Riapertura dei Musei Civici di Cagliari
Paesaggio e identità. Storie di luoghi, di donne e di uomini è il titolo che verrà articolato in due mostre: la prima, che si inaugura venerdì 30 giugno, presenta il tema attraverso le opere de Gli artisti della Collezione Civica Sarda. Paesaggio e identità. Storie di luoghi, di donne e di uomini. I grandi fotografi della Magnum in Sardegna sarà inaugurata il 21 luglio 2017.
Comunicato stampa
Palazzo di Città apre al pubblico con una veste rinnovata, nella quale il museo, che affaccia sul quartiere di Castello, accoglie la città, la vita e il paesaggio conferendo ampio respiro alla interazione tra gli spazi del quotidiano e dell'arte, in linea con l'iniziativa Cagliari paesaggio, alla quale si legano le mostre in programma.
Paesaggio e identità. Storie di luoghi, di donne e di uomini è il titolo che verrà articolato in due mostre: la prima, che si inaugura venerdì 30 giugno, presenta il tema attraverso le opere de Gli artisti della Collezione Civica Sarda. Si tratta di un'attenta selezione di opere dal corpus principale della collezione permanente, che spazia lungo il Novecento rimandando a un'idea e a una “auto” rappresentazione dell'Isola da parte dei suoi artisti. La mostra procede a ritroso nel tempo, a partire dall'opera di Maria Lai Come Daphne (1999), per la prima volta esposta al pubblico nell'atrio del museo, così da essere liberamente fruibile a tutti.
Paesaggio e Identità sono quindi declinati e approfonditi nelle radici della loro rappresentazione, attraverso le opere di Foiso Fois, Hoder Claro Grassi, Aligi Sassu, Ubaldo Badas, Giuseppe Biasi, Pietro Antonio Manca, Stanis Dessy, Melkiorre Melis, Costantino Nivola e Pinuccio Sciola, alcuni fra i più grandi maestri dell'arte in Sardegna.
Da luglio l'esposizione sarà arricchita dall'accostamento fra i nostri artisti e i grandi reporter dell'agenzia Magnum, presenti in mostra con le loro immagini di Sardegna, scattate fra gli anni '50 e '60 del Novecento. Henri Cartier-Bresson, David Seymour, Werner Bischof, Leonard Freed, Ferdinando Scianna, che immortalarono l’Isola nel momento del delicato passaggio da una cultura tradizionale alla cosiddetta “modernità”. Paesaggio e identità. Storie di luoghi, di donne e di uomini. I grandi fotografi della Magnum in Sardegna sarà inaugurata il 21 luglio 2017.
Due mostre per comporre un solo paesaggio.
Palazzo di Città
orario 10:00 – 20:00
chiuso il lunedì
Venerdì 30 giugno 2017
Galleria Comunale d'Arte
ore 20:30 - 22:30
La Galleria Comunale d’Arte si presenta al pubblico rinnovata nell'allestimento Collezioni di un “Secolo breve”. Il nostro Novecento. Dal 1933 al 1999, infatti, il Museo Civico ha raccolto, nei tre nuclei Collezione Sarda, Collezione Contemporanea e Collezione Ingrao, le testimonianze d'arte di un secolo “breve”, secondo la definizione di Eric H. Hobsbawm segnato da conflitti e contrapposizioni contrapposizione fra sistemi economici e politici.
Preceduti dalla pittura d'Accademia, i capolavori di Giacomo Balla e di Umberto Boccioni, preludio all’avanguardia futurista, sono esposti nella sala dedicata al Divisionismo e al successivo Futurismo. Cpon questi dialogano le sculture di Francesco Ciusa, riunite in una sala dedicata.
Le sperimentazioni accolte da Ugo Ugo fra il 1968 e il 1974 fanno irruzione nella sala centrale del piano primo, evocando la forza dirompente che ebbero i movimenti artistici del secondo Novecento sulla compostezza delle espressioni d’arte figurativa, ampiamente testimoniata dalla Collezione Francesco Paolo Ingrao.
L'allestimento propone una lettura unica, nella quale convive una grande varietà di stili, dove nessuna delle opere e degli autori prevale sul resto, ma, di fatto, tutti compongono e conferiscono un senso dialettico al Novecento.
Le collezioni, sviluppate nell'asse temporale più pieno del secolo, restituiscono al pubblico espressioni di un'epoca, componendosi in un percorso che, pur all'interno di un quadro complesso e sfaccettato fatto di grandi passioni culturali e artistiche, usa l'arte come strumento emancipato di narrazione storica.
Un'ultima annotazione per i progetti appena avviati al CARTEC, che si svilupperanno nel corso dei prossimi mesi con il supporto di un team di curatori e artisti: sono dedicati a Antonio Gramsci, uno dei più grandi intellettuali del Novecento.