Roberto Casti – Preferirei restare a casa oggi

Informazioni Evento

Luogo
DIMORA ARTICA
Via Dolomiti 11, Milano, Italia
Date
Dal al

dal giovedì al venerdì
dalle 19.30 alle 21.30
sabato dalle 17.00 alle 21.00
gli altri giorni su appuntamento

Vernissage
14/02/2017

ore 19

Contatti
Email: info@currentproject.it
Sito web: http://www.currentproject.it
Artisti
Roberto Casti
Generi
arte contemporanea, personale
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“Preferirei restare a casa oggi”, mostra personale di Roberto Casti, è un progetto espositivo ideato appositamente dall’artista per lo spazio di Dimora Artica, e curato da Current.

Comunicato stampa

“Nothing like a great cup of black coffee”

“Preferirei restare a casa oggi”, mostra personale di Roberto Casti, è un progetto espositivo ideato appositamente dall’artista per lo spazio di Dimora Artica, e curato da Current.
Attraverso un processo di trasformazione dello spazio e l’inserimento di suggestioni plurisensoriali, l’operazione mette in discussione la definizione di comfort zone – spazio familiare, sicuro, ma anche condizione mentale oltre che campo d’azione agevole, senza pericoli o sorprese. La Comfort zone è un rifugio psicologico, un falso conforto, come la routine familiare, àncora di fronte all’indeterminatezza e all’indifferenza dell’altro. Condizione se si vuole propria anche della pratica artistica, che tende a reiterare un certo tipo di lavoro per andare a colpo sicuro, non sperimentando, non uscendo dai propri limiti.
Ma l’inconoscibile è appena oltre la soglia. È facile vacillare di fronte alla vertigine degli abissi oceanici, alle vette dell’Himalaya, oppure nell’immaginare l’orrore cosmico, le distanze inconcepibili, la caduta nell’orizzonte degli eventi di un buco nero. Lovecraft parlava di questo terrore e della possibilità che al di là del cosmo potessero abitare indescrivibili dèi sconosciuti.
Ma se l’inconoscibile si annidasse in quell’angolo della nostra stanza, se fosse quella macchia di umido che si espande sul soffitto? O la persona che abbiamo di fianco, qualunque persona, nella banalità dell’umano, replicata in miliardi di individui, fra cui regna l’incomprensione. Da qui l’intrinseca solitudine di ognuno di noi. E oltre quella tenda rossa forse si spalancano le stanze ignote dell’inconscio, di un altro mondo, dove potremmo non riconoscere più nemmeno noi stessi. Eppure sondare l’inconoscibile è anche la molla per la curiosità, per l’atto creativo: “If you want to catch the big fish, you've got to go deeper”.
Il video Together Alone :) (2016) è in questo caso il punto di partenza (o forse anche d’arrivo?), dove l’individuo prende coscienza di questo abisso pronto a inghiottirlo, in agguato nei volti negli altri. A partire da esso, l’azione passa a inglobare uno spazio fisico: Dimora Artica, luogo dove persistono i segni di una struttura abitativa. Ma la dimora artica nei Veda è un luogo remoto, la terra iperborea da dove, forse, in un tempo ancestrale (nella “notte dei tempi”), giunsero gli antenati delle stirpi indoeuropee (l’origine della condizione umana – sopravvissuta alla glaciazione?).
L’operazione di Roberto Casti mira a creare un ambiente al limite tra accoglienza e disagio, tra comodità e inquietudine. I partecipanti saranno invitati a mettersi comodi, a tranquillizzarsi, ma dovranno fare i conti con una tensione onnipresente. È preferibile restare a casa, al sicuro, o provare a vedere cosa c’è “là fuori”?

Nell’ambito della collaborazione tra Current e Dimora Artica, i due progetti si scambiano la sede organizzando ognuno nello spazio dell’altro una mostra delineata autonomamente, la cui prima tappa è stata Pathosformel, a cura di Andrea Lacarpia, collettiva inaugurata il 30 gennaio 2017 nello spazio di Current.

Roberto Casti (Iglesias, 1992) vive e lavora tra Milano e Iglesias. Dal 2013 fa parte del collettivo di artisti sardi Giuseppefraugallery che, attraverso l’arte e l’attivismo, sperimenta nuove forme di resistenza e resilienza culturale. Tra queste la Scuola Civica d’Arte Contemporanea di Iglesias. Lavora utilizzando diversi media visuali e la musica. Con il suo progetto musicale e visivo The Boys and Kifer prova a esplorare le dinamiche parallele che esercitano sia le mostre che i concerti, evidenziandone le relative ambiguità. Ambiguità queste, che nascono anche dalla continua relazione tra opere e attitudini frequenti nel mondo dell'arte e, più specificatamente, tra l'atto di creazione di un lavoro artistico e la conseguente fruizione. A novembre 2016 si è tenuta la sua prima mostra personale intitolata "Together Alone" negli spazi di PLASMA Plastic, in occasione del ciclo di mostre "Notturno" curate da Chiara Spagnol e Corinne Cortinovis.

Current è una piattaforma creata da artisti e curatori. Ha base in uno spazio indipendente a Milano (via Sant’Agnese 12) dove sperimentare ed esporre le forme contemporanee di creazione, ed è aperta alla collaborazione con altre realtà italiane e internazionali. Un progetto di Alessandro Azzoni, Ruben De Sousa, Tania Fiaccadori, Carlo Miele, Francesco Pieraccini, Marcella Toscani.
www.currentproject.it
[email protected]

Luogo d’incontro e di approfondimento culturale, Dimora Artica è uno spazio attivo dal 2013, nato con l’obiettivo di indagare il rapporto tra attuale produzione artistica e simboli ed archetipi del linguaggio mitico. Situata in una corte dei primi del '900, a Milano nella zona Turro, la sede di Dimora Artica ospita mostre di giovani artisti ed autori affermati, unendo scultura, pittura, installazione, videoarte. Diretta da Andrea Lacarpia con il supporto di diversi curatori ed artisti, Dimora Artica è una realtà no-profit che oltre alle mostre nella propria sede ha realizzato diversi progetti esterni, collaborando con altre realtà associative e gallerie.
www.dimoraartica.com
[email protected]