Reveries

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO MEME
Via Giordano Bruno 4, Carpi, Italia
Date
Dal al

dal Lunedì alla Domenia dalle 16 alle 20, Sabato anche la mattina dalle 9.30 alle 13, Giovedì chiusa

Vernissage
24/03/2012

ore 19

Contatti
Email: starthubproject@gmail.com
Sito web: http://www.starthubproject.com
Patrocini

Partner: ART Core Contemporary Art Project, Spazio Meme, Fabrica Fluxus Art Gallery, Lobodilattice, Pool Megazine, Woodenlegs

Curatori
Roberta Fiorito, Nico Murri
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Lo Spazio Meme ha il piacere di ospitare “Reveries” la prima tappa di stART HUB, una mostra collettiva che da inizio ad un “tour” che vedrà il progetto presentato in diverse città d’Italia e d’Europa (per iniziare: Milano, Monaco, Berlino e Bari), in occasione di fiere e festival, presso spazi no-profit e gallerie d’arte contemporanea.

Comunicato stampa

“REVERIES”

a cura di Fabrica Fluxus Lab
Roberta Fiorito e Nico Murri

Artisti

Mariantonietta Bagliato, Raffaele Fiorella, Claudia Giannuli, Pierpaolo Miccolis, Dario Molinaro, Giuseppe Paolillo, 
Christina Calbari, Alessia Cocca, Fernanda Veron, Wallenberg

Opening 24 Marzo ore 19.00

@

Spazio Meme via Giordano Bruno 4, Carpi (MO)

In mostra dal 24 Marzo all’ 8 Aprile 2012

Lo Spazio Meme ha il piacere di ospitare “Reveries” la prima tappa di stART HUB, una mostra collettiva che da inizio ad un “tour” che vedrà il progetto presentato in diverse città d’Italia e d’Europa (per iniziare: Milano, Monaco, Berlino e Bari), in occasione di fiere e festival, presso spazi no-profit e gallerie d’arte contemporanea.

stART HUB è un progetto curatoriale ideato e promosso dall’Ass. Fabrica Fluxus Lab (vincitrice del bando Principi Attivi 2010 della Regione Puglia), volto a valorizzare e dare visibilità ai giovani artisti dal linguaggio contemporaneo, attraverso una pratica di promozione e diffusione dinamica dell’arte che ha nella “rete” la sua fondamentale modalità di pratica e d’azione. Una rete di spazi reali e virtuali, una rete fra diverse professionalità, che partendo da una riflessione sull’arte contemporanea e sulle necessarie trasformazioni in merito alla produzione artistica, promozione e fruizione, condividono, lavorano e sperimentano nuovi metodi di collaborazione e cooperazione. L’intento è quello di creare attraverso esposizioni collettive temporanee occasione di scambio di opinioni e prospettive, fra artisti, curatori, operatori culturali e pubblico, incrementare le opportunità di visibilità per gli artisti emergenti e favorire l'interscambio culturale e creativo a livello nazionale ed internazionale.

Gli artisti partecipanti sono stati divisi in due gruppi, da non considerare come compartimenti stagni, ma anzi in osmosi e continuo dialogo. Uno costituito da artisti operanti nella Regione Puglia, selezionati tramite open call, e giudicati da una giuria di qualità composta da diverse figure professionali operanti nel mondo della cultura e dell’arte contemporanea ed un secondo gruppo composto da artisti nazionali ed internazionali invitati direttamente dai curatori.

La giuria votante è stata composta da:

Luca Beolchi – direttore del portale Lobodilattice;
Giovanni Cervi – curatore indipendente;
Mara Nitti – direttrice di Art Core Contemporary Art Project;
Francesca Pergreffi – curatrice e responsabile per le arti visive dello Spazio Meme;
Squp – artista della Strychnin Gallery di Berlino, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.

stART HUB
“Reveries”

“Reveries” è un termine inglese arcaico che indicava uno stato di sogno in dormiveglia nonchè una metafora del sognare ad occhi aperti con suggestioni premonitrici. Il fatto che sia un termine non più in uso di una lingua “viva” allude alla testimonianza di una realtà passata che consegnataci parla in base al tempo che ha conisciuto, è, in un certo qual modo, il fantasma della parola sogno. Partendo da questa suggestione sono state, così, affidate 10 valigie a 10 artisti dando loro il compito di farsi portavoce di quello che sarebbe il sentimento "umano" dinnanzi ad una ipotetica minaccia di estinzione, fantasticando su cosa riporrebbero in una valigia - metafora dell'esodo e della migrazione verso un destino più favorevole- da lasciare in eredità ad un'altra civiltà che possa attraverso questo prezioso patrimonio conoscere quelli che erano i nostri sogni, le nostre paure, le nostre ambizioni ed i nostri fallimenti. Il 2012 è l'anno della "fine del mondo". Ma lungi dal voler speculare su alcuna delle svariate -e spesso strambe- teorie apocalittiche sulla scomparsa imminente del nostro pianeta, ne abbiamo piuttosto considerato il fascino ed il significato simbolico quanto mai attuale. Sembra piuttosto evidente che il mondo stia affrontando una rivoluzione, che parecchi degli schemi sui quali sembrava poggiarsi stiano drasticamente crollando, e si avverte ora più che mai l'urgenza di un cambiamento su più fronti, da quello politico a quello economico, dalla salvaguardia ambientale a quella "sociale". L'arte -ora come sempre- è la cartina di tornasole di questi momenti critici. L'artista ha spesso fornito una testimonianza del suo tempo prima degli altri, anticipando con l'occhio e la mano il racconto della sua epoca.