Roberto Polillo – Swing bop e free

Informazioni Evento

Luogo
BASE MILANO
Via Bergognone 34, 20144, Milano, Italia
Date
Dal al

Tutti i giorni
9.00 - 22.00

Vernissage
04/11/2016

ore 19

Artisti
Roberto Polillo
Generi
fotografia, personale
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Mostra fotografica “Swing, bop e free. Il Jazz degli anni ‘60”, tratta in parte dall’omonimo libro stampato nel 2006 dalla Marco Polillo Editore e dedicata da Roberto Polillo, autore delle immagini, alla memoria del padre Arrigo.

Comunicato stampa

Al Base di Milano di via Bergognone 34, nell’ambito di JazzMi (www.jazzmi.it), inaugura il 4 novembre dalle 19.00 la mostra fotografica “Swing, bop e free. Il Jazz degli anni ‘60”, tratta in parte dall’omonimo libro stampato nel 2006 dalla Marco Polillo Editore e dedicata da Roberto Polillo, autore delle immagini, alla memoria del padre Arrigo. In programma fino al 16 novembre 2016, l’esposizione mette in scena l’epoca più gloriosa e celebrata della musica Jazz con più di 100 foto realizzate tra il 1962 e il 1974 in un centinaio di concerti, svoltisi principalmente in Italia, Svizzera e sulla Costa Azzurra. A commissionargli i servizi fotografici era lo stesso padre, direttore per decenni della rivista Musica Jazz, autore della più famosa e ristampata storia del jazz pubblicata in Italia, e organizzatore nel dopoguerra dei concerti che portarono per la prima volta in italia i più importanti musicisti jazz dell’epoca.

Compito di Roberto Polillo, appena sedicenne agli inizi della sua avventura fotografica, era quello di ritrarli quando arrivano in aereo e di seguirli prima, durante e dopo le performance, quando da personaggi pubblici rientravano nella loro dimensione privata. Lo faceva con una disinvoltura sorprendente, vestendo con talento nello stesso tempo i panni del fotoreporter e quelli del ritrattista. Ha accumulato così nel corso degli anni una serie di immagini di forte impatto estetico, capaci in un attimo di rievocare tutte le suggestioni di un’epoca irripetibile, che ha rappresentato nello stesso tempo l’apice e l’inizio della fine della storia del jazz. Come spiega Francesco Martinelli, il Direttore del Centro Studi “Arrigo Polillo”, Sezione Ricerca della Fondazione Siena Jazz e autore del testo introduttivo sia del libro che della mostra.

“Le fotografie di Roberto Polillo – infatti sottolinea - hanno colto quella che è stata giustamente definita l’ultima età dell’oro del jazz, un periodo di straordinaria fertilità in cui erano ancora attivi i musicisti che hanno definito le coordinate storiche di questa musica – Armstrong e Duke Ellington con le loro orchestre – e allo stesso tempo operavano Miles Davis, Charles Mingus, John Coltrane: coloro che dall’interno hanno operato quell’eversione stilistica che ha trasformato il jazz in un movimento policentrico e multistilistico impossibile da chiudere in una definizione, tanto distanti sembrano le sue ali. Per fornire una approssimata periodizzazione, il decennio chiave è quello simbolicamente delimitato dal 1959 – l’anno di Kind of Blue e dell’esplosione del free jazz con l’arrivo di Ornette Coleman a New York – e dal 1969, segnato tra le altre cose dalla svolta “elettrica” di Miles con la registrazione di Bitches’ Brew da parte di un gruppo che magistralmente integra il jazz modale post-coltraniano, il free e il funk”.

Roberto Polillo nel 1974 abbandona la fotografia per dedicarsi all’informatica, diventando uno dei pionieri della nuova e rivoluzionaria disciplina sia in ambito universitario che imprenditoriale. Riprende a fotografare solo una decina di anni fa avviando una ricerca personale nell’ambito della fotografia fine art realizzata con tecnologia digitale che lo avvicina soprattutto al movimento artistico ICM – Intentional Camera Movement di cui oggi è un importante esponente in Italia (fino al 13 novembre alla Fondazione Stelline è esposta “Visions of Venice”, mostra interamente realizzata con tecnica ICM). Ma le sue foto degli anni ’60, entrate ormai nella storia della fotografia di spettacolo, continuano ancora a raccontare la storia del jazz, sia perché esposte in numerose mostre personali, sia perché utilizzate di continuo in riviste (in particolare sui mensili Musica Jazz e JazzIt), libri, CD e magazine online. Infine una sua mostra è in esposizione permanente alla Fondazione Jazz di Siena.

ARRIGO POLILLO
(1919-1984)

Giornalista e critico di jazz fra i più autorevole del mondo, ha diretto per decenni la rivista “Musica Jazz”. Con la sua attività giornalistica, saggistica, e di organizzatore di concerti, a partire dal primo dopoguerra e fino alla sua scomparsa, ha contribuito in modo determinante alla promozione di questa musica in Italia. Oltre a centinaia di articoli e saggi, ha scritto vari libri, fra cui Il jazz moderno (1958), Conoscere il jazz (1967), Stasera jazz (1978), e la fondamentale opera Il jazz (1975), un grande classico della storia della musica afro-americana, tuttora ristampato da Mondadori. Ad Arrigo Polillo è dedicato il Centro Nazionale Studi sul Jazz, importante archivio di documenti, libri e dischi sul jazz gestito dalla Fondazione Siena Jazz.

BIOGRAFIA DI ROBERTO POLILLO

Milanese, classe 1946, Roberto Polillo vive a Milano e a Roma. Fin da giovane si è occupato di fotografia e musica. Negli anni ’60 ha fotografato, per la rivista Musica Jazz, oltre un centinaio di concerti, realizzando così una galleria molto completa di ritratti dei più noti musicisti dell’epoca. Le sue immagini sono state esposte in numerose mostre personali, e utilizzate in riviste, libri, CD e magazine online. In particolare le sue immagini sono regolarmente pubblicate sui mensili Musica Jazz e JazzIt.

Nel 2006 Roberto ha pubblicato il libro fotografico “Swing, Bop & Free”, edito dalla Marco Polillo Editore, che raccoglie i ritratti di oltre 100 fra i musicisti di jazz più importanti degli anni ’60. Polillo a partire dagli anni ’70 si è poi dedicato all’informatica, sia come imprenditore che come docente universitario. Da una decina d’anni ha ripreso a occuparsi attivamente di fotografia, svolgendo una ricerca personale nell’ambito della fotografia d’arte con tecnologie digitali. Nel 2015 ha pubblicato con Skira “Visions of Venice”, il libro da cui è stata tratta l’omonima mostra attualmente in esposizione a Milano alla Fondazione Stelline dopo essere stata presentata in anteprima nei primi mesi del 2016 alla Casa dei Tre Oci di Venezia.

MOSTRE PERSONALI

Mostre permanenti:

Stasera Jazz, Siena, Fondazione Siena Jazz, Fortezza Medicea (dal 2003)

Mostre temporanee:

2016 – “Towers of Miami”: Milano, Mia Fair (29 aprile – 2 maggio); “Visions of Venice”: Venezia, Casa dei Tre Oci (22 gennaio – 28 marzo); “Visions of Venice”: Milano, Fondazione Stelline (12 ottobre – 13 Novembre)

2015 – “Roberto Polillo. Jazz ‘60”, Milano, Mia Fair (11 – 13 aprile); “Visions of Venice”, Milano, Mia Fair (11 – 13 aprile);

2014 - Lo spettacolo del Jazz: Scicli, QUAM Gallery (29 marzo – 1 maggio); Collescipoli Jazz Fest (27-29 giugno)

2012 - Jazz ’60: Milano, Anteo Spazio Cinema (12 febbraio – 25 marzo); Jazz ‘60/Street Art: Milano, The Don Gallery (15 -28 maggio)

2011 - Il Jazz tra Europa e America: Lugano, Biblioteca Cantonale (14 gennaio – aprile); Jazz ’60: Milano, Auditorium (5 – 30 ottobre)

2010 - Jazz ’60, Milano (4 dicembre 2010 – 25 febbraio 2011) in All You Need Is Photography Photo Festival

2009 - Swing, Bop & Free: Terni, Galleria DA.CO. (23 – 28 giugno); Sorrento, Chiostro di S.Francesco (29 agosto – 4 settembre); Moncalieri, Fonderie Teatrali Limone (12-15 novembre)

2008 - Swing, Bop & Free: Torino Le Gru (9 gennaio –21 febbraio); Verona, FNAC (5 – 21 marzo); Napoli, FNAC (15 settembre –19 ottobre); Roma, FNAC (22 ottobre –2 dicembre)

2007 - Swing, Bop & Free. Jazz of the Sixties: Siena, Cortile del Palazzo Pubblico (9 luglio – 8 agosto); Torino, FNAC (28 marzo –26 aprile); Milano, FNAC (20 giugno –25 luglio); Genova, FNAC (17 settembre –29 ottobre)

2006 - I giganti del jazz (con R. Schwamenthal), Vicenza, LAMeC (5 – 21 maggio)

2004 - I giganti del jazz (con R. Schwamenthal), Biella, Villa Schneider (16 ottobre – 7 novembre)

2002 - I giganti del jazz (con R. Schwamenthal), Rozzano, Centro Culturale Cascina Grande (7 settembre –1 ottobre)

INFORMAZIONI GENERALI

CREDITI E INFO MOSTRA

Titolo:
“Swing, bop e free. Il Jazz degli anni ‘60”

Fotografie di:
Roberto Polillo

Un progetto:
Teatro dell'Arte
Ponderosa Music & Art

In collaborazione con:
Blue Note Milano

L'esposizione è organizzata in collaborazione con:
BASE

Testo introduttivo di:
Francesco Martinelli

Inaugurazione aperta al pubblico:
4 novembre ore 19.00

Periodo espositivo:
5 / 16 novembre 2016

Sede espositiva:
BASE
via Bergognone 34,
20144, Milano, Italy

Come arrivare:
con i mezzi pubblici
MM2 P.ta Genova
Linea 68 (fermata Bergognone) 300 metri
Linea 90 / 91 (fermata Delle Milizie) 450 metri
con la bici
BikeMI fermata n. 164
all’interno del cortile sono presenti delle restrelliere per le vostre biciclette.