Pino Pascali – Fotografie
Secondo appuntamento con le mostre virtuali della Fondazione Pino Pascali.
Comunicato stampa
PINO PASCALI. FOTOGRAFIE
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Secondo appuntamento con le mostre virtuali della Fondazione Pino Pascali
Opening: 6 maggio su museovirtualepinopascali.it
Dopo il successo ottenuto alla 58^ Biennale di Venezia, la Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare è lieta di presentare la mostra virtuale “Pino Pascali. Fotografie”: ad ospitare il progetto sarà la piattaforma museovirtualepinopascali.it realizzata in collaborazione con myphotoportal e inaugurata lo scorso 30 marzo con il progetto fotografico Camera con vista.
La mostra è dedicata alla ricerca fotografica di Pino Pascali, un aspetto dell’indagine artistica e pubblicitaria fino a qualche tempo fa in gran parte sconosciuto e inedito.
Presenti oltre 90 immagini realizzate e stampate dall’artista nel 1965 quando, da tempo impegnato nell’attività grafica per la Lodolofilm, intraprende un viaggio tra Napoli, Capri e Ischia per realizzare il suo primo reportage fotografico destinato alla produzione di uno spot-carosello per la grande industria alimentare di conserve italiane, Cirio.
L’obiettivo della ricerca è subito chiaro: evidenziare i caratteri della tradizione napoletana all’interno di una prorompente connotazione emozionale. Il viaggio diventa una vera e propria ricognizione del paesaggio urbano e portuale; non dunque una semplice raccolta di immagini per un montaggio da studio, bensì un illuminante incontro con l’immagine.
In questa sequenza di scatti c’è una storia tutta italiana: ci sono i tanti volti ritratti e le botteghe tra i vicoli, le passeggiate nelle piazze e i giochi dei bambini tra le strade, le piccole imbarcazioni nei porti e gli imponenti traghetti, i palazzoni che ridisegnano la periferia e la segnaletica che cambia. E c’è una società che, negli anni di grande risveglio sociale e culturale, si trasforma con grande rapidità e con intensa fiducia.
Ma non è tutto. Negli scatti napoletani e in alcune fotografie realizzate a Roma (tra Trastevere, Campo de’ Fiori e Villa Borghese) Pascali raccoglie anche numerosi “dati grezzi”, utili per la ricerca scultorea: rapidi appunti visivi, annotazioni fissate con immediatezza, già destinate a divenire plasticità di opera d’arte. La mostra si articola in sezioni tematiche che ripercorrono i temi affrontati da Pino Pascali nell’arco della sua carriera artistica: “Cose d’acqua”; “Finte sculture”; “Geometrie e moduli”; “Il porto, le barche, il mare”; “Segni, lettere e numeri”; “Giochi d'infanzia”; “Il teatro e la maschera” ed è accompagnata dai testi dei curatori Antonio Frugis e Roberto Lacarbonara estrapolati dal libro Pino Pascali. Fotografie (Postmediabooks, 2018).
L’acquisizione, da parte della Fondazione Pino Pascali, del Fondo Fotografico (143 stampe vintage che si uniscono alle precedenti 23) e del Fondo del Video Pubblicitario di Pino Pascali (13 caroselli originali oggetto di recente restauro) è stata resa possibile dalla preziosa donazione da parte di Carla Ruta Lodolo, da anni vicina all’artista e alla Fondazione che lo rappresenta nel mondo.
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PINO PASCALI. PHOTOGRAPHS
Exhibition. Opening: May 6th on museovirtualepinopascali.it
Following the recent finding of an important collection of over 160 photographs taken and printed between 1964 and 1965, the study by Pino Pascali Foundation explores the connections between anthropological research and shape analysis, between social imaginary and sculpture planning.
Pino Pascali began to work with LodoloFilm in 1958, one year before graduating from the Academy of Fine Arts in Rome. He worked as a graphic designer for LodoloFilm until 1967. With Sandro Lodolo, head of the production company, he realised numerous commercials and cartoons. Evidence of this fruitful collaboration are the numerous drawings, sketches, Carousel films and some TV signature tunes that have come down to us. During the same years, he worked as assistant set designer in Rai for very successful fiction and variety shows. Following the recent finding of an important collection of over 160 photographs taken and printed between 1964 and 1965, the exhibition explores the connections between anthropological research and shape analysis, between social imaginary and sculpture planning.
This is the result of a detailed study of the artist’s personal notebook, his photographs and some of his most relevant sculptures and site-specific works. The photographs shown in this exhibition were part of a study that the artist was carrying out between Naples, Ischia and Capri, using photography for the first time as a tool to analyse the urban and port landscape. In many instances, the artist’s lens captured images that were outside the scope of his research. These shots were visual notes that the artist would then use to realise his sculptures.
This collection thus becomes a voyage of discovery, of exploring the imaginative elements of the sea as compared to the artist’s imaginative world. Every photograph is a reminder, a suggestion destined to become a plastic work of art. In 2019 on the occasion of the 58th Venice Biennale, the Pino Pascali Foundation proposed a new and surprising reading of the artist's production with the exhibition From the image to shape, combining photographic investigation and drawing with sculptural and filmic ones.