Roberto Amoroso – I.P. Identity Portrait

Informazioni Evento

Luogo
THE FORMAT GALLERY
Via Pestalozzi 10, Milano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
29/04/2015

ore 19,30

Artisti
Roberto Amoroso
Generi
arte contemporanea, personale
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I personaggi del mondo dell’arte diventano il punto di partenza di una serie di indagini estetiche e introspettive finalizzate alla realizzazione di identità virtuali.

Comunicato stampa

The Format – Contemporary Culture Gallery è lieta di presentare: “I.P. Identity Portrait” Solo Show di Roberto Amoroso, a cura di Guido Cabib. Mash-up pop e interventi di sound design live by Dario Amoroso Opening 29 Aprile 2015 dalle ore 19.30 alle 00.00

Immagine in linea 1
Da dove nasce l'esigenza di stabilirsi un'identità?

Tra le due domande d'identità: “ chi sono? e “chi sei?” si sviluppa l'intelletto. Ogni individuo si pone tali quesiti e cerca di dare loro risposte. Non sempre le risposte sono esaurienti o soddisfacenti, sono invece spesso incomplete. Il quesito “ chi sono?” è indice di presa di coscienza di se stesso di ogni essere umano fin dalla prima infanzia.
Cosa sei in grado di rispondere a tale domanda? Come ti autodefinisci?

A queste domande si rivolge il progetto I.P. Identity Portrait di Roberto Amoroso , una'opera d'arte che si materializza in un sito che sarà presto online.

Questo progetto iniziato in collaborazione con la rivista EXIBART, nel 2010, dove con una cadenza mensile, Roberto Amoroso, i personaggi del mondo dell'arte diventano il punto di partenza di una serie di indagini estetiche e introspettive finalizzate alla realizzazione di identità virtuali. Tantissmi attori del mondo dell'arte hanno ora una loro Identity Portrait che li rappresenta (Massimiliano Tonelli, Marco Enrico Giacomelli, Massimo Mattioli, Claudia Giraud, Giovanni Sighele, Fabienne Anastasio, Valentina Bartarelli . Anthony Goicolea, Jacopo Jarach, Milovan Farronato, Adriana Rispoli, Andrea bruciat etc), ora il progetto si allarga a tutti.

Il lavoro di Roberto Amoroso si incentra sulla relazione tra il mondo reale e mondo virtuale. Utilizzando la strategia dell’ipertesto, che accomuna l’utilizzo delle risorse in rete e oggettiva le associazioni della mente trasformandole in collegamenti reali e concreti, il suo lavoro si focalizza sul sottile confine tra il narcisismo esplicitato dalle persone nelle foto postate nei social network e l’esigenza di essere rappresentate da esse. Le foto postate nei social-network vengono quindi archiviate ed elaborate in metamorfosi con i simboli delle applicazioni di telefoni smart-phone e dei tablet, esaltando l’aspetto ambiguo e teriomorfo delle figure.

Una richiesta di partecipazione al suo progetto, lanciata sui social a cui tutti possono rispondere, cercherà di dare la risposta appunto alla domanda “chi sono nell'era del web 2.0? "
“Raccontami la tua identità virtuale ed entra a far parte dell’opera I.P Identity Portrait, un portale internet che come te vedrà altre centinaia di persone presentare il proprio ritratto virtuale.
Spedisci quattro foto (di cui una possibilmente a figura intera) alla mail [email protected] e rispondi alle cinque domande sulla tua personalità.
1 Come vorresti che fosse la tua identità nel web 2.0?

2 Vorresti cambiare chi sei e, in tal caso, il cambiamento consisterebbe in una
trasformazione fisica, caratteriale oppure in entrambe? (Specificare il cambiamento
desiderato nel fisico o nel carattere)

3 Con quale forma di vita (animale o vegetale) oppure con quale elemento
(industriale, ad esempio, oppure con qualsiasi oggetto o simbolo) vorresti "ibridarti"?

4 Pensi di possedere più identità e, se sì, quante e quali? (mi riferisco all'idea di
possedere un "IO" per il lavoro, un "IO" per gli affetti, etc. etc.)

5 Riesci a tenere sotto controllo la tua identità nel web?
Non appena la tua identità digitale sarà presente sul sito verrai avvisato ed entrerai a far parte di una esclusiva indagine estetica ed introspettiva sul mondo delle identità virtuali.”

Roberto Amoroso vive e lavora a Milano,
Tra le esperienze più rilevanti: “Piece of my Art” a cura di Eugenio Viola e Adriana Rispoli, Museo Madre, Napoli;
“Amorosoteofilo”, Annarumma Gallery, Napoli; “Kunstform der Nature 2.0”Parobrod, Belgrado;
“The human behaviour,” Mars Milano; “2000 Maniacs” a cura di Andrea Bruciati e Lorenza Boisi, Verona