Pittura Analitica 1970s

Informazioni Evento

Luogo
MAZZOLENI ART LONDON
27 Albemarle Street , London, United Kingdom
Date
Dal al

lunedì – venerdì: 10-18
sabato: 11-17
domenica: chiuso

Vernissage
17/05/2016

ore 18 su invito

Editori
SILVANA EDITORIALE
Curatori
Alberto Fiz
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Mazzoleni London ha il piacere di annunciare Pittura Analitica: ’70, la prima mostra nel Regno Unito dedicata al gruppo di artisti della Pittura Analitica che insieme rappresentarono uno dei più significativi e influenti movimenti artistici del dopoguerra italiano.

Comunicato stampa

Mazzoleni London ha il piacere di annunciare Pittura Analitica: '70, la prima mostra nel Regno Unito dedicata al gruppo di artisti della Pittura Analitica che insieme rappresentarono uno dei più significativi e influenti movimenti artistici del dopoguerra italiano.

In linea con altri movimenti artistici europei come Supports/Surfaces in Francia ed esperienze come la pittura radicale in Germania, la Pittura Analitica emerge in Italia a partire dagli anni ’70 cercando di ridefinire la pittura non più intesa come fine ma come mezzo per riappropriarsi di un linguaggio e sviluppare una rinnovata creatività dove il manufatto recupera un proprio ruolo, così come il processo operativo.

La mostra presenta una selezione di opere, nessuna delle quali è mai stata esposta prima nel Regno Unito, dei 14 artisti del movimento: Carlo Battaglia (1933–2005), Enzo Cacciola (1945), Vincenzo Cecchini (1934), Paolo Cotani (1940–2011), Marco Gastini (1938), Giorgio Griffa (1936), Riccardo Guarneri (1933), Elio Marchegiani (1929), Paolo Masi (1933), Carmengloria Morales (1942), Claudio Olivieri (1934), Pino Pinelli (1938), Claudio Verna (1937) e Gianfranco Zappettini (1939).

I protagonisti della Pittura Analitica hanno scelto la sperimentazione di materiali extra artistici concentradosi sul processo operativo in un contesto dove compaiono le bande elastiche i rulli da imbianchino, la tessitura, il cemento o le tele grezze. Con l’estensione delle possibilità degli strumenti, il gruppo si pone l’obiettivo di fornire una comprensione alternativa dello spazio e creare un nuovo linguaggio dove il tratto unificante appare il desiderio di recuperare una visibilità primaria, non contaminata dove l'artista non impone la visione, ma ne suggerisce il cambiamento. (lo aggiungerei)

La Pittura Analitica si oppone all'ideologia del decennio precedente ponendo al centro della propria indagine l'opera d'arte e non più il sistema che gli sta intorno. Un'esperienza dialettica di tipo relazionale che rifiuta ogni forma di dogmatismo e ha trovato in artisti come Robert Ryman, Barnett Newman, Agnes Martin, Yves Klein, Piero Manzoni, riferimenti imprescindibili. (questo concetto lo terrei)

Le opere in mostra coinvolgono l'intero decennio e la mostra include anche una selezione di materiale d’archivio, mai visto nel Regno Unito, che comprende inviti e cataloghi delle più importanti rassegne degli anni ’70 del movimento inclusi Bilder ohne Bilder al Rheinisches Landesmuseum, Bonn (1977) e Abstraction Analytique: Fracture du Monochrome Aujourd'hui en Europe (1978) al Arc Paris, Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris.

Il termine ‘Pittura Analitica’ apparve per la prima volta nel dicembre del 1974 quando la mostra Geplante Malerei (‘Pittura Progettata’), allestita dal critico tedesco Klaus Honnef al Westfälischer Kunstverein, Münster venne trasferita alla Galleria il Milione di Milano. Fu Honnef, insieme alla critica d’arte francese Catherine Millet, che inaugurò Analytische Malerei (‘Pittura Analitica’) alla Galleria La Bertesca di Düsseldorf nel Giugno del 1975. Analytische Malerei mise insieme i movimenti europei della pittura analitica situando gli artisti della Pittura Analitica nel loro contesto internazionale, con opere di Enzo Cacciola, Paolo Cotani, Giorgio Griffa, Carmengloria Morales, Claudio Verna e Gianfranco Zappettini. Vennero proposti a fianco di artisti francesi come Noël Dolla, Vivien Isnard e Claude Viallat, tedeschi come Winfred Gaul, Raimund Girke and Jerry Zeniuk e l’artista olandese Rudi van de Wint. Alcuni artisti della Pittura Analitica esposero anche a Documenta 6 (Kassel, 1977) in particolare Enzo Cacciola, Carmengloria Morales, Claudio Olivieri e Gianfranco Zappettini.

La mostra è curata da Alberto Fiz, che afferma: ‘Possiamo chiamare la Pittura Analitica come una terza via nel dopoguerra italiano. Essa è stata una rivoluzione silenziosa realizzata nel nome della pittura, che non veniva più concepita come un obiettivo ma come recupero di un linguaggio… La Pittura Analitica permise alla pittura di superare una crisi che sembrava irreversibile’.

La mostra è accompagnata da una monografia illustrata sulla Pittura Analitica, pubblicata da Silvana Editoriale, e coincide con una mostra personale di Gianfranco Zappettini che si svolge alla Galleria Mazzoleni di Torino, dal 5 Maggio al 10 Luglio 2016.

Ufficio stampa
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Mazzoleni Art
La Galleria Mazzoleni è stata fondata a Torino nel 1986 da Giovanni e Anna Pia Mazzoleni e celebra quest’anno il suo 30esimo anno di attività. Nei tre decenni passati sono state organizzate più di 150 mostre personali e collettive, promuovendo le opere degli artisti del Dopoguerra italiano. In ottobre 2014, la galleria ha aperto una sede a Londra, in Mayfair, sotto la direzione di Luigi Mazzoleni. La galleria partecipa a fiere internazionali a Londra, Hong Kong e New York etc.
La galleria si sviluppa dalla collezione privata di Giovanni Mazzoleni, iniziata negli anni ’60 e che mette insieme lavori tra i più importanti movimenti internazionali tra cui il Surrealismo, Futurismo e l’Arte Povera. Il Dopoguerra italiano e l’Arte Povera divennero presto il punto focale della collezione e, con il contributo dei figli Davide e Luigi nella galleria a partire dagli anni ’90, divennero il nucleo del programma curatoriale di Mazzoleni.
Oggi la galleria di Torino si sviluppa sui tre piani di Palazzo Panizza, affacciandosi sulla storica Piazza Solferino e occupando parte del Teatro Alfieri, del XIX secolo. La galleria di Londra, fondata per estendere la conoscenza di questo importante gruppo di artisti e sviluppare nuove e già esistenti relazioni oltremare, è situata in Albemarle Street nel cuore del distretto artistico di Mayfair. Nei quasi 300 metri quadri della galleria si continua a presentare un programma del calibro museale basato su artisti del Dopoguerra italiano e dell’Arte Povera, lavorando in stretta collaborazione con le Fondazioni e gli Archivi degli artisti.