#ProjectRoom #1 – Silvia Giambrone

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE NICOLA DEL ROSCIO - LA FONDAZIONE
Via Francesco Crispi 18 , Roma, Italia
Date
Dal al
Vernissage
15/09/2022

ore 18

Artisti
Silvia Giambrone
Uffici stampa
PAOLA C. MANFREDI STUDIO
Generi
arte contemporanea
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La Fondazione Nicola Del Roscio presenta da Giovedì 15 Settembre 2022 a Venerdì 7 Ottobre 2022, con la mostra di Silvia Giambrone Certe Cose, il primo appuntamento del ciclo espositivo della Project Room, presso gli spazi di via Crispi 18.

Comunicato stampa

#ProjectRoom #1
Silvia Giambrone
Certe cose

15 settembre 2022 – 7 ottobre 2022
Anteprima per la stampa: 15 settembre 2022, ore 11.00 – 13.00
Vernice: 15 settembre 2022, ore 18.00 – 21.00 - Reading ore 19.30

La Fondazione Nicola Del Roscio presenta da Giovedì 15 Settembre 2022 a Venerdì 7 Ottobre 2022, con la mostra di Silvia Giambrone Certe Cose, il primo appuntamento del ciclo espositivo della Project Room, presso gli spazi di via Crispi 18.
Con la Project Room, la Fondazione Nicola Del Roscio dà avvio ad un nuovo corso del progetto, che intende configurarsi come un osservatorio sull’arte italiana contemporanea. Gli artisti sono invitati ad intervenire attraverso progetti di sperimentazione e ricerca riguardo i più urgenti temi della contemporaneità.

“Certe cose sono come la Bellezza che è morta da tempo:
solo l’acqua profonda del pozzo può lavarle e destarle.”
Emanuel Carnevali

Non sempre gli oggetti mantengono le loro funzioni originarie. Questi, una volta cessata la loro neutralità, mutano il significato che a loro viene attribuito, possono diventare “Certe Cose”, trasmettendoci sensazioni e risonanze emotive del tutto inconsuete. Certe volte, quegli stessi oggetti diventano simbolo di inquietudini. Altre volte sono portatori di valori condivisi ed eredità culturali. Come un colletto ricamato, o o un paio di posate. “Certe Cose” sono silenziose e sole, celano meccanismi sottesi di potere e assoggettamento. Le stesse opere in mostra non hanno bisogno di un legame che le connetta, vivono come entità a sé stanti.
Accostando l’architettura asettica della video-performance, alla light box appesa a parete, l’artista non vuole creare un discorso unitario tra le opere quanto una riflessione su quello che “Certe Cose” ci trasmettono, scatenando una eco diversa in ognuno di noi. In questo modo Cutlery (2016) ci riporta ad un ambiente domestico e familiare, allo stesso tempo ambiguo e disturbante. In Atto unico per mosche (2018), prodotto dalla Fondazione Pietro e Alberto Rossini di Briosco, torna l’idea di risonanza e corrispondenza tra persone ed oggetti, spazio e tempo. Protagoniste del film sono due donne, che si relazionano senza incontrarsi.
Collar 6 (2022) mostra la radiografia di un oggetto familiare e universalmente riconosciuto come un colletto ricamato, come un segno penetrato nel corpo, la cui potenza simbolica fa emergere la sua provenienza culturale. L’atto del ricamo, infatti, storicamente concepito come una pratica tradizionale femminile, diviene un oggetto-segno, che secondo il pensiero di Judith Butler, è performativo e si scrive sul corpo, costruendone la sua identità.

Il nuovo corso del format #Project Room dà la possibilità di entrare ancor più nel vivo del processo creativo dell’artista: Silvia Giambrone apre questa mostra con un momento di lettura di alcune poesie e testi, come “Certe Cose” di Emanuel Carnevali. Si tratta di una serie di scritti dove l’artista ha ritrovato una risonanza con le sue opere, che si fanno espressione dell’introiezione dei rapporti di potere. Il pubblico è così invitato a prendere parte al vissuto emozionale dell’artista.

#ProjectRoom è un format di Fondazione Nicola del Roscio, nato nel 2019 di pari passo con lo
spazio, che si è sviluppato fino ad ora sempre in concomitanza di altre mostre.
#ProjectRoom, in origine era circoscritta ad un unico ambiente della Fondazione; oggi si svincola dall’idea di un luogo specifico, per configurarsi come possibilità per l’artista di scegliere la sua area di intervento, creando rimandi e interazioni del tutto inaspettate.
#ProjectRoom è un luogo a sé, distinto dalle eventuali mostre in corso, autonomo per riflessioni dell’autore, ma in simbiosi con lo spirito e gli obiettivi della Fondazione stessa: la promozione dell’arte in tutte le sue forme espressive.
#ProjectRoom si pone l’obiettivo di uscire dalla propria sede per entrare direttamente in contatto con lo spettatore, occupando luoghi fisici anche esterni alla Fondazione.
#ProjectRoom sono una serie di appuntamenti di durata variabile, dislocati nel tempo, che non vogliono seguire il tradizionale assetto di una programmazione specifica.

BIOGRAFIA
Silvia Giambrone
Il suo lavoro è stato protagonista di numerose mostre collettive in tutto il mondo, tra cui FAFF – The Fine Art Film Festival, Venice Institue of contemporary art, Venice, Los Angeles ed FFF – Female Film Festival, Los Angeles, Toronto (2022); Mascarilla 19 – Codes of domestic violence presentato al Teatrino di Palazzo Grassi, Venezia e Castello di Rivoli Museo d’arte Contemporanea, Torino nel 2021 e presso il MAXXI, Roma nel 2021; Io dico Io, La Galleria Nazionale, Roma (2021); Young Italians 1968 – 2018 presso l'Istituto Italiano di Cultura, New York, NY, USA (2018); Il corpo è un indumento fragile, a cura di Paola Ugolini, Museo del Novecento, Firenze, Italia (2018); Time is out of Joint, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma, Italia (2017); W. Women in Italian Design, IX Triennale Design Museum, Milano, Italia (2016); e Diversi Muri: An Homage to NOF4, Istituto Svizzero di Arte Contemporanea, Roma, Italia (2014). Mostre personali si sono tenute presso la Fondazione Rossini, Briosco, Italia (2018); Italienisches Kultur Institut, Colonia, Germania (2015); Museo Nazionale di M. K. Čiurlionis, Kaunas, Lituania (2015); e Museo MAR, Ravenna, Italia (2013). Nel 2022 ha vinto il Best Performance art Award, FAFF – The Fine Art Film Festival, Venice Institue of contemporary art, Venice, Los Angeles Best Cinematography Award, FFFF – Feedback Female Film Festival, Los Angeles, Toronto. Nel 2019 le è stato conferito il prestigioso Premio VAF, assegnato dalla Fondazione Tedesca agli artisti italiani di età inferiore ai 40 anni. Nel 2021 ha collaborato con la collezione Dior AI 2021-2022, realizzando l'esclusiva installazione 'Hall of Shadows' al Palazzo di Versailles.