Riccardo Cordero – Giganti dell’età del ferro

Informazioni Evento

Luogo
CONVENTO DEI CAPPUCCINI
via Cappuccini, 29, Caraglio, Italia
Date
Dal al

il sabato dalle ore 14,30 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 19.

Vernissage
19/10/2013

ore 16

Artisti
Riccardo Cordero
Curatori
Martina Corgnati
Generi
arte contemporanea, personale
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Un omaggio all’opera di un importante artista originario della provincia di Cuneo, Riccardo Cordero, che nel corso di una vicenda artistica di oltre mezzo secolo ha esposto in importanti spazi museali non solo europei

Comunicato stampa

Sabato 19 ottobre alle ore 16, nel Parco del Convento dei Cappuccini di Caraglio (via Cappuccini, 29), avrà luogo l’inaugurazione della mostra “Riccardo Cordero. Giganti dell’età del ferro. 1960-2013”. L’evento, promosso dall’associazione culturale Marcovaldo, è stato allestito in due sedi espositive di Caraglio: nel Parco del Convento dei Cappuccini sono state collocate le “Sculture monumentali”, nel Filatoio (via Matteotti, 40) i “Progetti, bozzetti e opere”. In caso di maltempo l’inaugurazione si terrà alle presso il Filatoio. La mostra resterà aperta fino al 1° dicembre il sabato dalle ore 14,30 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 19. L’iniziativa è stata realizzata con il sostegno di: Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRC; con il contributo di Fondazione CRT; in collaborazione con Comune di Caraglio e con la Fondazione Filatoio Rosso. Per informazioni telefonare allo 0171/618260 o consultare il sito www.marcovaldo.it.
“In occasione dei 50 anni dalla sua prima mostra personale presso la Promotrice di Belle Arti di Asti – spiega il presidente dell’associazione culturale Marcovaldo, Fabrizio Pellegrino – abbiamo voluto rendere omaggio all’opera di un importante artista originario della provincia di Cuneo, Riccardo Cordero, che nel corso di una vicenda artistica di oltre mezzo secolo ha esposto in importanti spazi museali non solo europei, perseguendo un ideale di ricerca e produzione che coniuga originalità e sintesi delle molteplici esperienze del Novecento. Fin dall’inizio delle nostre attività espositive, infatti, abbiamo prestato attenzione alla promozione e alla valorizzazione delle proposte dei maestri piemontesi del Novecento. Fra gli altri sono stati protagonisti delle nostre mostre: Salvo, Giorgio Griffa, Giorgio Ramella, Tanchi Michelotti, Luigi Spazzapan, Giuseppe Penone, Pinot Gallizio, Ettore Fico, Piero Lerda, Ezio Gribaudo”.
“Da una ventina d’anni Cordero appartiene a pieno titolo a quella ristretta rosa di scultori italiani che hanno saputo e voluto interpretare la modernità del monumento senza rinunciare alla valenza spaziale delle loro composizioni plastiche – scrive la curatrice della mostra, Martina Corgnati -: Giò Pomodoro, Francesco Somaini, Mauro Staccioli, Giuseppe Spagnulo, Nicola Carrino. Ciascuno di essi ha il suo modo speciale di coniugare spazio e forma; nel caso di Cordero vorrei dire più precisamente ‘incastrare’, perché i suoi sono appunto gangli, combinazioni, nodi e cerchi aperti secondo un’infinità di esiti e di scale possibili. Quella della dimensione, infatti, è una valenza che vale la pena di sottolineare perché, forte della sua coerenza linguistica e della sua paziente attenzione al contesto ambientale, in altre parole al paesaggio, Cordero ha realizzato con grande versatilità, e apparentemente quasi senza sforzo, grandi monumenti, alti fino a cinque metri o più, opere veramente ambientali che interagiscono con la linea ultima dell’orizzonte, sovrastano e coinvolgono lo spettatore; oppure lavori piccoli, ‘da tavolo’ si potrebbe dire, che tuttavia non perdono affatto la loro armonia, le loro proporzioni e la loro forza plastica.

LA MOSTRA: RICCARDO CORDERO. GIGANTI DELL’ETÀ DEL FERRO 1960-2013

Scultore per vocazione, Ricacrdo Cordero (Alba, 1942) seleziona i suoi interessi con precoce lucidità, guardando tra l'altro a Fontana e Milani, che proponevano inedite possibilità nella relazione tra volumi plastici e spazio.
La sperimentazione e l'uso di materiali molteplici, anche industriali, sono determinanti, oltre al colore, nelle opere esposte nel 1968 a Torino nella Galleria Triade con un'importante introduzione critica di Paolo Fossati e l'anno dopo a Roma nella Galleria Due Mondi nella quarta edizione di Prospettive, rassegna dedicata ai giovani emergenti di tutta Italia, presentati da critici diversi. Cordero è accompagnato da Enrico Crispolti, che ne scrive in catalogo.
Le presenze in mostre collettive nazionali e internazionali si fanno più numerose. Tra le principali, nel 1966 la Biennale di Sonsbeek, in Olanda, nel 1967 la III Mostra Internazionale di scultura nella Fondazione Pagani di Legnano, alla quale Cordero partecipa anche l'anno successivo, e nel 1969 il Premio San Fedele a Milano, il IV Premio Internazionale del disegno a Torre Pellice, l'esposizione Cinque a Torino nella Galleria Caleidoscopio di Padova.
Nel 1970 Paolo Fossati lo segnala sul Catalogo Bolaffi. Frattanto, fin dal 1969, Cordero realizza le sue costruzioni e i suoi assemblaggi in quella scala ambientale che gli diverrà sempre più congeniale.
Tra il 1985 e il 1987 Cordero, attraverso ulteriori sperimentazioni sul tema del paesaggio, approda alla costruzione di strutture nuove per la loro determinatezza fisica e segnica e per il loro dare realtà, ancora fisica, allo spazio, attivato, e quindi reso presente, non evocato, dalla forma plastica.
Meteora, 2005
Si apre qui la definitiva maturità dell'artista, annunciata alla fine del 1988 nella mostra Due sculture, a Torino presso l'Associazione Culturale Il Salto del salmone, in cui si vedeva l'avvio della lunga e sempre più fertile stagione che ha portato Cordero tra i maggiori scultori internazionali con le sue strutture sempre più perentorie, che esaltano la possibilità di una scultura coerente con lo sviluppo della cultura d'oggi, cercata dall'artista in tutto il suo itinerario creativo, all'insegna soprattutto dell'interrelazione tra strutture plastiche rigorosamente progettate e insieme aperte e articolarte e spazio, anche ambientale. Come in una serie imponente di risultati monumentali che nulla hanno a che spartire con la retorica e l'accademismo della statuaria e del monumento: dalla Rotazione coordinata del Parco della Pellerina di Torino del 1992 e dal Grande ferro del 1993 della Lookout Sculture Foundation, in Pensylvania , alla Fontana del 1994 per il Parco Cenisia di Torino, a Stoccarda del 1995, a Grande Segno del Palazzo dei Congressi di Alba e Presenza del 1997, a Chakra del 1998 , Nuove presenze, del 2000 ai recentissimi colossi del 2005-2006 Chakra per Piazza Galimberti a Torino, Meteora per il Nuovo Palazzo di Giustizia di Asti, Meteora per il Sculture Park di Shangai e Cometa per lo Sculpture Park di Taiwan. Sempre numerose e di rilievo anche le mostre personali, quali nel 2000 In the same space, Cordero King Venet al Museo dell'automobile a Torino e nel 2005 Du projet à la réalisation presso la Galerie quai des arts a Vevey (Svizzera).

L’ARTISTA: LA VITA E LE OPERE DI RICCARDO CORDERO (ALBA, 1942)

Riccardo Cordero nasce il 19 luglio1942 ad Alba, in provincia di Cuneo. Si diploma in scultura presso l’Accademia Albertina di Torino dove sarà poi titolare della stessa cattedra fino al 2000. Dal 2005 viene invitato in Cina e Taiwan a tenere dei Master presso le Università di Shanghai e di Taipei e ad eseguire alcune opere di grande dimensione per parchi di scultura. Dal 1960 partecipa alle più importanti mostre d’arte nazionali ed internazionali, tra cui:

1963 - Biennale del Bronzetto - Padova
1966 - Biennale di Sonsbeek - Arnhem (Olanda)
1969 - Prospettive IV - Roma
1972 - Biennale di Mentone (Francia)
1975 - VIII Biennale del metallo - Gubbio
1978 - Biennale di Scultura - Campione d'Italia
1983 - Zomertentoostelling - Ostenda (Olanda)
1986 - I Biennale di Scultura - Asti
1993 e 1995 - IV e V Biennale di Scultura a Montecarlo (Francia)
2000 - Sculpture internationale a La Mandria – Villa dei laghi – Venaria Reale (Torino)
2002 - Drawings for sculture – Il disegno della scultura – Patriothall Gallery- Edimburgo e Villa Pisani - Bagnolo di Lonigo
2006 – XXIV Biennale di Scultura, Gubbio (Perugia)
2007 – “Energie sottili della materia” - Urban Planning Exhibition Center – Shangai – Pechino - Shenzhen

Tra le mostre personali più recenti si possono ricordare:
1998 - Riccardo Cordero, Opere 1960-1998, Palazzo dei Congressi-Alba
2001 – Cordero King Venet - Museo dell’Automobile di Torino
2001 - Riccardo Cordero e Igino Legnaghi – “Grandi Sculture” - Parco Fiume Volterra
2004 – Dal progetto all’opera – Galleria O’ Quai des Arts – Vevey (Svizzera)
2006 – Riccardo Cordero, opere 1960-2006 – Sala Bolaffi- Torino
2007 - Riccardo Cordero, opere 1960-2006 – Museo Universidad Alicante (Spagna)
2007 - Riccardo Cordero, opere 1960-2006- Municipalidad - Montevideo (Uruguay)
2007 - Riccardo Cordero, opere 1960-2006 – Centro Cultural Borges – Buenos Aires (Argentina)
2007 - Riccardo Cordero, opere 1960-2006 - Fundacao Memorial da America Latina (Brasile)
2011 – Gallery Ferrari, Vevey (Svizzera)
2012 – Macromondi spezzati – Castelpergine (Trento)

Nel 1978 viene invitato con una personale alla XLIX Biennale di Venezia e nel 2001 alla 54° Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Museo Regionale di Scienze Naturali, Torino.
Nel 1997 viene collocata la scultura in bronzo: “Disarticolare un cerchio” (1993-96) presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, acquisita dalla Fondazione De Fornaris.
Nel 2005 partecipa invitato alla XIV Quadriennale di Roma.
Sempre nel 2005 esegue la scultura “Chakra” in acciaio corten per la Città di Torino, collocata in piazza Galimberti e “Meteora-2005” in acciaio inox per il nuovo parco di scultura a Shangai.
Nel 2006 una scultura di grandi dimensioni per il Memory Park di Taiwan e nel 2012 una grande fontana per la Città di Novara.
Nel mese di ottobre 2013 inaugurerà una seconda versione sempre in acciaio corten di Chakra nel Nuovo Parco di sculture a Wuhu in Cina.