Roma Anni Trenta. La Galleria d’Arte Moderna e le Quadriennali d’Arte Nazionale 1931-1935-1939

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA D’ARTE MODERNA DI ROMA CAPITALE
Via Francesco Crispi 24 - 00187 , Roma, Italia
Date
Dal al

Da martedì a domenica ore 10.00 - 18.30
24 e 31 dicembre ore 10.00-14.00
L’ingresso è consentito fino a mezz’ora prima dell’orario di chiusura; lunedì chiuso

Vernissage
23/03/2016

ore 18 su invito

Biglietti

Intero € 7,50; Ridotto € 6,50 Biglietto unico comprensivo di ingresso alla Galleria d’Arte Moderna di Roma e alla Mostra. Riduzioni e gratuità per le categorie previste dalla tariffazione vigente

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Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Galleria d’Arte Moderna

Fondazione La Quadriennale di Roma; Istituto Luce-Cinecittà

Accademia Nazionale di San Luca, Roma
Archivio Centrale dello Stato, Roma
Archivio Ernesto Puppo, Buenos Aires
Archivio Storico Capitolino, Roma
MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma
MACRO, Roma

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Organizzazione Zètema Progetto Cultura

Artisti
Giuseppe Capogrossi, Renato Guttuso, Mario Mafai, Mario Sironi, Felice Casorati, Felice Carena, Scipione
Curatori
Maria Catalano, Federica Pirani, Gloria Raimondi, Assunta Porciani, Arianna Angelelli, Alessandro Sandorfi, Maria Gabriella Macchiarulo, Roland Sejko
Uffici stampa
ZETEMA
Generi
arte moderna e contemporanea, collettiva
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La mostra espone una selezione di opere della Galleria d’Arte Moderna acquistate dal Governatorato di Roma alle prime edizioni delle Quadriennali d’Arte Nazionale (1931-1935-1939), importanti manifestazioni volte a rappresentare l’arte italiana contemporanea nelle sue diverse tendenze.

Comunicato stampa

Le prime edizioni storiche delle Quadriennali d’Arte, negli anni Trenta del Novecento nel Palazzo delle Esposizioni di Roma, sono state un momento fondamentale per la storia della collezione della Galleria d’Arte Moderna che, in quella occasione, si è arricchita di acquisizioni di eccezionale importanza ancor oggi pregio della raccolta. ROMA ANNI TRENTA. LA GALLERIA D’ARTE MODERNA E LE QUADRIENNALI D’ARTE 1931 - 1935 - 1939 è dedicata alle opere acquistate dal Governatorato di Roma in quelle importanti manifestazioni espositive, destinate a rappresentare l’arte italiana contemporanea nelle sue diverse tendenze.

La Quadriennale nasceva in un vasto piano di riordino e razionalizzazione delle iniziative a carattere espositivo sul territorio nazionale. L’idea era accentrare le forze più rappresentative dell’arte italiana in un’unica grande esposizione di raccordo tra le mostre provinciali e regionali, organizzate dai sindacati artistici, e l’appuntamento internazionale della Biennale veneziana. La Quadriennale doveva diventare la più importante manifestazione artistica a livello nazionale, collegata a una pianificazione d’incentivi per gli espositori. Le prime tre edizioni del 1931, 1935, 1939 sono esemplari a questo riguardo. L’intervento economico del governo nella loro realizzazione coincideva con l’importanza che la capitale, nelle intenzioni di Mussolini, veniva ad assumere, non solo come centro politico amministrativo, ma anche culturale e artistico, dell’intera nazione. Era inteso che la Galleria di opere moderne, inaugurata nel 1925 in Palazzo Caffarelli e ribattezzata nel 1931 Galleria Mussolini, rappresentasse il fiore all’occhiello anche del Governatorato che volle promuovere, per lo più proprio presso le Quadriennali, un’intensa campagna di acquisti che nel giro di pochi anni superò le trecento acquisizioni.

Le circa 120 opere in mostra, selezionate nel patrimonio della raccolta capitolina, presentano un quadro il più possibile fedele al carattere delle prime Quadriennali e, con esse, delle tendenze presenti nell’arte italiana degli anni Trenta. Nel percorso espositivo, accanto alle opere sono di fondamentale importanza i documenti storici e le immagini provenienti dalla Fondazione La Quadriennale di Roma e dall’Istituto Luce-Cinecittà, partner imprescindibili di questa esposizione e custodi di un eccezionale patrimonio documentario, fotografico e filmico, che restituisce il carattere e l’importanza di quegli eventi, insieme ad uno spaccato della quotidianità di quel decennio. Cataloghi, rassegne stampa, lettere e documenti, insieme a filmati originali e ad una videoinstallazione di Roland Sejko realizzata per questa occasione offrono al pubblico ulteriori chiavi di lettura di un periodo estremamente ricco e complesso in cui anche le trasformazioni urbanistiche e l’architettura svolsero una fondamentale funzione di educazione e di indirizzo al consenso.

L’allestimento delle opere non rispetta una sequenza cronologica ma individua temi significativi come quelli che di fatto emergevano dalle manifestazioni: i grandi maestri e le nuove generazioni; i futuristi; gli italiani a Parigi, la mostra postuma di Scipione, il tonalismo e la scuola romana, la grande scultura, il novecento e le scuole regionali. Accanto ai capolavori già noti della collezione vengono presentate, secondo il principio di rotazione che guida la programmazione della Galleria d’Arte Moderna, opere finora mai esposte.
Accanto a Felice Casorati, Mario Sironi, Felice Carena, Scipione, Mario Mafai, Emanuele Cavalli, Giuseppe Capogrossi, ma anche, Renato Guttuso, Enrico Prampolini, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Gino Severini – per citare alcuni dei protagonisti della cultura figurativa degli anni Trenta, presenti nella collezione con opere ritenute capisaldi dell’arte italiana del Novecento e già note al pubblico romano – figurano dipinti finora mai esposti come Tribunale tigrino di Domenico Belli, autore della generazione futurista presente alla III Quadriennale del 1939, o nella sezione del Novecento, gli encausti di Salietti o Le spose dei Marinai di Massimo Campigli, manifesto della sua originale poetica presentato alla II Quadriennale del 1935. Per la scultura i capolavori di Arturo Martini, Il pastore e di Marino Marini La bagnante, entrambi primi premi alle manifestazioni del 1931 e del 1935. Lungo tutto il periodo della mostra, inoltre, saranno proposti focus su opere particolarmente significative della raccolta.
Un programma di visite guidate e di incontri su argomenti legati alla vita culturale degli anni Trenta a Roma accompagna la mostra nei primi mesi per riprendere dopo l’estate con successive iniziative.
La conclusione della mostra coinciderà con l’apertura della 16a Quadriennale d’arte al Palazzo delle Esposizioni da ottobre 2016 a gennaio 2017, in un ideale passaggio di testimone tra passato e presente.

Hanno curato la mostra:
per la Galleria d’Arte Moderna: Arianna Angelelli, Maria Catalano, Federica Pirani, Gloria Raimondi;
per la Fondazione La Quadriennale: Assunta Porciani; Alessandro Sandorfi
per l’Istituto Luce-Cinecittà: Maria Gabriella Macchiarulo; Roland Sejko