QUI arte contemporanea 1966-1977

Informazioni Evento

Luogo
LA GALLERIA NAZIONALE
Viale delle Belle Arti 131 — 00197 , Roma, Italia
Date
Dal al

martedì - domenica dalle 10.30 alle 19.30
(la biglietteria chiude alle 18.45)
Chiusura il lunedì

Vernissage
19/10/2012

ore 18

Biglietti

intero: euro 12,00 museo e mostra ridotto: euro 9,50 (cittadini dell’unione Europea di età compresa tra i 18 e i 25 anni ; docenti delle scuole statali dell’Unione Europea) ridotto speciale solo mostre: euro 7,00 ( minori di 18 e maggiori di 65 anni) gratuito museo: minori di 18 e maggiori di 65 anni

Curatori
Mariastella Margozzi, Raffaella Bozzini
Generi
arte contemporanea, collettiva
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E’ un “percorso” tra le opere della collezione museale per commemorare il contributo offerto alla conoscenza dell’arte contemporanea italiana dalla rivista “QUI arte contemporanea”, che Editalia ha pubblicato dal 1966 al 1977.

Comunicato stampa

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna, in collaborazione con Editalia, presenta al pubblico - dal 19 ottobre al 27 gennaio 2013 – “QUI arte contemporanea”. E’ un “percorso” tra le opere della collezione museale per commemorare il contributo offerto alla conoscenza dell’arte contemporanea italiana dalla rivista “QUI arte contemporanea”, che Editalia ha pubblicato dal 1966 al 1977.

L’occasione è il sessantesimo anniversario della casa editrice, fondata da Lidio Bozzini nel 1952 e sin dagli esordi interessata ai cataloghi e alle monografie di artisti contemporanei.

La rivista era stata ideata e inizialmente redatta da un gruppo di artisti (Capogrossi, Colla, Leoncillo, Fontana Pasmore e Sadun) ai quali si affiancarono alcuni giovani critici ( da Giovanni Carandente a Lorenza Trucchi a Marisa Volpi e Alberto Boatto). “QUI arte contemporanea” divenne presto un punto d’incontro tra l’artista, il critico e il pubblico più sensibile e fu affiancata anche da numerose mostre presso gli spazi della Galleria omonima creata da Bozzini nella sede di via del Corso. Con la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, in quegli anni diretta da Palma Bucarelli, si stabilì un’assidua attività di collaborazione e scambio, basata sia sugli interessi comuni sia sul coinvolgimento, nelle pagine della rivista, di alcuni funzionari e studiosi legati al museo.

Tra le firme degli articoli, spiccano quelle di Maurizio Calvesi, Nello Ponente, e inoltre di Enrico Crispolti, Charles S. Spencer, Mario Verdone, Cesare Vivaldi, Lea Vergine, Germano Celant.

Il percorso della mostra si sviluppa come un itinerario all’interno delle sale della Galleria, ripercorrendo, attraverso una cinquantina di opere selezionate, gli artisti e gli eventi degli anni tra il 1966 e il 1977, così da far emergere i molti contatti intercorsi tra la rivista e la Galleria nazionale. E’ un cammino lungo il quale s’incontrano protagonisti della scena artistica italiana come Carla Accardi, Afro, Burri, Capogrossi, Castellani, Ceroli, Colla, Consagra, Dorazio, Vedova, Fontana, Melotti, Kounellis, Leoncillo, Paolini, Pascali, Turcato e Uncini.

La Mostra sarà accompagnata da un filmato di Nicolaj Pennestri, realizzato da Lea Mattarella, che racconta gli anni della rivista attraverso le immagini e le parole degli artisti e dei critici che vi parteciparono da protagonisti, da Carla Accardi a Jannis Kounellis da Maurizio Mochetti a Giulio Paolini, e inoltre Alberto Boatto, Achille Bonito Oliva, Maurizio Calvesi, Germano Celant, Enrico Crispolti, Simonetta Lux, Lorenza Trucchi, Marisa Volpi.

La mostra è curata da Mariastella Margozzi e Raffaella Bozzini con la collaborazione di Paolo Martone.
Il catalogo, edito da Editalia, è a cura di Mariastella Margozzi.
Editalia, in occasione dei propri sessanta anni, promuove l’esposizione, e inaugura un nuovo progetto dedicato all’arte moltiplicata, donando alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna il libro d’artista Don Chisciotte di Mimmo Paladino, il libro d’artista Ombre di Mimmo Paladino e Ferdinando Scianna, la litografia Senza titolo di Jannis Kounellis, la xilografia Stupor Mundi di Paladino e le sagome colorate a mano e collages Mistero in-forme di Carla Accardi.