Racconti dipinti: Francesco Tabusso nelle collezioni private

  • ERSEL

Informazioni Evento

Luogo
ERSEL
Piazza Solferino 11, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

La mostra sarà aperta al pubblico dal 27 ottobre al 7 dicembre 2023

dal lunedì al venerdì orario 10.00 -18.00

Spazio Ersel Torino | Piazza Solferino 11

Apertura straordinaria in occasione di Artissima: sabato 4 novembre 2023 orario 10.00 - 18.00

Vernissage
26/10/2023

ore 18,30

Artisti
Francesco Tabusso
Curatori
Francesco Poli
Uffici stampa
MAILANDER

Ersel ospita negli spazi espositivi di Torino la mostra Racconti dipinti: Francesco Tabusso nelle collezioni private a cura di Marco Sobrero e Archivio Francesco Tabusso,realizzata in collaborazione con l’Archivio Francesco Tabusso.

Comunicato stampa

Ersel ospita negli spazi espositivi di Torino la mostra Racconti dipinti: Francesco Tabusso nelle collezioni private a cura di Marco Sobrero e Archivio Francesco Tabusso, realizzata in collaborazione con l’Archivio Francesco Tabusso. La mostra apre al pubblico dal 27 ottobre al 7 dicembre presso la sede di Ersel in Piazza Solferino 11 a Torino.

 

Le opere esposte ripercorrono un arco temporale che inizia con gli anni Sessanta, caratterizzati per Tabusso da una densa e fortunata stagione espositiva, culminata con la partecipazione alla Biennale di Venezia del 1966 dove presenta il grande polittico L’atelier di via Salvecchio.

Nei decenni successivi sulle tele si susseguono i temi più cari all’artista: le nature morte, il mare del nord Europa, i boschi della Val di Susa, il cielo notturno delle campagne e ancora la raccolta del vischio, le tradizioni contadine, l’appassionata conoscenza micologica e botanica.

Il percorso espositivo antologico ha privilegiato le opere provenienti da collezioni private rintracciate durante il lavoro di catalogazione dei dipinti, acquisite cinquanta, sessant’anni fa e rimaste proprietà delle stesse famiglie, in virtù di un loro particolare valore non solo artistico e di mercato, ma affettivo e umano.

 

Come sottolinea Francesco Poli nel testo critico: «Di pittori figurativi ce ne sono tanti, ma sono ben pochi quelli che, con un linguaggio di immaginifica sensibilità, sono capaci di creare l’affascinante illusione di un mondo a parte, allo stesso tempo radicato nella memoria collettiva e sospeso in una dimensione di armonica empatia fra uomo e natura. Tra questi c’è Tabusso che si è certamente divertito (ma impegnandosi a fondo) a studiare, esplorare e inventare la sua personale favolosa narrazione della realtà. Un divertimento strettamente connesso alla libera scelta di un percorso di ricerca rivolto “altrove”, nei territori dove si coltivano i segni e i sogni di una pittura di utopica serena felicità».