Palagonisch

Informazioni Evento

Luogo
CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA
Via Paolo Gili 4, Palermo, Italia
Date
Dal al

dal giovedì al sabato, dalle 16 alle 19
e su appuntamento (per info: [email protected])

Vernissage
23/03/2024

ore 18

Biglietti

ingresso libero

Generi
arte contemporanea, collettiva
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Neologismo coniato da Goethe nel “Viaggio in Italia” per descrivere la fascinazione mista al disgusto che gli provocò la visita della Villa Palagonia di Bagheria, la nota “villa dei mostri”, il termine Palagonisch che dà il titolo al progetto espositivo, contiene già il sentimento guida della sua identitàesplorare artisticamente il “palagonico”, il terribilmente bello, e renderlo sensibilmente tangibile per il pubblico.

Comunicato stampa

Sarà inaugurata sabato 23 marzo alle ore 18 all’Haus der Kunst dei Cantieri Culturali alla Zisa, Palagonisch, la mostra degli artisti Giuseppe Agnello, Gabriele Massaro Stefan à Wengen a cura del Verein Düsseldorf Palermo e.V. 

Neologismo coniato da Goethe nel “Viaggio in Italia” per descrivere la fascinazione mista al disgusto che gli provocò la visita della Villa Palagonia di Bagheria, la nota “villa dei mostri”, il termine Palagonisch che dà il titolo al progetto espositivo, contiene già il sentimento guida della sua identitàesplorare artisticamente il “palagonico”, il terribilmente bello, e renderlo sensibilmente tangibile per il pubblico.

Orribilmente bello. Piacevole e spiacevole, attraente e ripugnante allo stesso tempo. L'arte è qualcosa che non solo piace e suscita sensazioni piacevoli, ma ha a che fare anche con lo spiacevole, capace di presentare immagini che appaiono attraenti e allo stesso tempo inconsuete. Cosa ci affascina dell’orribilmente bello, perché provoca sia piacere che disgusto? Si chiede Michael Kortlaender, direttore del Verein Düsseldorf Palermo e.V. e curatore della mostra.

La categoria estetica coniata da Goethe per rubricare l’orribilmente bello nell’universo delle arti, diventa così il pretesto per mettere in dialogo, come da consuetudine dei progetti del Verein Düsseldorf Palermo e.Vartisti siciliani e tedeschi provenienti da diverse generazioni e diversi ambiti delle arti visive, in un legame continuo tra le due città gemellate dal 2015, alla ricerca di nuove interazioni tra i molteplici linguaggi del contemporaneo e con lo spazio dell’Haus der Kunst.

Giuseppe Agnello (Racalmuto, 1962)già docente all’Accademia di Belle Arti di Carrara, e Prof. di scultura e tecniche della scultura all’Accademia di Belle Arti di Palermo, ha formato un’intera generazione di artisti palermitani. Ha realizzato diverse opere pubbliche, sia in Italia che all’estero- tra queste il celebre ritratto in bronzo di Leonardo Sciascia nella sua città natale, e la scultura del popolarissimo Commissario Montalbano a Porto Empedocle- collaborando con artisti internazionali, come Vanessa  Beecroft, per la cui performance VB62 allo Spasimo di Palermo ha realizzato la parte scultorea, facendo incursione anche nel mondo del teatro e del cinema - suoi sono i calchi per la scenografia del film di Ciprì e Maresco “Il ritorno di Cagliostro”.

Gabriele Massaro (Palermo, 1989), tra gli esponenti della nuova generazione di artisti siciliani, formatasi nella fucina di talenti dell’Accademia di belle arti di Palermo, si concentra sulla pittura in sé stessa: come mezzo, forma e contenuto, a cui affianca un pensiero intuitivo e simbolico. Stimoli provenienti dalla poesia, dalla filosofia, dalla musica o direttamente dalla realtà di tutti i giorni penetrano nella costruzione delle sue opere, le consolidano e definiscono, congiuntamente ad un programma analitico. Massaro ha fondato nel 2021 a Palermo, insieme ai colleghi Davide Mineo ed Enzo Calò, lo spazio espositivo “La Siringe”, tra i più attivi della mappa italiana degli spazi indipendenti.

E Stefan à Wengen (Basilea, 1962) artista svizzero di base a Düsseldorf, è uno dei più importanti pittori figurativi del mondo artistico tedesco contemporaneo, il cui stile s’ispira alla tradizione iconica occidentale con continui riferimenti ad altre culture, combinando elementi pittorici profondamente simbolici alla ricerca di una nuova e surreale realtà.

In Palagonisch, temi come l'ignoto, la paura dell’estraneo, i riferimenti ai miti e alle fiabe costituiscono il contesto formale e contenutistico in cui si colloca il lavoro dei tre artisti che si realizza in mostra in elementi che possono essere percepiti come inquietanti, spiacevoli e ridicoli a causa dell'esagerazione, dell'incompatibilità o della deviazione dalla norma. Questo effetto opprimente, solitamente sorprendente, si ottiene combinando ciò che è apparentemente incompatibile: legge e arbitrarietà, saggezza e sciocchezza, vivi e morti, divertimento e orrore. Con le loro opere, tutti e tre gli artisti esplorano i confini di questo effetto attraverso connessioni coerenti in termini di forma e contenuto, e la strabordazione in un’estetica bizzarra, surreale e barocca. Le metamorfosi amorfe e le altre opere prendono avvio per lo più da una rappresentazione naturalistica che è il risultato dell’ars combinatoria degli artisti, capace di mescolare elementi figurativi derivanti dall’universo botanico, zoologico e geologico con immagini umane, reinterpretando moduli rappresentativi del fantastico, della storia dell’arte e della cultura. Le opere infatti enfatizzano il collegamento sintattico e compositivo di elementi esistenti e/o aggiunti, oltrepassando ogni confine formale e contenutistico. È la creazione di un “mondo sottosopra”. Un “contromondo” e quindi un antipodo all'ordine familiare delle cose.

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SELEZIONE IMMAGINI

ARTISTI

 

BIO ARTISTI

Giuseppe Agnello

è nato a Racalmuto, in provincia di Agrigento, il 9 dicembre 1962; Ha insegnato Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Attualmente insegna Scultura e Tecniche della Scultura al Triennio in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo. È l’autore del ritratto in bronzo dello scrittore Leonardo Sciascia, ubicato nella sua città natale, e della scultura in bronzo dedicata al celebre Commissario Salvo Montalbano, personaggio ideato dallo scrittore Andrea Camilleri, a Porto Empedocle. Vive e lavora a Racalmuto e a Palermo.

Nel 2008 ha collaborato alla realizzazione della parte scultorea del progetto VB62 di Vanessa Beecroft per la performance allo Spasimo di Palermo.

Tra le mostre collettive e personali più recenti si possono citare:

Come Pietre nel paesaggio, Castello Chiaramontano, Racalmuto, Agrigento, 2020; Paludi, presso la fondazione La Verde La Malfa- Catania nel 2019 e nel 2018 “Arcadio/Terre in moto” presso il Parco Archeologico Naxos a Taormina (ME) Nel 2017 partecioa alla IV Biennale Sculture di Sale presso il MACSS Museo Arte Contemporanea Sotto Sale, Petralia Soprana (PA). Giuseppe Agnello “Dalle Dure Pietre” – Palazzo dei Giganti, Cappella di Santa Sofia e Parco Archeologico Valle dei Templi ad Agrigento nel 2017.

 

Gabriele Massaro

nasce a Palermo nel 1989. Studia pittura all'Accademia di belle arti di Palermo. Congiuntamente al lavoro di pittura si dedica per diversi anni alla decorazione della ceramica. Vince nel 2020 il concorso per la rigenerazione del museo a cielo aperto d'arte contemporanea Fiumara d'Arte. Nel 2021, insieme ad Enzo Calò e Davide Mineo, fonda a Palermo lo spazio espositivo indipendente La Siringe. Attualmente vive e lavora tra Palermo e Como.

La sua ricerca è una lettura della profondità della pittura: profondità intesa sia come effettivo dato sensibile della stratificazione pittorica e della collocazione della pittura nello spazio sia come possibilità interpretativa ed immaginativa della realtà. Ne risulta un'opera che è l'espressione di un ragionamento analitico ma anche il simulacro di un significato velato e sottile, appena evocato.

Tra le mostre collettive e personali si possono citare: L'ora del lupo/Die Stunde des Wolfs, Atelier am Eck, Düsseldorf 2023; Uroboro, Cité international des arts, Parigi 2023; Tifeo, L’Ascensore, Palermo 2019; Experimentum crucis, Ex caserma Cassonello, Noto 2023; Die Grosse, Kunstpalast/NRW-Forum, Dusseldorf 2022; YoungVolcano, Rizzuto Gallery, Palermo 2020; La ripetizione è una forma di cambiamento, Haus der Kunst, Palermo 2019; Attraverso I Punti - Visual start-up, Palazzo Ziino, Palermo 2016/17.

 

Stefan à Wengen

nato a Basilea, in Svizzera, nel 1964, e attualmente residente a Düsseldorf, raffigura motivi figurativi e rappresentativi nei suoi dipinti densi di atmosfera. I dipinti sono caratterizzati da un forte complesso tematico che fa riferimento a codici culturali e allo stesso tempo consente interpretazioni ambigue. Inoltre, la pittura di à Wengen riflette contenuti di peso esistenziale, che fanno riferimento alla cosiddetta memoria collettiva e alla storia dell'arte, oltre a incorporare sempre il presente.

Il suo lavoro si basa principalmente sull'interesse per il potere indeterminato del subconscio insito in certi ricordi, nella memoria come tesoro individuale.

Tra le mostre collettive e personali si possono citare:

2023 Relics; Bernhard Knaus Fine Art, Frankfurt a. M., DEU; 2022 Animal Farm; Galerie Wilms, Venlo, NL. e KlimaatExpo; Museum De Fundatie, Zwolle, NL; nel 2019 Instant Panoptikum; Zero Fold, Cologne, DEU. e Obstacles – Cabinet of Magic Objects; Tony Wuethrich Galerie, Basel, CH. E Friends, etc. La Collection Pierre Keller; Musée Jenisch, Vevey, CH; Geheimnis der Dinge – Malstücke; Kunsthalle Recklinghausen, DEU.

Verein Düsseldorf Palermo e.V.

Il Verein (ente/associazione) Düsseldorf Palermo e.V. è stato fondato a Düsseldorf nel 2013 con lo scopo di favorire e promuovere lo scambio artistico e culturale tra le città di Düsseldorf e Palermo e le rispettive regioni di cui le città sono capoluogo, il Nord-Reno Vestfalia e la Sicilia. Negli anni le attività del Verein si sono concentrate nell’organizzazione di mostre d’arte, residenze d’artista e di workshop, attivando collaborazioni con diverse istituzioni pubbliche e private tra le quali musei, fondazioni e istituzioni.

Le due città sono gemellate dal 2015, e dal 2016 il comune di Palermo ha affidato al Verein un padiglione dei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, l’Haus der Kunst uno spazio per svolgere le attività del Verein secondo il modello dei Kunstverein e Künstlerverein tedeschi, organizzazioni o enti senza scopo di lucro, impegnati esclusivamente nella promozione dell’arte contemporanea. Il modello di gestione del Verein è orizzontale poiché sono gli stessi artisti a condurre i progetti in tutta loro complessità. Con lezioni, visite guidate e workshop, mostre e pubblicazioni il Verein Düsseldorf Palermo e.V. sostiene gli artisti, emergenti e affermati, il ruolo dell’arte nella società, e incoraggia il dibattito e lo scambio con il pubblico. Nel 2023 ha pubblicato la sua Festschrift, Catalogo Celebrativo dei 10 anni di attività.