Museo di Santa Maria della Scala,
Siena).