Rafal Milach – Strike
Strike è una registrazione visiva delle proteste che sono iniziate in tutta la Polonia il 22 ottobre 2020 e che sono continuate in varie forme nei mesi successivi.
Comunicato stampa
"Gli sguardi si incrociano. Sono una miriade e vari: dall'alto, dal lato, da dietro, estesi e persistenti, fugaci, impassibili, dettati dalla paura, dal dovere, da un senso di forza e di curiosità. Questa gamma è una caratteristica non solo dello spettacolo sociopolitico che si svolge nelle strade della città, ma è inerente alla fotografia stessa. La fotografia come compenetrazione di sguardi". Così scrive Karolina Gembara, uno dei tre autori dei testi per il libro e la mostra Strike di Rafał Milach.
Strike è una registrazione visiva delle proteste che sono iniziate in tutta la Polonia il 22 ottobre 2020 e che sono continuate in varie forme nei mesi successivi.
Dal 2019, Milach, insieme a sedici colleghi fotografi, è co-creatore dell'Archivio delle Proteste Pubbliche (APP), una piattaforma per raccogliere la documentazione di azioni sociali e iniziative che si sono opposte a decisioni politiche eseguite in violazione dei principi della democrazia e dei diritti umani. Strike è un pezzo di questo archivio.
La mostra e il libro Strike esaminano uno dei processi di formazione più significativi che la società polacca contemporanea ha vissuto.
In collaborazione con JEDNOSTKA Gallery.
Rafał Milach (1978) è un artista visivo, attivista, fotografo ed educatore. Il suo lavoro si concentra sulle relazioni di potere tra la società e le strutture sistemiche. Autore di pubblicazioni fotografiche che esaminano criticamente i sistemi di controllo e le strategie di protesta. Un punto focale della sua attuale pratica artistica è lo scontro tra gesti non eroici e spazi apparentemente neutri, che sono in realtà collocati su uno sfondo politico di eventi attuali. La natura oppressiva delle aree che Milach indaga si riflette nell'architettura, negli oggetti e nelle strutture sociali opportunamente formattate. Rafał è co-fondatore dei collettivi The Archive of Public Protests e Sputnik Photos. È un membro associato dell'agenzia Magnum Photos.
Fonderia 20.9 è uno spazio culturale che si occupa di fotografia contemporanea. Nato nel 2015 nel quartiere di Veronetta (Verona, Italia), affianca un programma di mostre di artisti sia emergenti che affermati, a progetti sul territorio in cui le persone interessate alle arti visive possono trovare un luogo di condivisione e confronto. Fonderia 20.9 è anche una piccola ma ricercata biblioteca e un laboratorio di stampa fine-art. Il team di Fonderia 20.9 è composto da Chiara Bandino, Emanuele Brutti, Francesco Biasi (co-fondatori e curatori), Angelica Rivetti (assistente curatrice) e Alice Benza (grafica).