Piermario Dorigatti – Solstizio

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA ANTONIO BATTAGLIA
Via Ciovasso 5, Milano, Italia
Date
Dal al

da martedì a venerdì 16 - 19.30
sabato 11 - 13.30 / 16 - 19.30
(e su appuntamento)

Vernissage
25/05/2023

ore 18.30

Artisti
Piermario Dorigatti
Generi
arte contemporanea, personale
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La Galleria Antonio Battaglia, nell’ambito del ciclo di mostre per i vent’anni di attività in via Ciovasso 5 nel cuore del quartiere di Brera a Milano, è lieta di presentare la prima personale in galleria dell’artista Piermario Dorigatti.

Comunicato stampa

La Galleria Antonio Battaglia, nell’ambito del ciclo di mostre per i vent’anni di attività in via Ciovasso 5 nel cuore del quartiere di Brera a Milano, è lieta di presentare la prima personale in galleria dell’artista Piermario Dorigatti. Il titolo della mostra Solstizio, scelto dall’artista, allude al culmine della sua espressione pittorica in questo nucleo di opere recenti realizzate per la mostra. Dorigatti è in un continuo dialogo con il mezzo pittorico; ne interroga poeticamente segno e materia. Il suo grande immaginario è ricco di riferimenti culturali che esprime con la sua straordinaria forza pittorica e disegnativa in un corpo a corpo con la pittura, il segno, la superficie. Utilizza colori rinascimentali che ottiene attraverso l’impasto di pigmenti ad olio. Una mostra attesa, che sancisce la collaborazione tra l’artista e la galleria con il comune denominatore della contemporaneità e dell’approfondimento del linguaggio pittorico nella sua essenza. Piermario si definisce un pittore classico per l’esperienza vissuta che lo porta a confrontarsi con le più significative vicende dell’arte come l’espressionismo astratto americano. Espone nella storica Galleria Morone di Enzo Spadon, che crede fermamente nel lavoro di Dorigatti, incontra Mattia Moreni, pittore rivoluzionario e da riscoprire che rompe gli schemi dell’informale e della figurazione creando un linguaggio assolutamente autonomo e dirompente dell’immagine pittorica nella scena internazionale.

La mostra è accompagnata da un testo critico di Matteo Galbiati.