Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle grottesche

Informazioni Evento

Luogo
DOMUS AUREA
Parco archeologico del Colosseo, Roma, Italia
Date
Dal al

La mostra è visitabile tutti i giorni, e dal venerdì alla domenica è compresa nella visita guidata del cantiere della Domus Aurea.

Vernissage
23/06/2021
Contatti
Sito web: http://raffaellodomusaurea.it
Patrocini

promossa dal Parco archeologico del Colosseo e prodotta da Electa. Allestimento e interaction design sono di Dotdotdot.

Curatori
Vincenzo Farinella, Alfonsina Russo
Uffici stampa
ELECTA
Generi
archeologia, arte antica, new media
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Una mostra dagli straordinari apparati interattivi e multimediali allestita nella Sala Ottagona e negli ambienti circostanti e con un percorso di visita del monumento ricco di novità.

Comunicato stampa

La Domus Aurea riapre al pubblico dal 23 giugno 2021 con la mostra Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle grottesche: una mostra dagli straordinari apparati interattivi e multimediali allestita nella Sala Ottagona e negli ambienti circostanti e con un percorso di visita del monumento ricco di novità.

Pensata per il cinquecentenario della morte di Raffaello Sanzio, che cadeva il 6 aprile del 2020, il Parco archeologico del Colosseo ha mantenuto nella sua programmazione l’esposizione curata da Vincenzo Farinella e Alfonsina Russo con Stefano Borghini e Alessandro D’Alessio, con l’allestimento e interaction design progettati da Dotdotdot.

La mostra, infatti, mantiene la sua attualità nel racconto della riscoperta del monumento e del suo straordinario apparato decorativo attraverso l’intuizione di Raffaello che, intorno alla metà del secondo decennio del Cinquecento, fu il primo artista rinascimentale a comprendere a fondo la logica dei sistemi decorativi della residenza neroniana, riproponendoli organicamente in numerosi capolavori, grazie alle sue profonde competenze antiquarie.

La mostra narra l’eccezionale storia della riscoperta della pittura antica sepolta nelle “grotte” dell’originaria Domus Aurea di Nerone. Una storia che comincia intorno al 1480, quando alcuni pittori, tra i primi Pintoricchio, Filippino Lippi e Signorelli, si calano nelle cavità del colle Oppio - definite appunto grotte - per recarsi, a lume di torce, ad ammirare le decorazioni pittoriche, e da allora chiamate “grottesche”, di antichi ambienti romani. Stavano scoprendo, senza ancora saperlo, le rovine dimenticate dell’immenso palazzo imperiale di Nerone celebrato dalle fonti.

Numerose le novità che accompagnano la riapertura al pubblico della reggia di Nerone.

Per questa prima grande mostra allestita all’interno della Domus Aurea è stato progettato un ingresso dedicato. In una delle gallerie originata dalle sostruzioni delle Terme di Traiano che cancellarono la memoria di questo padiglione della Domus Aurea, lo Studio Stefano Boeri Architetti ha progettato una passerella pedonale che - dal parco di Colle Oppio - si insinua tra le rovine fino ad approdare nella Sala Ottagona. Una linea guida che accompagna il visitatore direttamente verso il fulcro dell’edificio neroniano.

Completamente rinnovato l’impianto di illuminazione realizzato da Erco – su progetto del PArCo – che prevede il lighting sostenibile non solo della passerella d'ingresso, ma anche degli spazi visitabili della Domus Aurea.