Roberto Ghezzi – Il segreto delle montagne

Informazioni Evento

Luogo
GILDA CONTEMPORARY ART
via San Maurilio 14, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Mercoledì – Venerdì: 10.30 – 19.30
• Sabato: 10.30 – 17.00

Vernissage
05/11/2025

ore 18,30

Artisti
Roberto Ghezzi
Generi
arte contemporanea, personale

Torna , attesissima, la personale di Roberto Ghezzi in Gilda Contemporary Art, e stavolta il tema è la montagna, in soluzione di continuità con la linea di riecerca della direzione artistica della galleria, che vede esplorare la relazione tra uomo ed ambiente e gli aspetti spirituali e simbolici di alcuni archetipi della natura.

Comunicato stampa

Torna , attesissima, la personale di Roberto Ghezzi in Gilda Contemporary Art, e stavolta il tema è la montagna, in soluzione di continuità con la linea di riecerca della direzione artistica della galleria, che vede esplorare la relazione tra uomo ed ambiente e gli aspetti spirituali e simbolici di alcuni archetipi della natura.

La mostra è anche occasione per riaprire la saletta al piano superiore, che da tempo non era accessibile al pubblico, e che da quest'anno prenderà il nome di golden floor, accogliendo oltre ad estensioni di personali (come nel caso di Ghezzi), anche progetti specifici in contemporanea ad altre esibizioni in corso nelle due sale al piano terra.

Il titolo della mostra riprende integralmente una frase dal celebre testo di Peter Matthiessen Il leopardo delle nevi (1979), in cui la montagna è percepita come una presenza autonoma, che non necessita dello sguardo umano per giustificare la propria esistenza.

Roberto Ghezzi porta in mostra un corpus di opere che approfondisce il suo sguardo radicale sulla montagna, intesa non come paesaggio da contemplare, ma come organismo vivente, irriducibile alla dimensione del solo sguardo umano.

«La montagna è un grande corpo da attraversare come umili formichine, in cui manca totalmente la capacità di farne volume controllabile e analizzabile, cui girare intorno, studiare, verificare e fissare in un’icona definitiva. […] Roberto Ghezzi, con la sua pratica multimediale, riesce a restituirne tutta la complessità di organismo irriducibile» — Gabriele Salvaterra

Cuore della mostra sono le Naturografie di montagna, esiti di una pratica in cui l’artista sospende il proprio gesto per lasciare che siano acqua, vento, minerali e tempi geologici a incidere la superficie. È una co‑autorialità radicale: le opere prendono forma nei siti d’altura, tra accumulo e sottrazione, tra traccia e cancellazione.

Il progetto si completa con Gli occhi della Montagna, fotografie stenopeiche realizzate durante la spedizione al campo base dell’Annapurna nel 2024, che provano a restituire lo sguardo della montagna su di noi, ribaltando la posizione dell’osservatore.

La serie Le mie montagne e le fotografie di Iceland Still intrecciano memoria e tempo: la montagna come archivio di immagini interiori e luogo in cui i fotogrammi si sovrappongono, comprimendosi in un’unica visione che allude alla lunga durata dell’esistenza naturale, rispetto alla nostra.

Chiude il percorso una selezione di appunti e studi a olio su tavola, insieme ai taccuini di viaggio, che documentano le fasi preliminari del lavoro: un diario di osservazione e di sperimentazione, dove tecnica e riflessione si intrecciano in modo indissolubile.

Biografia

Roberto Ghezzi (1978, Cortona) si forma nello studio di scultura di famiglia e all’Accademia di Belle Arti di Firenze. La sua ricerca è centrata sulla relazione organica con l’ambiente naturale e sulle Naturografie, opere create in dialogo diretto con ecosistemi incontaminati, mediante processi che coinvolgono tempo e forze naturali, sostenuti da collaborazioni con istituti scientifici di ricerca in Italia e all’estero. Ha esposto in musei e istituzioni internazionali, tra cui: Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Biennale Architettura di Venezia, Museo di Storia Naturale di Creta, Musei di Skopje e Ushuaia.