Roberta Cardillo – Δείκνυμι- Deìssi

Informazioni Evento

Luogo
SESSANTASEI BARRAVENTIDUE
via San Donato 66/22, 40127, Bologna, Italia
Date
Dal al

su appuntamento

Vernissage
06/10/2012

ore 18

Artisti
Roberta Cardillo
Curatori
Marco Aion Mangani, Alessandro Saturno Martinelli
Generi
arte contemporanea, personale
Loading…

Le inedite sculture-istallazioni di Roberta Cardillo, qui alla sua prima personale, indicano l’organico con l’organico, ma attraverso una traslazione solo apparentemente tautologica un modo altro, in cui la domanda “chi osserva cosa” si espleta in un luogo diverso, uno spazio e un tempo in cui l’io cede se stesso e che pretende dunque esistenze diverse.

Comunicato stampa

Il Treccani, vocabolario della lingua italiana, alla voce “deissi” riporta:

“[…] I pronomi personali, gli aggettivi dimostrativi, gli avverbi di luogo e di tempo, detti elementi o fattori deittici, necessari per precisare chi sia il soggetto parlante e chi il suo interlocutore, e per situare l’enunciato nello spazio e nel tempo.”

Le inedite sculture-istallazioni di Roberta Cardillo, qui alla sua prima personale, indicano l’organico con l’organico, ma attraverso una traslazione solo apparentemente tautologica un modo altro, in cui la domanda “chi osserva cosa” si espleta in un luogo diverso, uno spazio e un tempo in cui l’io cede se stesso e che pretende dunque esistenze diverse.

L’universo poetico dell’artista straborda di creature ibride, ancestrali, intrise di un suggestivo mutismo abissale e che inducono lo spettatore ad un naturale riserbo, ad osservare con discrezione per non turbarne la quiete.

Ma attenti, sono ovunque, in ogni angolo della penombra diffusa:

tenete gli occhi bene aperti!

SessantaseiBarraVentidue è un atelier di arti visive.

Aprire al pubblico un luogo in cui si creano immagini è aprire un secondo sipario posto oltre quello conosciuto, quello che in genere si apre per mostrare ciò che è permesso mostrare.

L’immagine come risultato di una semplice produzione, o peggio ancora come prodotto, è dietro il primo e già noto sipario, mentre il secondo mostra qualcosa d’altro: il luogo dell’accadere, delle operazioni e degli umori atti alla creazione di un’immagine.

Tutto questo persiste nell’aria e si posa lentamente negli spazi di SessantaseiBarraVentidue.