Paganini Rockstar
Al grande musicista Palazzo Ducale dedica una mostra che, attraverso una narrazione contemporanea, curiosa e multimediale, ne ricostruisce il profilo.
Comunicato stampa
Palazzo Ducale dedica a Niccolò Paganini una grande mostra con l’intento di raccontare, attraverso una narrazione contemporanea, curiosa e multimediale, la figura del grande musicista che ha profondamente rivoluzionato la musica del suo tempo, lasciandone emergere tutta la modernità. Talentuoso, istrionico, amante degli eccessi, sempre lontano dalle convenzioni, Paganini non è stato soltanto uno dei più grandi violinisti esistiti, compositore, tra l’altro, dei celebri Capricci per solo violino. È stato anche il protagonista di aneddoti e leggende entrati da subito nell’immaginario collettivo: basti pensare al celebre Paganini non replica, divenuto un vero e proprio modo di dire. Si può considerare l’“inventore del divismo”, la prima star musicale a curare in modo maniacale la propria immagine, alimentando il mito di sé stesso con oculate strategie di “marketing”. Senza che tutto ciò sminuisca il suo straordinario talento: i suoi virtuosismi infatti sono assolutamente leggendari. Nessun altro violinista della sua epoca è mai stato capace di avvicinarlo. Era velocissimo, compiva salti melodici di diverse ottave, eseguiva lunghi passi con accordi che coprivano tutte e quattro le corde, alternava velocemente note eseguite con l’arco e note pizzicate alla mano sinistra, fino a terminare le sue esibizioni con la rottura delle corde del violino. Proprio come una rockstar, proprio come Jimi Hendrix. Il rapporto con lo strumento, il virtuosismo, le spettacolari performances, i concerti affollati, sono alcune delle affinità tra i due: la mostra presenta infatti un continuo parallelo e confronto tra Paganini e Hendrix, attraverso oggetti, documenti e elementi scenici fortemente suggestivi, creando una forte empatia con il pubblico.
Se c’è stato un prima e un dopo Paganini nella storia del violino, c’è stato anche un prima e dopo Hendrix nella storia della chitarra: entrambi, in tempi diversi e con la stessa eccezionale energia hanno cambiato la storia della musica. Articolata in sezioni tematiche, la mostra propone diverse chiavi di lettura attraverso le quali conoscere la figura di Niccolò Paganini: dal talento al virtuosismo, dal rapporto con il grande pubblico agli aspetti più intimi e personali, scoprendo le tracce della sua eredità nella nostra epoca contemporanea. Come da dietro le quinte di un palcoscenico, la mostra mette in scena l’artista, e allo stesso tempo crea la magia dello spettacolo, rivelando la costruzione di un mito, ancora oggi estremamente attuale. L’esposizione, organizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, è da curata da Roberto Grisley, Raffaele Mellace e Ivano Fossati, affiancati da un Comitato scientifico composto dagli stessi curatori e da Claudio Proietti, coordinatore, Roberto Iovino, Maria Amoretti Fontana, Pietro Leveratto. Tutto l’allestimento e impianto creativo multimediale è a cura di NEO, Milano.