re-creatures

Informazioni Evento

Luogo
LA PELANDA
Piazza Orazio Giustiniani 4, Roma, Italia
Date
Dal al
Vernissage
19/03/2022

ore 18

Curatori
Ilaria Mancia
Generi
performance - happening
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Le porte della Pelanda, al Mattatoio di Roma, si aprono al pubblico con un nuovo movimento delle apparizioni artistiche di re-creatures, a cura di Ilaria Mancia.

Comunicato stampa

Le porte della Pelanda, al Mattatoio di Roma, si aprono al pubblico con un nuovo movimento delle apparizioni artistiche di re-creatures, a cura di Ilaria Mancia. Installazioni e momenti performativi, da marzo e per tutta l’estate, in un crescendo di appuntamenti, attiveranno gli spazi interni ed esterni del Mattatoio, in sinergia con le attività di formazione, ricerca e produzione che qui si svolgono.

Le prime aperture iniziano domani, venerdì 18 marzo dalle ore 18.00, con la coreografia in forma di installazione video "Pas de Deux" di Roberto Fassone (fino al 27 marzo), un “trip” psichedelico fra immaginario e sogno, una paradossale, ipnotica, ironica, danza fra due video. Seguirà Black Med, Chapter IV, VII di Invernomuto, il 24 marzo, con sessioni d’ascolto performative, dj set accompagnati da proiezioni, testi e racconti che seguono le traiettorie che i suoni tracciano attraversando l'area proteiforme del Mediterraneo, zona di scambio, crisi e conflitti.

Gli artisti e le artiste che presenteranno i loro lavori creano tangenze fra i diversi progetti, presentando opere prodotte nel programma di residenze Prender-si cura, oppure dando forma alla condivisione delle loro pratiche nel Master MAP_PA (Master in Arti Performative di Palaexpo e Accademia di Belle Arti di Roma) e nei laboratori gratuiti.

re-creatures è un invito alla condivisione pubblica di un reticolo multiforme di proposte legate ai diversi linguaggi delle arti performative, nella convinzione che la ricerca artistica e le pratiche discorsive e critiche siano gli strumenti più efficaci per superare le chiusure identitarie, attivare un dialogo (anche fra le diverse specie), evitare escalation conflittuali, elaborare i momenti di crisi della distruttività umana. Oggi più che mai.

OPENING MARZO 2022

PELANDA, MATTATOIO:

1)

ROBERTO FASSONE

PAS DE DEUX, 2021

18 – 27 marzo 2022

Teatro 1, Pelanda, Mattatoio

Coreografia per due video; 20’

Anteprima assoluta

Opening, venerdì 18 marzo, dalle ore 18.00 fino alle ore 20:30 (ultimo ingresso), 6 repliche ogni 30 minuti. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

Dal 19 al 27 marzo, da martedì a domenica, dalle ore 17:30 fino alle ore 20:30 (ultimo ingresso), repliche ogni 30 minuti. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti

Pas de Deux dell’artista Roberto Fassone è una coreografia in forma di installazione video, prodotta da Lo schermo dell’arte nell’ambito del progetto “Artists’ Film Italia Recovery Fund” e co-prodotto dall’Azienda Speciale PalaExpo. L'opera è stata in parte realizzata durante il programma di residenze di ricerca e produzione artistica Prender-si Cura 2021 del Mattatoio.

Roberto Fassone ha scelto, per il suo lavoro durante la residenza in Pelanda, il Teatro 1, una black box con platea; qui ha montato il video a doppio canale Pas de Deux e qui lo presenta al pubblico mettendo in dialogo i due schermi e trattando, più da coreografo che da regista, le immagini in movimento come passi di danza, una danza a due.

Pas De Deux è una surreale coreografia per due video. Il lavoro mostra lo svilupparsi di un
trip psichedelico attraverso quattro capitoli non lineari, ispirati a Un Chien Andalou (1929, Luis Buñuel e Salvador Dalì). Una frammentaria collezione di idee trasporta lo spettatore in un singolare viaggio: un tentativo di scappare, tramite l’immaginazione, i sogni e le sostanze psichedeliche, dai lockdown e dalle paure. Preparatevi a incontrare foreste sottosopra, poesie di Yoko Ono, colorate partite di tennis, parole impossibili, cactus che respirano, bimbi feroci, brevissimi documentari, antologie post-internet, cavalli, vampiri e cristalli.

Non attaccatevi troppo alle immagini; rilassatevi e godetevi il flusso che scorre.

FILM CREDITS
Una coreografia di Roberto Fassone, prodotta da Lo schermo dell’arte nell'ambito del progetto Artists’ Film Italia Recovery Fund
coproduzione Azienda Speciale Palaexpo, Mattatoio | Progetto Prendersi cura
Montaggio: Roberto Fassone con l’aiuto di Giacomo Raffaelli
Colonna sonora a cura di Lucia Battista
Audio mix di Francesco Fonassi

Inoltre, dal 14 marzo al 29 aprile, la Fondazione smART- polo per l’arte presenta La primavera si avvicina, tutti saltano, il terzo movimento di Graziosi abissi, la personale di Roberto Fassone a cura di Saverio Verini.

Roberto Fassone vive e lavora tra Firenze e Pol Sesanne. La sua ricerca si articola attorno ai titoli, Prince, le strutture creative, il rapporto tra gioco e performance, la differenza tra storia e aneddoto, i gesti spontanei, i tarocchi e altre realtà parallele. A oggi, mercoledì 9 marzo 2022, Danica Ludy è la sua artista preferita.

Negli ultimi anni Fassone ha esposto e performato il suo lavoro presso istituzioni italiane e internazionali, tra le quali: Lo schermo dell’arte, Firenze (2021); Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2021); Fanta-MLN, Milano (2019); MAMbo, Bologna (2018); OGR, Torino (2018); Castello di Rivoli, Torino (2017); MOCAK, Krakow (2017); Mart, Rovereto (2016); Quadriennale di Roma (2016); AOYS (online), Zkm, Karlsruhe (2015); Japan Media Arts Festival, Tokyo (2014). La sua pratica è aperta alla collaborazione: negli anni ha ideato progetti con Federico Tosi, Carolina Cappelli, Riccardo Banfi, Mattia Pajè, Kasia Fudakowski, Jacopo Jenna, Friends Make Books.

2)

INVERNOMUTO

BLACK MED, CHAPTER IV, VII

24 marzo 202, ore 21.00

Foyer 1, Pelanda, Mattatoio

Listening session, performance, 90’

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti

Invernomuto presenta due capitoli della serie di sessioni di ascolto Black Med: Black Med, Chapter IV - presentato in anteprima alla 58. Biennale Arte 2019 di Venezia, - e Black Med, Chapter VII - commissionato dal 58. Salone d’Ottobre / Biennale di Belgrado 2021. Entrambi i capitoli vengono presentati per la prima volta a Roma in questa occasione.

Il Mar Mediterraneo è da sempre lo spazio fluido dello scambio, dell’intreccio di culture, del trasferimento di conoscenze e merci, ma anche scenario di conflitti per il predominio economico e, oggi più che mai, luogo e simbolo della speranza e del pericolo per un’umanità migrante.

Seguendo la teoria della studiosa Alessandra Di Maio sul “Mediterraneo nero”, che avvicina e separa l’Europa dall’Africa, Black Med mira a intercettare le traiettorie che i suoni tracciano attraversando quest'area proteiforme. Divise in diversi capitoli, le sessioni di ascolto di Black Med si basano su un DJ set supportato da una serie di proiezioni di slide contenenti testi teorici e retroscena che fanno riferimento a brani musicali, raggruppati per temi elegiaci. Le sessioni esplorano diversi percorsi di movimento sonoro, toccando argomenti come gli usi alternativi della tecnologia, le migrazioni, le periferie e la comunicazione interspecie.

Black Med, Chapter IV espande la ricerca sul Mediterraneo includendo una deviazione nel Golfo Persico; Black Med, Chapter VII si concentra, invece, sull'area balcanica, le sue storie e i suoi confini militarizzati, per indagare le molteplici direzioni sonore tracciate nell’Adriatico.

CREDITS:

Black Med, Chapter IV (2019)

di Invernomuto, supportato da Alserkal Avenue (Dubai), La Biennale di Venezia – Biennale Arte 2019

Black Med, Chapter VII (2021)

di Invernomuto, commissionato da 58. Salone d’Ottobre / Biennale di Belgrado: The Dreamers, a cura di Ilaria Marotta e Andrea Baccin

Invernomuto è il nome della personalità artistica generata nel 2003 da Simone Bertuzzi (Piacenza, 1983) e Simone Trabucchi (Piacenza, 1982). Su una base teorica comune, Invernomuto sviluppa differenti output che assumono la forma di immagini in movimento, suoni, azioni performative e progetti editoriali, nel contesto di una pratica definita dall’utilizzo tanto disperso quanto puntuale di media differenti. La realtà vi è osservata secondo principi e interessi documentaristici, ma per restituirne una rappresentazione immaginifica e quasi astratta, aprendo critici margini di riflessione. All’interno di questo processo, un ruolo fondamentale è svolto dalla dichiarata inautenticità di alcuni dei materiali utilizzati, che sottolinea il dato reale e allo stesso tempo fittizio e mistificato delle realtà che Invernomuto esplora.

Nel 2021 partecipano a Liverpool Biennial 2021, 58th October Salon-Belgrade Biennial 2021 e Pompeii Commitment, Pompei. Tra le mostre personali più recenti: The Green Parrot, Barcellona (2021); Auto Italia, Londra (2020); Galleria Nazionale, Roma (2019); NN Contemporary Art, Northampton (2019); Pinksummer, Genova (2019). l loro lavoro è stato esposto nelle più importanti istituzioni culturali in Italia e all’estero, tra cui: Tate, Londra; Manifesta 12 Palermo; Villa Medici, Romal; Alserkal Avenue, Dubai; Kunsthalle Wien, Vienna e molti altri. Entrambi gli artisti sviluppano inoltre linee di ricerca individuali, con i progetti musicali Palm Wine e STILL.
Invernomuto è rappresentato da Pinksummer gallery, Genova.