Riccardo Pedrotti – La percezione rivelata

Informazioni Evento

Luogo
TORNABUONI ARTE - SEDE PRINCIPALE
Lungarno Benvenuto Cellini, 3. 50125 , Firenze, Italia
Date
Dal al

lun-sab:10.00-13.30/15.30-19.30

Vernissage
18/02/2012

ore 18.30

Artisti
Riccardo Pedrotti
Curatori
Sonia Zampini
Generi
arte contemporanea, personale
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“Riccardo utilizza luci e sensori che al passaggio dello spettatore donano anima alle opere, illuminandosi. Il fare artigianale che è alla base di tutti i lavori esposti, lignei o su tela, si associa a luci, led e sensori che permettono all’opera di prendere vita grazie all’azione dello spettatore. Le opere che si illuminano descrivono quella magica alchimia che governa gli equilibri, donando luce all’incontro tra lo spettatore e il quadro, come scintilla che crea dialogo.

Comunicato stampa

“Riccardo utilizza luci e sensori che al passaggio dello spettatore donano anima alle opere, illuminandosi. Il fare artigianale che è alla base di tutti i lavori esposti, lignei o su tela, si associa a luci, led e sensori che permettono all’opera di prendere vita grazie all’azione dello spettatore. Le opere che si illuminano descrivono quella magica alchimia che governa gli equilibri, donando luce all’incontro tra lo spettatore e il quadro, come scintilla che crea dialogo.
Nei pezzi “Radio” basta un semplice tocco ad una struttura pittorica del quadro, per poter immettersi nel flusso delle sequenze radiofoniche che si avvalgono ora della possibilità di essere percepite come decontestualizzate e isolate, come fossero una comunicazione nuova attraverso un contenitore, il quadro, esso stesso nuovo.
Questa sapienza nel rendere visibile la dimensione magica ed emozionale che al nostro tempo si affianca secondo le regole del sentire, ci permette di scoprire le ragioni impercettibili che animano la materia vivente. Nel “Trittico delle otto lune”, queste ultime descrivono in un giorno il percorso della luna, tale che solo in un determinato momento appaiono allineate. Ed ai nostri occhi tutto è governato dall’equilibrio dei silenzi e degli spostamenti minimi.

La nozione espressiva diventa urgenza. Ed è per questo che Riccardo ha pensato, proprio per il luogo della Galleria Tornabuoni, nello specifico della prima sala, un percorso fatto di luci e di materia modulata dal colore, in cui la percezione della pittura si rivela ed esce fuori dalla logica bidimensionale della sua rappresentazione.
Riccardo ha infatti ideato un cammino in cui la pittura supera i limiti della sua natura e fisicamente fuoriesce, attraverso un percorso di distacco ben visibile allo spettatore, dalla superficie bidimensionale per definirsi ora come elemento tridimensionale. Descrive quindi la figura di un cubo, forma perfetta da osservare in tutti i suoi lati e in tutti i suoi equilibri, mostrando a noi l’estetica compiuta di una percezione rivelata.” (S. Zampini)