Pier Giulio Bonifacio
Una mostra di lavori su carta realizzati nel corso del 2015 da Pier Giulio Bonifacio.
Comunicato stampa
Entr’acte presenta, dall’8 al 29 giugno, una mostra di lavori su carta realizzati nel corso del 2015 da Pier Giulio Bonifacio.
La personale, che fa seguito alla rassegna tenuta nel 2012 a Villa Croce in occasione della donazione di un nucleo di suoi lavori storici al Museo genovese ed all’importante retrospettiva allestita in quello stesso anno da Marzia Ratti ed Eleonora Acerbi negli spazi della Palazzina delle Arti di La Spezia, documenta la fase più recente del lavoro dell’artista, incentrata sull’armonizzazione di equilibri e dissimmetrie.
Della sua ricerca Alberto Veca ha scritto:
La definizione di un margine, di una soglia capace da una parte di porsi come figura pregnante, dall’altra di funzionare da matrice, segnale architettonico formativo, sembra percorrere le “pagine” di Pier Giulio Bonifacio, una serie di appunti che si sommano via via.
Bonifacio non dipinge figure in un campo vuoto, inerte: il suo disegno di frammenti – ora giocati sull’effetto bidimensionale, ora, negli esiti più recenti, capaci di alludere prospettive ambigue e volumi certi, vuoti e pieni, aggetti e arretramenti, proiezioni percettivamente ambigue – è determinato da una manipolazione di una superficie pittorica mai inerte, costantemente inquisita e messa in dubbio nelle sue forme elementari.
Portare in evidenza figure nate casualmente, renderle protagoniste riscattandole da un eventuale ruolo comprimario: questo mi sembra uno dei luoghi espressivi che Bonifacio frequenta.
Se negli anni Ottanta e primi Novanta era una monocromia frequentemente selezionata nella sfera dei grigi e costantemente contraddetta dall’affioramento di tracce, ombre cromatiche sottostanti, a dominare la superficie di base da cui emergevano i lacerti figurali, ora la superficie può essere scandita da pigmenti diversi, accentuando in questo modo una dialettica fra gli elementi elementari del fare immagine, quel dialogo fra le parti che ho cercato di leggere nelle pieghe del lavoro.
Pier Giulio Bonifacio è nato a Genova nel 1930.
Studia architettura ai Politecnici di Milano e di Torino.
Segue corsi di scenografia a Torino con relative esperienze a Roma, a Cinecittà.
Inizia a esporre nel 1953 a Torino e Milano.
Primi premi per il disegno alla Promotrice di Torino e alla Galleria del Naviglio a Milano.
Frequentazioni con artisti del MAC (Movimento Arte Concreta). Opera anche ad Albisola dove incontra Fontana, Jorn, Luzzati ecc. .
Negli anni ’60 approfondisce lo studio dell’Astrattismo storico e del Minimalismo anglosassone che, con l’esperienza degli studi di architettura, costituiranno da allora in poi i riferimenti di base del suo lavoro, nel senso specificamente strutturale di una rinnovata progettualità in pittura.
Dagli anni ’80 prosegue la sua attività sempre più frequentemente all’estero, in particolare in area di cultura tedesca, realizzando anche lavori murali e progetti di varia natura.
Continua intanto l’attività espositiva presso musei e gallerie private, dove sovente opera insieme ad artisti concreti sia tedeschi sia di altre culture.