Pierpaolo Lista – Unknown Destination

Informazioni Evento

Luogo
DINO MORRA ARTE CONTEMPORANEA
Via Alabardieri 1_ 80126, Napoli, Italia
Date
Dal al

da Lunedì a venerdì ore 16-19, sabato su appuntamento

Vernissage
17/09/2013

ore 18,30

Artisti
Pierpaolo Lista
Curatori
Antonello Tolve
Generi
arte contemporanea, personale
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Percorsa da una grammatica visiva fitta di segni e di oggetti, di affetti e di cose, la parabola visiva messa in campo da Pierpaolo Lista con Unknown Destination, presenta un discorso che fa i conti con il quotidiano per costruire una prosa vitrea fatta di piccoli dettagli, di accenni e accenti preziosi.

Comunicato stampa

Percorsa da una grammatica visiva fitta di segni e di oggetti, di affetti e di cose, la parabola visiva messa in campo da Pierpaolo Lista con Unknown Destination, presenta un discorso che fa i conti con il quotidiano per costruire una prosa vitrea fatta di piccoli dettagli, di accenni e accenti preziosi.
Ricche di umorismo e di attenzione ai materiali minimi e miocinetici dell'arte, spigolose e apparentemente ostili, le sue opere – realizzate, tutte, su una base in vetro visarm o in cristallo – mirano ad introdurre in uno spazio ovattato, imbottito di colori densi e cremosi, intriso di emblemi che evitano i rumori del mondo e costruiscono scenari silenziosi, ossessivi, buttati giù apparentemente di getto, con pennellate rapide e ripide, grafi sicuri, leggeri, folgoranti. La sua pittura è, difatti, come un fondo di rumore più morbido del silenzio, un lieve vento che passa nel folto di un bosco, o un mormorio d'acqua che rampolla e si perde in un prato.

L'adozione del vetro visarm, eletto assieme al cristallo a unico supporto della propria pittura (una pittura il cui procedimento capovolge il dettato operativo del dipingere per privilegiare il retro della lastra vitrea), serve a Lista per stabilire un rapporto diretto con lo spettatore. Uno spettatore che incontra la propria immagine nell'opera facendo entrare nella pittura il momento stesso della fruizione e il tempo come vita vissuta. Lista introduce lo spettatore, così, all'interno di un orizzonte di pensiero che si fa immagine, colpo d'occhio, memoria di cose e di concetti, intervento critico, eroica protesta contro l'irreversibilità del tempo.

Unknown destination – titolo del trittico che fa da viatico alla mostra –, Lascia passare (una Jepp con croce rossa), Qualcosa da leggere (dei libri con sfondo nero) Estinzione, Ogni cosa al suo posto e le impronte di Salto nel vuoto (un salto che è traccia indelebile della pittura) sono le opere che disegnano questo nuovo percorso, questa nuova personale che indica un movimento, un cammino, un viaggio privo di destinazione. Un viaggio che volge lo sguardo al di là della pittura e invita lo spettatore a interrogarsi, ancora una volta, sulle ragioni stesse del dipingere, dell'atto manuale, di un'atmosfera in cui la pittura si pronuncia come una poesia muta (Leonardo), come un salto nel vuoto della contemplazione, come ricerca di pensieri da pensare e da tradurre in immagini emotivamente efficaci, come eroica protesta contro l'irreversibilità del tempo.

Pierpaolo Lista è nato a Salerno nel 1977, vive e lavora tra Paestum, Napoli e Milano. Tra le sue personali si ricordano Cose, Galleria Mares (Pavia, 2003), Graffiare, colorare, Casa del Jazz (Roma, 2006); Visarm, Archivio Menna-Binga / Complesso Malafronte (Roma, 2007), Teatri Segreti, Galleria Leggermente Fuori Fuoco (Salerno, 2008), Intervalli d'autore, Complesso Monumentale di Santa Sofia (Salerno, 2008), Resto a guardare, Galleria Milano (Milano, 2009), Fotografie, Galleria Leggermente Fuori Fuoco (Salerno, 2010), Vie di fuga, Lavatoio Contumaciale (Roma, 2012). Tra le collettive Oltre, Complesso Monumentale di Santa Sofia (Salerno, 2003), Finis Terrae, Castello dell'Abate (Castellabate, 2008), Avventure minime. Miocinesia nell'arte d'oggi, Convento di San Lorenzo (Salerno, 2010), Cercasi immagine, Convento Domenicano (Altomonte, 2010), L'intervallo necessario. Artisti in dialogo con Gillo Dorfles, Fondazione Filiberto Menna (Salerno, 2011), Ma quale, tra tutti i mondi, è il più esclusivo?, Archivio dell'Architettura Contemporanea (Salerno, 2011). Di lui hanno scritto, tra gli altri, Raffaele D'Andria, Laurence Debecque-Michel, Gillo Dorfles, Alan Jones e Angelo Trimarco.