report graffiti FVG
DoubleRoom arti visive organizza una rassegna video dal titolo “report graffiti FVG”, invitando la città a immergersi in alcuni fra i più spettacolari graffiti realizzati in regione
Comunicato stampa
Mercoledì 27 novembre alle ore 18, DoubleRoom arti visive organizza una rassegna video dal titolo “report graffiti FVG”, invitando la città a immergersi in alcuni fra i più spettacolari graffiti realizzati in regione, da una parte ripercorrendo gli interventi ad opera dell’associazione Macross di Monfalcone, con l’intervista in anteprima assoluta al pioniere del graffitismo europeo Loomit e con il graffito transfrontaliero Human Demand di Mattia Campo Dall’Orto, e dall’altra analizzando le ultime due edizioni del festival internazionale del graffito Elementi Sotterranei organizzato a Gemona del Friuli dall’associazione Bravi Ragazzi.
La rassegna intende fornire un’ampia panoramica sulla produzione più recente del writing in Friuli Venezia Giulia ed evidenzia il progressivo passaggio dal graffitismo all’arte pubblica. In primo piano l’esclusiva intervista a Mathias Köhler, in arte Loomit, graffitista tedesco, uno dei principali esponenti del writing europeo e firma illustre del graffitismo mondiale, che ha rivoluzionato alla fine degli anni ’90 il concetto di graffito, disegnando enormi muri legali in numerose città tedesche. In proiezione anche un video sull’opera murale di Campo Dall’Orto Human Demand, un vero e proprio intervento di arte pubblica transfrontaliero, un grande graffito realizzato sul muro del centro culturale Mostovna di Solkan, a 1 kilometro dalla piazza Transalpina di Gorizia, sulla linea di confine che separa l’Italia dalla Slovenia, ma fruibile da entrambi i paesi.
“report graffiti FVG” riassume poi gli interventi realizzati nell’ambito del festival Elementi Sotterranei, convention internazionale che, oltre al confronto tecnico e allo scambio culturale, incentiva il sostegno legale a tali iniziative, facendo dialogare writers, istituzioni e cittadinanza in una serie di eventi pubblici partecipati, creando nel 2012 una parete unica di 100 metri, un’opera strutturata a più mani pensata per la stazione di Gemona del Friuli, e nel 2013 un graffito organico, sempre con il coinvolgimento di più artisti, per una struttura complessa come l’edificio della piscina, con altezze diverse e difficoltà tridimensionali.