Paolo Rossetto

Informazioni Evento

Luogo
ROMANTIK HOTEL TURM
Kirchplatz 9, 39050 , Fiè allo Sciliar , Italia
Date
Dal al
Vernissage
23/12/2018

ore 19

Artisti
Paolo Rossetto Topy
Uffici stampa
ELLA STUDIO
Generi
arte contemporanea, personale
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Mostra dell’artista con 25 opere che esprimono il rapporto tra donna e natura.

Comunicato stampa

Tra gli eleganti passaggi che si snodano fra le storiche torri del Romantik Hotel Turm di Fiè allo Sciliar (BZ) inaugura il 22 dicembre 2018, alle 19.00, la mostra di Paolo Rossetto, pittore figurativo surrealista, che si sta sempre più affermando a livello nazionale ed internazionale. In mostra 25 opere realizzate in tecnica mista su tavole di diverse misure, in cui l’artista altoatesino esprime il rapporto tra donna e natura. Opere che vanno ad arricchire il raffinato albergo con vista privilegiata sulle Dolomiti, nei cui spazi e suite si può già ammirare una prestigiosa collezione d’arte, con capolavori di Picasso, Kokoschka, Dix ed altri artisti.

La natura - che decora le visioni che si aprono dalle finestre e terrazze del Romantik Hotel Turm – è il fulcro della riflessione delle opere di Paolo Rossetto. Al centro c’è spesso l’albero di melo, che in un gioco di nodi, luci e ombre, colori, vuoti e pieni, linee, immagini femminili, è il simbolo della vita umana con le sue trasformazioni e problemi sociali. Il mondo esterno si traduce nella realtà dell’anima. Talvolta la pittura si plasma sul legno, scelto da Paolo Rossetto come supporto, sfruttandone nei dipinti nodi e venature. Le ultime mostre dell’artista si sono tenute a New York a giugno 2018 e a settembre alla fiera dell’arte Unika di Ortisei. Il prossimo anno, Paolo Rossetto sarà tra i mille protagonisti dell’Atlante dell’arte contemporanea edito da Deagostini, che racconta i maggiori artisti dal 1950 ad oggi e che sarà presentato a febbraio 2019 all’Ara Pacis di Roma.

Scrive l’artista: «Attraverso l'immagine dell'albero cerco di rappresentare gli stati d'animo, le condizioni esistenziali ed i grandi temi della natura. Il mio è un lungo ed accorato dialogo tra uomo e natura per cercare di capire le ragioni della vita».