Rosa Ciano – Forse cercavi

  • MICROBA

Informazioni Evento

Luogo
MICROBA
Via Giambattista Bonazzi, 46, Bari, Italia
Date
Dal al

lun-ven 11.00/13.00 – 17.30/20.30 sab 11.00/13.00

Vernissage
19/06/2013

ore 19

Artisti
Rosa Ciano
Curatori
Sabrina Scaletta
Generi
fotografia, personale
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Una selezione di 22 fotografie raccontano l’intimo e continuo desiderio di ricerca dell’uomo in chiave apocalittica ma sottesa ad una visibile calma.

Comunicato stampa

Da un’idea degli architetti Marialuisa Sorrentino e Riccardo Pavone con la collaborazione dell’architetto
Sabrina Scaletta nasce MICROBA. Un CONTENITORE di idee, dall’industrial design all’architettura,
dalla fotografia al site specific. Un MICRO-SPAZIO ESPOSITIVO per mostre d’arte contemporanea. Un
LABORATORIO che promuova concept, progetti, prodotti e manufatti d’artigianato. Uno spazio per la
COMUNICAZIONE che divulghi tendenze e tradizioni culturali. Sede operativa dell’Associazione “m|app
– Mestieri e Arte Popolare Pugliese”, start up di recente formazione costituita da professionisti che si
occupano di strutturare database interattivi per la promozione e lo sviluppo nell’ambito artistico e
territoriale.

Il 18 giugno 2013 in occasione della sua apertura MICROBA presenta il primo progetto espositivo
con la mostra personale FORSE CERCAVI della fotografa Rosa Ciano (Bari, 1973), curata da Sabrina
Scaletta.

Una selezione di 22 fotografie raccontano l’intimo e continuo desiderio di ricerca dell’uomo in chiave
apocalittica ma sottesa ad una visibile calma. L’istantanea serenità dopo la catastrofe che genera
infinite variabili e combinazioni possibili, ma come l’artista sostiene “di ciò che è accaduto è visibile
soltanto il residuo, ciò che resta del caos”. Da qui gli scatti narrano i frammenti rimasti per stimolare
una nuova ricerca che porterà a intraprendere una strada forse diversa da quella immaginata, dove
quello che il nostro sguardo troverà, potrebbe non essere quello che il nostro occhio cercava.

Un altrove. Uno scenario introvabile. Un nuovo disorientarsi. E se ciò che rimane è definibile come
estraniante punto di partenza, il presupposto è che la perdita sia la condizione umana dominante.

Ogni immagine fissa un arrivo, un abbandono, una rovina, un ricordo, un cambiamento, un vuoto,
una catastrofe e tra questi resti l’artista ”invita l’osservatore a ricomporre gli eventi e cercarne una
spiegazione, attraverso tracce disordinate, un esercizio mentale, una sfida che mira a ritessere lo
spazio in uno sguardo che riflette l’impossibilità di un punto di riferimento”.

FORSE CERCAVI

foto di Rosa Ciano
a cura di Sabrina Scaletta