Poetry for Revolutions
Mostra collettiva dal titolo: Poetry for Revolutions. A Group Show with Manifestos and Proposals.
Comunicato stampa
Un progetto di collaborazione tra Istituto Svizzero (Roma) e Cabaret Voltaire (Zurigo).
Con: Bassem Saad, Ceylan Öztrük, Guerreiro do Divino Amor, Giorgio Zeno Graf, Industria Indipendente, Ivona Brđanović, Maya Olah, Mathis Pfäffli, Michèle Graf & Selina Grüter, MigrArt/DACZ (Deniz Damla Uz & Niştiman Erdede), Ramaya Tegegne, RM, Sandra Mujinga, Shirana Shahbazi e Ursula Biemann, and a historical showcase with archive material and works by Rivolta Femminile, Le Nemesiache and Anna Oberto.
Poetry for Revolutions: A Group Show with Manifestos and Proposals è un progetto espositivo nato dalla collaborazione tra l'Istituto Svizzero e Cabaret Voltaire, che si svolge simultaneamente a Roma e Zurigo. La mostra fa riferimento all'importanza storica e al potenziale del manifesto come mezzo di espressione politica e artistica che sfida le strutture di potere dominanti.
In questo contesto, quindici artisti e scrittori hanno concepito dei manifesti contemporanei affrontando temi di attualità, tra cui la crisi ecologica, il potere del linguaggio e le questioni sociopolitiche contemporanee. I manifesti sono esposti sia nella loro forma originale sia come copie in bianco e nero che i visitatori possono liberamente prendere dall’espositore creato appositamente dall’artista Ceylan Öztrük.
Oltre ai manifesti, alcuni degli artisti in mostra presentano opere aggiuntive come le opere scultoree di Ceylan Öztrük, di Mathis Pfäffli e di Sandra Mujina, le fotografie di Shirana Shahbazi, l’opera sonora di Industria Indipendente, le video-installazioni di Bassem Saad e di Ursula Biemann, o l’installazione neon di Michèle Graf e Selina Grüter, all’ingresso principale della Villa.
La mostra include documenti storici di Rivolta Femminile, del collettivo Le Nemesiache e dell'artista Anna Oberto, offrendo un'immersione nella storia del femminismo italiano degli anni '60 e '70 attraverso il lavoro di movimenti che hanno giocato un ruolo significativo nel ridefinire la cultura e l'identità femminile in Italia e all’estero.
Il progetto Poetry for Revolutions è il risultato di una conversazione in corso tra le curatrici Gioia Dal Molin e Salome Hohl sulla responsabilità politica del loro ruolo all'interno del contesto istituzionale. In un momento di crisi politica, sociale ed ecologica diffusa, è inevitabile chiedersi se quello che si fa è sufficiente e si sollevano domande come: qual è il significato di un manifesto oggi? quali sono le nuove forme di ribellione nell'era attuale? O ancora, quali parole o pensieri potrebbero essere oggi affissi sui muri di Roma o Zurigo?
Curata da Gioia Dal Molin (Istituto Svizzero) e Salome Hohl (Cabaret Voltaire).
Il progetto è sostenuto da:
Stiftung Temperatio
Philaneo Stiftung
Stiftung Anne-Marie Schindler
Ernst und Olga Gubler-Hablützel Stiftung
Stiftung Kulturfonds
ProLitteris
Fondazione Oertli
Il Cabaret Voltaire fu fondato nel 1916 a Zurigo da Hugo Ball ed Emmy Hennings ed è considerato la culla del Dadaismo.
Il Cabaret Voltaire era e rimane un luogo aperto alla critica onesta e allo scambio interdisciplinare. Queste esigenze di un'istituzione hanno la stessa urgenza oggi come nel 1916. Le posizioni storiche e le strategie contemporanee che affinano il nostro giudizio politico ed estetico possono essere discusse sullo sfondo dadaista. Il Cabaret Voltaire funziona contemporaneamente come "locale" per artisti, centro di competenza e luogo di mediazione per Dada, nonché come piattaforma per la creazione culturale contemporanea e per dibattiti rilevanti.
L'Istituto Svizzero è una piattaforma interdisciplinare che riunisce ricerca artistica e scientifica. A Roma, Milano o Palermo, l'Istituto ha l’obiettivo di agevolare lo scambio tra la Svizzera e l'Italia, nonché su scala internazionale. L’Istituto offre residenze ad artiste/i e ricercatrici/ricercatori emergenti che desiderano contribuire al futuro dell'arte, della scienza e dell'innovazione. Ogni anno, l’Istituto promuove una programmazione pubblica di eventi e progetti innovativi, pratiche sperimentali ed eccellenza accademica. L'Istituto Svizzero si impegna a partecipare al dibattito globale su arte e società, immagina nuovi percorsi e punta oltre i confini delle discipline.