Quel che viene per restare

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO GIALLO INTERIORS
Piazza de' Ricci, Roma RM, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
04/05/2023

ore 19

Generi
design, arte contemporanea, musica, danza

Quel che viene per restare, tre giorni di festival tra arte, design e danza. Spazio Giallo festeggia un anno di vita.

Comunicato stampa

Quel che viene per restare, tre giorni di festival tra arte, design e danza. Spazio Giallo festeggia un anno di vita

Il laboratorio continuo nel cuore di Trastevere ospita un allestimento corale che interpreta il tema della traccia e della permanenza

Lo sguardo di artisti e designer sul contemporaneo, la ricerca di un nuovo futuro per l'uomo sulla Terra e nel cosmo

Roma, 26 aprile 2023

Quel che viene per restare è la mostra, il percorso emozionale e interdisciplinare tra arte, design, musica e danza che anima Spazio Giallo per tre giorni a partire da giovedì 4 maggio. Il laboratorio continuo e aperto alla città nel cuore di Trastevere, fondato da Carolina Levi, celebra un anno di vita e si apre a nuove storie e a nuovi protagonisti nel segno della traccia e dell’impronta, parole chiave che segnano il fil rouge di opere e performance del palinsesto pensato come un'indagine collettiva su una possibile nuova interazione tra esseri umani e natura.

Da John Keats e Gio Ponti alla polifonia di voci contemporanee

Densa di suggestioni e ispirata ai versi di John Keats (“O castagno, che fiorisci dalle tue grandi radici, sei tu foglia, fiore o tronco? O corpo che secondi al moto la musica o sguardo che illumini, Da che riconosceranno il danzatore dalla danza?”) e al pensiero di Gio Ponti ("…componiamo spazi e vedute, distribuiamo a piene mani un verde prorompente tra i sassi, non pettiniamolo mai, aggiungiamo quei personaggi meravigliosi che sono gli alberi…") Quel che viene per restare riunisce come in una polifonia di voci una selezione di artisti e designer per offrire una visione stratificata del contemporaneo attraverso punti di vista su temi quanto mai necessari. Impronta e traccia sono infatti le parole scelte per rappresentare il concetto, da sempre caro agli artisti e ai designer, di permanenza, intesa come segno riconoscibile che agisce nel tempo e nello spazio aggiungendo storia e valore alle relazioni e al rapporto con la natura e il Pianeta. Su questi concetti, Spazio Giallo ha chiesto ad artisti e performer di contribuire con opere che aprano lo sguardo a prospettive inedite e pensieri su nuovi modi possibili di vivere e abitare il nostro pianeta, dagli spazi domestici a quelli collettivi.
L'idea della mostra nasce e si sviluppa nel tempo, prima di diventare allestimento, incontro dopo incontro, attraverso il dialogo continuo con autori, luoghi e collettivi internazionali, come è nel Dna di Spazio Giallo, luogo votato alla condivisione e alla ricerca della bellezza. Nasce così un racconto dal respiro corale che mette al centro una selezione pensata e curata di protagonisti assoluti del panorama dell'arte, della danza e del design contemporanei.

Silvia Giambrone interpreta il concept di Quel che viene per restare con le carte da parati Faglie (on courtesy Richard Stanton Gallery) che portano il visitatore fuori dalla comfort zone, come è tipico della sua ricerca che attinge al perturbante e all'inquietudine. Ala D'Amico porta in mostra la poetica di un nuovo rapporto tra materia e immagine attraverso le sue serigrafie sperimentali. Partecipa al racconto la storica Litografia Bulla, il più antico laboratorio litografico ancora in attività, fondato a Parigi nel 1818 e attivo a Roma dal 1840, atelier che ha legato il proprio nome a quelli di Fontana, Rotella, Schifano, Twomby e Kounellis tra gli atri. Il team di Pictalab, formato da artigiani e decoratori, firma la collezione Tuffatòire raccontando il brivido del volo che diventa dipinto e ispira chi lo guarda alla leggerezza e al coraggio del tuffatore che lascia una traccia di sé invisibile nell'aria. Luca Boffi Alberonero si racconterà in un dialogo con la curatrice Emilia Giorgi dedicato alla sua ricerca sul colore che lo ha fatto apprezzare nei contesti internazionali. In mostra, ancora, le opere di Alice Guareschi, artista visiva che arricchisce con I giorni e le ore la sua indagine sul tempo, le sue misure e i suoi intervalli, e Marta Abbot, artista di origine cecoamericana attiva a Roma con il suo linguaggio sperimentale che mischia materiali botanici e organici a quelli tradizionali della pittura. Lulù Nuti porta le sue opere che rivelano l'intelligenza della materia e interrogano la nostra percezione della realtà e il nostro rapporto con la natura e l’ambiente. Francesca Duscià partecipa con le sue Allegorie (on consignement con Eddart), frutto di studi e passioni interdisciplinari tra storia delle religioni, fisica e astrofisica. Caroline Deruas, sceneggiatrice e regista di fama internazionale, porta i suoi collage surreali e onirici.

Le performance tra musica e danza

Anche le performance di danza e musica mettono in scena e raccontano punti di vista che, nella visione di Spazio Giallo, esplicitano l'urgenza di ripensare il dialogo e il rapporto tra gli essere umani e il nostro pianeta. Sono ispirate a questa riflessione Flussi, la performance di Matilde Sambo a cura di Miniera, Tra, o sulle cose in mezzo - primo studio, di Noemi Piva, a cura di Eleonora Tempesta, con le performer Sara Chinetti e Noemi Piva, e la performance Francesca Heart live Synth + Conch di Francesca Heart a cura di China Wow. Conclude il cartellone, sabato 6 maggio, la performance musicale Falando de Amor di Manuela Spartà con Alessandro Marzi e Claudio Giovannesi.

Il design tra ceramica e nuove sedimentazioni

Il design è da sempre centrale nel racconto di Spazio Giallo, che in Quel che viene per restare sceglie di puntare sulla prospettiva inedita di una serie di ceramiste di spicco del panorama contemporaneo. Da Cuore Carpenito a Laesse di Stefania Vazzoler e Coralla Maiuri, passando per Paola Orlandi e Anne Frédérique in collaborazione con Zazielab, vanno in scena opere e collezioni di creative per le quali il design è anzitutto storia di vita e inciampo creativo.
La selezione si arricchisce delle opere di ccontinua+mamt, Marta Laudani, House of Ita, Ilex Studio, Livia Lozzi, Mirtilla Jewels, Alessandra Orzali, Olimpia Montani, Ottavia Pagani, Soniaqq, SoGaja Ceramiche, Testatonda e Mita Ungaro. Sulla consolle Quaderna, arredo iconico che porta nel paesaggio domestico l'architettura di Superstudio, Claudia Campone di Thirtyone Design ha realizzato la sua Sedimentazione, allo stesso tempo raccolta e racconto di simboli senza una funzione pratica che rappresentano il percorso di un progetto fatto di fasi e strati, di tempi di attesa e decisione, di ricerca costante che lascia un segno anche quando non raggiunge un vero risultato. "Perché ciò che viene per restare nelle nostre avventure umane sono spesso persone, oggetti e luoghi in divenire, la cui evoluzione non è in nostro controllo ma nascosta nel momento presente per rivelarsi in un futuro immediato".

Tre giorni di talk e performance: il calendario

La rassegna prende il via giovedì 4 maggio alle 19, nella sede di Spazio Giallo in via Dei Riari 78, con l'inaugurazione della mostra. Alle 21.15 il talk con Luca Boffi Alberonero, artista profondamente legato a una speciale poetica del colore. Alle 22 la performance musicale Flussi di Matilde Sambo a cura di Miniera.

Venerdì 5 maggio, alle 20, tocca alla danza con la performance Tra, o sulle cose in mezzo - primo studio, di Noemi Piva, a cura di Eleonora Tempesta, performer Sara Chinetti e Noemi Piva. Alle 21.30, la performance musicale Francesca Heart live Synth + Conch di Francesca Heart a cura di China Wow e, a seguire, selezione musicale a cura di Roberta Stellato.

Sabato 6 maggio alle 18:30 Spazio Giallo incontra la ong Intersos per il talk Un parto sicuro anche in guerra. Intervengono Chiara De Stefano, coordinatrice della comunicazione di Intersos, e Simona De Santis, del Corriere della Sera. Alle 19:30, performance musicale Falando de Amor di Manuela Spartà con Alessandro Marzi e Claudio Giovannesi.

Spazio Giallo, collettivo audace e multidisciplinare

Spazio Giallo Interiors è un collettivo audace e multidisciplinare, aperto alla creatività e alla diramazione di idee. È un laboratorio che ascolta e produce intuizioni ed emozioni, presentando modi di vivere, adattandoli alle necessità richieste da ciascun cliente. La fondatrice, Carolina Levi, ha un passato colorato come lo spazio che propone. Con un trascorso sia da attrice che da produttrice cinematografica, lavora da anni con il corpo e le emozioni esternalizzando ciò che accade interiormente. Ha fondato il festival Misticanza, un inno all’arte e alle arti performative, e prodotto oltre 12 documentari vincendo premi alla Biennale di Venezia nel 2016 con il film Perché sono un genio! e il Nastro d’Argento per il miglior documentario 1938 Di-versi nel 2019. L’idea di Spazio Giallo nasce durante la pandemia, quando il concetto di casa si tinge di nuovi significati e sfumature: essendo Carolina un’amante dei colori forti, Spazio Giallo parte dal concetto di colore, interpretandolo come strumento per dare vita a ciò che ci circonda.
L'allestimento di Spazio Giallo, è curato da Stamuli LAB, studio di design italiano di base in Svezia. Per Stamuli il colore ha un ruolo centrale. Le competenze dello studio si concentrano sulla materialità con un occhio alla sostenibilità e su come utilizzare i materiali del futuro.

Spazio Giallo è su Instagram: @spaziogiallointeriors