Premio Italia Arte Contemporanea 2012
In occasione del Premio Italia 2012, i quattro artisti finalisti – Giorgio Andreotta Calò, Patrizio di Massimo, Adrian Paci e Luca Trevisani – presentano altrettante opere pensate appositamente per gli spazi del Museo, opere che riflettono sui temi di grande attualità, quali il paesaggio e la trasfigurazione della città, la storia come modello di identità nazionale, il rito come momento di riconoscimento tra individui, la materia e la finitezza degli oggetti.
Comunicato stampa
Il Premio Italia Arte Contemporanea, giunto quest’anno alla sua seconda edizione, è nato per sostenere e promuovere i più recenti sviluppi della scena artistica contemporanea e la nuova generazione di artisti italiani nel contesto locale e internazionale. Inoltre, il Premio rappresenta un’occasione importante per la crescita della collezione del Museo, che viene incrementata anche attraverso l’acquisizione di opere appositamente commissionate e prodotte.
In occasione del Premio Italia 2012, i quattro artisti finalisti – Giorgio Andreotta Calò, Patrizio di Massimo, Adrian Paci e Luca Trevisani - presentano altrettante opere pensate appositamente per gli spazi del Museo, opere che riflettono sui temi di grande attualità, quali il paesaggio e la trasfigurazione della città, la storia come modello di identità nazionale, il rito come momento di riconoscimento tra individui, la materia e la finitezza degli oggetti.
Al vincitore, che verrà decretato a poche settimane dalla chiusura della mostra, sarà dedicata una pubblicazione monografica su tutto il suo percorso artistico, con interviste, saggi e una sezione antologica dei più importanti testi critici che ne hanno accompagnato il percorso.
LA GIURIA
La giuria composta da Elena Filipovic curatore al WIELS Contemporary Art Center (Bruxelles), Udo Kittelmann, Direttore Staatliche Museen (Berlin), Anna Mattirolo, Direttore MAXXI Arte, Jessica Morgan curatore Tate Modern (Londra) e Luigi Ontani artista, ha scelto i quattro finalisti tra una rosa di artisti italiani o residenti in Italia, che non hanno superato i 45 anni d’età.
I candidati sono stati proposti da selezionatori italiani, esponenti di importanti istituzioni per l’arte contemporanea: Lorenzo Benedetti, Direttore del Art Centre di Vleeshal (Middelburg, Paesi Bassi), Andrea Bruciati, Direttore artistico della Galleria comunale d’arte di Monfalcone, Irene Calderoni, Dipartimento curatori della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino), Mario Codognato curatore Museo MADRE (Napoli), Francesco Manacorda, Direttore di Artissima (Torino), Chiara Parisi, Direttore Centre international d’art et du paysage (Ile de Vassivière, Francia), Cristiana Perrella, curatore indipendente e Alessandro Rabottini, Curatore GAMEC-Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (Bergamo). I lavori della giuria sono stati coordinati da Bartolomeo Pietromarchi.
La giuria decreterà il vincitore sulla base dei lavori realizzati.
GLI ARTISTI
Giorgio Andreotta Calò (Venezia, 1979 – vive e lavora ad Amsterdam) selezionato da Chiara Parisi, Direttore Centre international d’art et du paysage (Ile de Vassivière, Francia), è stato scelto dalla giuria perché “attraverso le sue sculture, installazioni e video ha creato opere che si collocano tra la poesia e la politica, con un legame molto forte ai temi del paesaggio e al problema della clandestinità (…). I suoi lavori testimoniano un modo di affrontare la realtà delle periferie cittadine e la desolazione di alcuni ambienti naturali che mette in risalto l’insopportabile solitudine sociale e psicologica dell’animo umano nel contesto del nostro tempo”.
Patrizio di Massimo (Jesi, 1983 – vive e lavora ad Amsterdam) selezionato da Francesco Manacorda Direttore di Artissima (Torino) è stato inserito tra il finalisti perché “rappresenta un unicum in Italia per la capacità di fondere un’efficace critica alla storiografia del nostro paese con una sperimentazione linguistica innovativa (…). Analizzando i fatti storici del colonialismo italiano l’artista parla in realtà del nostro presente storico e dell’identità nazionale, sviluppando una ricerca non solo estetica ma socio-politica sul ruolo propagandistico del ‘ritorno all’ordine’ delle avanguardie durante periodi di conservatorismo”.
Adrian Paci (Shkoder- Albania, 1969 – vive e lavora a Milano) presentato da Cristiana Perrella curatore indipendente, è stato selezionato per l’approccio interessante alle tematiche al centro del suo lavoro: l’esperienza dell’emigrazione, il nomadismo, l’identità, il rapporto tra privato e dimensione collettiva. “Le sue opere vanno dalla scultura alla fotografia, dal video alle installazioni, con capacità iconica fuori dal comune. Il suo lavoro è impregnato della forza poetica del ricordo e della lontananza, del senso di solitudine e il desiderio che si prova per ciò che si è stati costretti a lasciare. Paci costringe a ragionare su cosa voglia dire per ciascuno appartenere a un contesto, sul rapporto con le radici (…).
Luca Trevisani (Verona, 1979 – vive e lavora tra Berlino e l’Italia) presentato da Andrea Bruciati, Direttore artistico della Galleria comunale d’arte di Monfalcone, è stato scelto per i suoi lavori che spesso “comportano lunghe e articolate operazioni di ricerca e riguardano il tema della collettività, indagando gli spazi e le dinamiche della condivisione (…). Lo spettatore davanti ai suoi lavori percepisce una frequenza evocativa e sospesa in cui la fisicità del materiale e l’allusione sono i due strumenti con cui l’artista rende concrete le sue visioni, nel tentativo di far collassare un mondo ordinato.
26 gennaio 2012, ore 18.00
sala incontri del MAXXI B.A.S.E. – ingresso libero
In occasione dell’inaugurazione della mostra Premio Italia Arte Contemporanea 2012, i quattro artisti finalisti, Giorgio Andreotta Calò, Patrizio di Massimo, Adrian Paci e Luca Trevisani, incontreranno il pubblico per una conversazione e un approfondimento sui contenuti e l’evoluzione dei loro lavori.