Padiglione Italia – I’m not weird I’m limited edition

Informazioni Evento

Luogo
SECONDOME
Via Giovanni da Castel Bolognese 81 , Roma, Italia
Date
Dal al
Vernissage
12/06/2015

ore 18

Generi
design
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I punti in comune tra Secondome e Padiglioneitalia sono la sperimentazione, la lontananza dalla banale industrializzazione, la ricerca e la manifattura artigiana. Questi i presupposti per una collezione di pezzi, in edizione limitata e numerata.

Comunicato stampa

SECONDOME presenta PADIGLIONEITALIA: “I’m not weird, I’m limited edition”.
Tra Secondome e Padiglioneitalia nasce una collaborazione alchemica che unisce design e artigianato 100% italiani.
I punti in comune tra Secondome e Padiglioneitalia sono la sperimentazione, la lontananza dalla banale industrializzazione, la ricerca e la manifattura artigiana. Questi i presupposti per una collezione di pezzi, in edizione limitata e numerata, che mirano ad esplorare le potenzialità derivanti dall’unire materiali profondamente diversi come vetro e metallo. I risultati di questi esperimenti incarnano il principio della potenza che diventa atto: oggetti la cui idea risulta familiare ma si presenta mutata nella sostanza, in forme originali, completamente nuove e, di fatto, “strane”.
I designer coinvolti nel progetto sono: Gio Tirotto, Alhambretto, CTRL ZAK, Alessandro Zambelli, Matteo Cibic, 4P1B, Giorgia Zanellato, Zaven e Marco Raparelli + Giovanni Casellato. La direzione artistica: Claudia Pignatale.
I PROGETTI
GIO TIROTTO realizza il progetto COEXIST: il mappamondo MOD. GROUND e la mappa stellare MOD. SKY, due oggetti complementari quanto possono esserlo solo Cielo e Terra, in cui la trasparenza del vetro ci permette di osservare il mondo e le stelle sempre nella loro totalità, sovrapponendo nella stessa immagine i luoghi più distanti tra loro, evidenziandone simmetrie e differenze. “La logica ti porterà da A a B. L’immaginazione ti porterà ovunque.” A. Einstein. Gio Tirotto sfida quindi la logica geografica attraverso questi oggetti in cui le distanze vengono annullate, infiniti punti di vista coesistono creando nuovo immaginario. Così l’immaginazione diventa più importante del sapere.
ALHAMBRETTO presenta CLOU, la fotografia di un istante impossibile. Il chiodo si piega sotto la leggerezza del palloncino. L’istante diventa eterno, permanentemente fissato nella materia del vetro che solidifica.
La clessidra è stata tra i primi strumenti che l'uomo ha ideato per percepire visivamente e misurare il tempo. TIMELESS di CTRLZAK sfrutta le proprietà tradizionali dei materiali nel riproporre quest’oggetto quasi dimenticato. All'interno della fiala di vetro al posto della sabbia è inserita della polvere di ferro raffinata che scorre da un compartimento all'altro, rivelando il trascorrere del tempo non solo attraverso il movimento, ma anche attraverso la creazione di una piccola scultura spaziale che si cristallizza alla base.
Nel progetto UNBALANCE di ALESSANDRO ZAMBELLI, il consumarsi della candela provoca una perdita del peso specifico, sbilanciando la struttura e mantenendo così la fiamma in un punto fisso dell’orizzonte. Fissando l’estremità della candela si osserva uno stato di staticità grazie ad una struttura sottostante mobile. Un gioco di ruoli inversi: non sarà più la fiamma ad abbassarsi ma la candela ad alzarsi.
TRANSGENIC LIGHT di MATTEO CIBIC è una serie di tre lampade da tavolo. Le strutture in vetro si ispirano a forme del mondo vegetale, intuibili nonostante il processo di mutazione genetica a cui sembra siano state sottoposte. Il processo di fotosintesi si ribalta in queste “piante” mutate che emanano luce invece che assorbirla. Cactus, spore, foglie, fondono e amalgamano le forme per crearne di nuove e suggestive che racchiudono e modulano la luce.
DEUS è una coppia di oggetti trasformati in macchine da 4P1B. La struttura in ottone è in realtà un meccanismo che permette di utilizzare l'oggetto. La brocca, grazie ad un ingranaggio, viene inclinata così da versarne il contenuto, mentre il candelabro, per mezzo di una semplice leva, permette di spegnere la candela togliendo ossigeno alla fiamma.
PHARAOHS di GIORGIA ZANELLATO è una collezione di tre vasi contenitori in vetro e metallo. Le forme, le proporzioni e i colori si ispirano direttamente a quelle degli iconici Faraoni egiziani.
Cilindri semplici in vetro borosilicato trasparente si contrappongono a ventagli in metallo piegato che creano forti giochi di luci e ombre. I metalli utilizzati si rifanno, per tipologia e colorazione, a quelli usati nell’antico Egitto rievocando scenari lontani.

OLIMPIA, la lampada ideata da ZAVEN è un collage in tre dimensioni, ottenuto da una composizione di lastre in metallo e vetro borosilicato sabbiato.
Una lampada da tavolo asimmetrica, che si eleva come una scalinata e spinge la luce verso l’alto.
MARCO RAPARELLI + GIOVANNI CASELLATO presentano un progetto congiunto. A STORY THAT DOESN’T GET TOLD è un’installazione site specific: un tavolo in ferro realizzato da Giovanni Casellato, diventa la “tela” su cui interviene Marco Raparelli con disegni e due oggetti di uso comune, un bicchiere ed una bottiglia realizzati come se fossero usciti da un comic book. Allargando il proprio immaginario iconografico fino a inglobare la realtà, Raparelli dà vita a un universo parallelo in bilico tra verità e finzione, raziocinio e ironia, per ricordare all’osservatore che le cose non sono mai come sembrano.
ARTISTI
GIO TIROTTO Tutto ciò che disegna viene dall’osservazione attenta di quanto lo circonda, vivo o inanimato. Se davvero esiste un limite tra arte e design, lui prova a cancellarlo e a ridisegnare tutte le connessioni e complicità esistenti tra esseri umani ed oggetti. Questa è la ragione per cui ritiene che i rituali, la memoria e l’immaginazione siano spesso la funzione essenziale delle cose.
ALHAMBRETTO Si occupa di design di prodotto, interni e grafica ricercando il giusto mix tra funzionalità e poesia. Nei loro progetti ricorre l’utilizzo innovativo di materiali tradizionali, la rivalutazione di materiali di recupero e l’attenzione ai temi della sostenibilità ambientale con uno sguardo critico al passato e il recupero in chiave contemporanea del saper fare manifatturiero.
CTRL ZAK è uno studio ibrido che integra differenti discipline e culture. I fondatori Katia Meneghini e Thanos Zakopoulos, sono entrambi artisti e designer. Le creazioni del duo Italo-Greco sono ispirate da viaggi ed esperienze in giro per il mondo, oltre che dai rispettivi ricchi background culturali. Lo studio crea opere d’arte, oggetti e spazi ma – soprattutto – situazioni in cui le persone possano incontrarsi per creare ciò che davvero conta: interazioni e relazioni. I progetti e le ricerche estensive nei contesti tradizionali e culturali di CTRLZAK creano un nuovo future ibrido imparando dal passato. Ogni progetto è una storia che aspetta di essere raccontata, con una molteplicità di sviluppi e finali. Ogni progetto sperimenta attraverso diversi metodi narrativi, in cui ironia e simbolismo superano estetica e funzionalità, per attivare meccanismi di riflessione.

ALESSANDRO ZAMBELLI Alessandro Zambelli vive e lavora a Mantova. Si specializza in Disegno Industriale e Tecnica dei Materiali presso la Fondazione Cova e nel 2000 inizia la sua attivita’ professionale con Agape. Alcuni anni più tardi – nel 2003 – nasce alessandrozambelli designstudio. E’ tra i fondatori di PADIGLIONEITALIA. Beijing Design Week, Invito a Tavola (New York), Tokyo Tableware Festival, F.O.O.D. (Mint Museum, Charlotte NC) sono alcune tra le mostre internazionali cui ha partecipato.
Non vive mai il suo lavoro come puro esercizio di stile: pensa sia indispensabile che ogni oggetto sia illuminato da un’anima.
MATTEO CIBIC Giovane talento italiano, inaugura la nuova linea CODE di Calligaris. Eclettico nel suo percorso di designer, si autodefinisce un problem solver e in questa sua caratteristica sta il suo essere smart. Appartenente ad una famiglia di forte connotazione design (nipote di Aldo Cibic), conosce e frequenta questo mondo con semplice naturalezza, con un carattere estremamente aperto e fuori dalle righe, riesce a essere in sintonia e a mettere a a proprio agio tutti. È ritenuto un giovane trendsetter (è stato chiamato da Beatrice Trussardi, Global Leader di Milano, a far parte del Global Shaper del WEF).
4P1B Nato nel 2008, con sede a Milano, è uno studio di design che opera nel mondo della progettazione con la convinzione che ogni cosa sia progetto. Per questo motivo la sua attività spazia dal mondo del mobile all’illuminazione, dall’allestimento al retail. 4P1B lavora quindi in ambiti diversi sviluppando soluzioni sia per prodotti di massa che dedicandosi alla sperimentazioni in piccole edizioni limitate.Al centro del lavoro di 4P1B c’è il metodo progettuale e la ricerca costante di soluzioni formali, funzionali e commerciali, innovative.
GIORGIA ZANELLATO Nata a Venezia, Giorgia Zanellato si laurea alla IUAV di Venezia nel 2009 e presso la Ecal (Svizzera) nel 2011 con un Master in Product Design. Nell’Ottobre dello stesso anno si unisce a Fabrica, dove lavora attualmente come product design consultant.
Continua a lavorare come designer indipendente per differenti client come Moroso, Atipico, Rubelli, Petite Friture e Galleria Luisa Delle Piane.
I suoi progetti sono stati esposti al Triennale Design Museum, durante Maison & Objet, Miami Art Basel, London Design Festival, MUDAM.
MARCO RAPARELLI Nato a Roma nel 1975 qui vive e lavora. Il suo linguaggio fonda le sue radici dal bianco e nero dei comics books dai quali trae, con un suo personale ed originale timbro, un linguaggio comunicativo apparentemente ironico ed efficace per indagare, grazie ad un attento sguardo sociale, le svariate sfaccettature del mondo che lo circonda, compreso quello dell'arte.
GIOVANNI CASELLATO Raffinato Artista-Designer, Laureato in Architettura presso lo IUAV di Venezia, da diversi anni si occupa di design e scultura, utilizzando il ferro come materiale da cui partire per i suoi lavori. Nel suo studio/laboratorio di Maser, con l'aiuto fondamentale dei suoi collaboratori le idee prendono forma. Questa sinergia lo ha portato ad esporre in alcune delle maggiori città Italiane ed Europee, partecipando anche alla Biennale di Venezia nel 2008, invitato dal Ministero dell'Ambiente. Menzionato da Banca Aletti quale scultore per investimento d'arte. Giovanni ricerca in ogni scultura il fascino del “pezzo unico”, lavorando meticolosamente sulla linea e sulla finitura.
ZAVEN Fondato nel 2006 da Enrica Cavarzan e Marco Zavagno, Zaven è uno studio di design rivolto alla ricerca tra comunicazione, design e arte. Situato nell'area dell'ex polo industriale di Marghera di fronte alla laguna di Venezia, Zaven realizza lavori nel campo della grafica, design del prodotto e installazioni. La capacità di sviluppare collaborazioni tra creativi di diversi campi è un tratto distintivo che ha contribuito ad affermare Zaven anche al di là del mondo del design. Tra i clienti: Atipico, Ca' Foscari Università, Fondazione Claudio Buziol, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Fondazione Sindika Dokolo, HelloVenezia, IUAV Università di Venezia, La Biennale di Venezia, LineaBeta, Miniforms, Nike Italia, Replay Jeans. Zaven è promotore del progetto Something Good, un collettivo di ricerca su design e comunicazione.
Secondome è una galleria di design in cui gli oggetti sono gli unici protagonisti. La Galleria è dedicata alla ricerca, ai designer ed ai progetti più innovativi. Nel 2008 Secondome Edizioni diviene un marchio con una propria collezione di oggetti in vetro, ceramica e legno che Secondome produce, promuove ed esporta in tutto il mondo, progettati da alcuni dei più noti designer, come Sam Baron, Nigel Coates, Alfredo Häberli, Kiki van Eijk, Joost Van Bleijswik, FX Ballery, Zaven. La missione di Secondome Edizioni è di creare e offrire collezioni di oggetti con spirito nuovo ma soprattutto innovativo. I pezzi di Secondome sono stati esposti in alcuni tra i più importanti musei del mondo come La Triennale di Milano, il New Museum di New York, The Grand Hornu in Belgio, il Museo Vitra in Germania e il Museo del Vetro di Shangai. Tutti gli oggetti sono realizzati a mano in Italia da esperti artigiani.
Padiglioneitalia è un ritratto del design italiano che ne delinea gli ampi confini, una rappresentanza di autori che partecipano a raccontare ognuno col proprio linguaggio una storia comune, integrandosi e dialogando, svincolandosi da semplicistiche definizioni anagrafiche, parlando di ricerca e di qualità progettuale.
Claudia Pignatale, architetto, imprenditrice e appassionata d’arte design, che ha voluto rendere concreta e reale questa sua passione. Molto attiva nella ricerca di nuovi talenti, ha attivato diverse collaborazioni con giovani designer internazionali under 40, oltre a essere nota come animatore di numerose manifestazioni del settore. L’obiettivo di Claudia: trasformare Secondome in un centro di attrazione e di attenzione per il design per l'Italia centrale e portare Roma sulla scena del design, esportandolo il Design Made in Italy in tutto il mondo.

Foto credit: Serena Eller