Paola Acciarino – Florilegio painting

Informazioni Evento

Luogo
WINE BAR XXI APRILE
V.le XXI aprile , Latina, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al giovedì 6,30-21,00 – venerdì e sabato 6,30-24,00.
Domenica aperto solo in occasione di eventi

Vernissage
30/03/2014

ore 18,30

Contatti
Email: eventi@madarte.it
Artisti
Paola Acciarino
Curatori
Fabio D’Achille
Generi
arte contemporanea, personale
Loading…

Florilegio painting è un progetto basato sul connubio tra fotografia e pittura: l’artista ha eseguito un intervento pittorico su fotografie digitali realizzate in precedenza ed esposte nell’ambito della Rassegna d’Arte Contemporanea al femminile MAD Lillabox 2013.

Comunicato stampa

Domenica 30 marzo alle ore 18,30, presso il Wine bar XXI aprile, si terrà il vernissage di Florilegio painting, personale di Paola Acciarino, che avvicenda il Maestro Roberto Andreatini nella Rassegna d’Arte Contemporanea ospitata nell’accogliente locale del centro di Latina, che, a partire dal 2013, si è aggiunto agli spazi espositivi del Museo d’Arte Diffusa curato da Fabio D’Achille.
Florilegio painting è un progetto basato sul connubio tra fotografia e pittura: l’artista ha eseguito un intervento pittorico su fotografie digitali realizzate in precedenza ed esposte nell’ambito della Rassegna d’Arte Contemporanea al femminile MAD Lillabox 2013. In quest’ultima occasione, le istantanee, ritraenti soggetti floreali dal valore simbolico, stagliati contro un fondale nero che dava risalto ai motivi in primo piano, erano state messe in relazione con versi leopardiani, in modo da creare un dialogo sinestetico tra fotografia e letteratura.
Ma ecco come l’artista stessa spiega le motivazioni e il significato del suo lavoro:

Florilegio painting, una “piccola cosmogonia portatile"

“Florilegio è stato per me, un lavoro dalla sorprendente evoluzione: la fotografia ha attinto linfa vitale fondendosi con la pittura, operazione non nuova ma che ha aggiunto spontaneità alle immagini attraverso l'interazione con gesto e colore.
Due modi differenti di concepire il prodotto artistico: la fotografia - in questo caso, meditata, progettata, figurativa - può essere manipolata più volte e per concretizzarsi, si avvale di procedimenti industriali che ne consentono la riproduzione all'infinito e per questo motivo mi appare più distante da chi l'ha generata; la pittura gestuale, anche se "pensata", sottostà alle leggi mutevoli dell'istinto, una volta realizzata, non è più modificabile, l'opera è unica, non replicabile, è astratta, una volta fissata sul supporto continua a trasmettere il calore, l'impronta del contatto fisico con il proprio autore.
È così che, con la pittura, mi riapproprio delle mie fotografie, ristabilisco un contatto, colmo un'assenza. L'operazione appare puramente istintiva e invece è frutto di un vero e proprio progetto, uno studio attento attraverso il quale ho cercato di "ascoltare", vedere più in profondità, cercare il superamento di un limite.
In Florilegio, microcosmi floreali si concedono allo sguardo con ritrosia e delicato splendore, emergendo da uno spazio vuoto ed oscuro, tra esplosioni di colore puro - gocce, frammenti della loro stessa sostanza - in una sorta di danza amorosa, un movimento sinergico, alternarsi di pieni e vuoti, suggerendo all'immaginario similitudini con le meccaniche celesti: non c'è differenza tra infinitesimale ed infinito, come in un racconto di Borges, l'uno si riflette nell'altro.
Florilegio è il fiore reciso e la natura violata, ma anche la rivincita di questa sull'uomo; è vita che, breve ed effimera, si estingue, seme e frutto, mistero, completamento, metafora originaria, simbolo femminino”. (Paola Acciarino)