Playground (autoritratto di gruppo)

Informazioni Evento

Luogo
CRAC - CENTRO RICERCA ARTE CONTEMPORANEA
Via Vittori, 8 - 26100 , Cremona, Italia
Date
Dal al

da lun a ven h 10.00/12.00 - 15.00/19.00, sab h 10.00/12.00 e su app, festivi chiuso

Vernissage
02/05/2013

ore 18

Patrocini

GAI giovani artisti italiani, Provincia di Cremona, Ufficio Scolastico per la Lombardia di Cremona

Artisti
Giancarlo Norese, Filippo Falaguasta
Generi
arte contemporanea, doppia personale
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Playground è un’azione plurale, un esperimento di geometria sociale, un esercizio di concentrazione fisica e mentale, un gioco i cui giocatori si inventano le regole, un documento di vita quotidiana, un autoritratto collettivo, la condivisione dell’espressione visiva di una comunità.

Comunicato stampa

ARTE CONTEMPORANEA E TERRITORIO
Progetto a cura del
CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea/Liceo Artistico Statale Bruno Munari
Con la collaborazione e il contributo
dell’Assessorato alle Politiche Educative, Giovanili e della Famiglia del Comune di Cremona

Filippo Falaguasta e Giancarlo Norese
Playground (autoritratto di gruppo)
2 - 30 maggio 2013

programma
2 maggio - workshop h 9.00 14.00 | OPENING h 18.00

CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea | Liceo Artistico Statale Bruno Munari
Via XI Febbraio 80 - Cremona

ORARI DI APERTURA: da lun a ven h 10.00/12.00 - 15.00/19.00, sab h 10.00/12.00 e su app, festivi chiuso

Patrocini: GAI giovani artisti italiani, Provincia di Cremona, Ufficio Scolastico per la Lombardia di Cremona

Filippo Falaguasta e Giancarlo Norese propongono un workshop sotto forma di esercizio collettivo, proponendosi di realizzare una serie di autoritratti di gruppo raffiguranti gli studenti e il personale (docente e non docente) del Liceo Artistico Munari di Cremona.

Le foto e i brevissimi video a inquadratura fissa che saranno prodotti e successivamente esposti saranno il risultato di alcune azioni di gruppo coordinate dai due artisti invitati e sviluppati dagli studenti, in cui i soggetti, tutti insieme, si disporranno secondo dei parametri variabili e assolutamente arbitrari: in ordine di altezza, alfabetico o cromatico, per esempio; oppure disponendosi secondo geometrie suggerite dal luogo prescelto per le riprese.

Saranno formati alcuni gruppi di lavoro che avranno il compito di organizzare e trasmettere le istruzioni necessarie alla "posa" degli autoritratti collettivi. La scelta delle location sarà proposta dagli studenti stessi: potranno essere spazi aperti o chiusi, di pertinenza della scuola o di pubblico dominio.
Concentrazione, capacità di ascolto, autodisciplina come forma estetica, condivisione di un obiettivo saranno ingredienti fondamentali per la buona riuscita dell'esperimento, con tutte le variabili del caso.

Tutto il materiale prodotto sarà presentato in mostra attraverso una sorta di accumulazione, via via che verrà realizzato: stampe inkjet, videoproiezioni, disegni e schemi organizzativi saranno esposti secondo un criterio di allestimento di tipo funzionale: più come il risultato di una "investigazione" che come l'opera intoccabile di un museo.
Le fotografie e i video potrebbero confluire successivamente in una piattaforma online, sotto forma di blog, sito internet o pagina di social network, e andare a costituire lo spunto iniziale di una documentazione che potrà essere sviluppata negli anni a venire.

Playground è un'azione plurale, un esperimento di geometria sociale, un esercizio di concentrazione fisica e mentale, un gioco i cui giocatori si inventano le regole, un documento di vita quotidiana, un autoritratto collettivo, la condivisione dell'espressione visiva di una comunità.

Filippo Falaguasta è stato cuoco, barista, meccanico, saldatore, babysitter, dj e amico intimo nel suo lavoro teorizzato negli anni Novanta come "Offerta di prestazioni" e praticato presso numerose gallerie e musei in Italia, Germania, Lussemburgo. La sua pratica postconcettuale sembra perfettamente integrarsi con le numerose abilità manuali, tecniche e artigianali di cui sa disporre.

Giancarlo Norese sin da metà degli anni Ottanta è stato partecipe di molti progetti collaborativi, molti dei quali aventi a che fare con la precarietà, le metafore dello spazio pubblico, gli errori del paesaggio, l’estetica della sconfitta, la bellezza autogenerata dal caso. Come artista individuale, si interessa a una forma d’arte senza forma.
Recentemente è stato artist-in-residence a Red Gate (Pechino) e all’ASU Art Museum (Arizona), e tra i vincitori del Premio Terna 03, del 47º Premio Suzzara e del Premio NCTM e l’Arte.