Ostalgie
La mostra “Ostalgie, culture dall’oblio di un sogno interrotto”, è un collage di fotografie, di luoghi ed oggetti che possono aiutare a comprendere questo fenomeno e a riflettere su cosa è importante in una società di uomini e donne, senza indulgere nel giudizio verso qualsiasi forma di dittatura.
Comunicato stampa
Alla fine del 1989 cadeva il muro di Berlino. Dopo 28 anni di completa separatezza la Germania dell’Ovest si riuniva con quella dell’Est che aveva vissuto gli anni del dopoguerra nel più totale isolamento. La caduta del muro però non ridisegnava solo la geografia dell’Europa centrale, ma riuniva fisicamente famiglie e luoghi di lavoro oltre a mettere a confronto diverse economie e stili di vita. In un primo momento l’opulenza dell’Ovest catalizzò l’attenzione degli abitanti di oltre cortina e fece prevalerel’interesse sui consumi e su nuove organizzazioni sociali. Più tardi si avviò una maggiore riflessione che portò a riconsiderare con nostalgia il modo di vivere più semplice e solidale che caratterizzarono gli anni della DDR. Questa nostalgia si espresse, non tanto per il regime comunista che era stato abbattuto e di cui pochi avevano rimpianto, ma per le relazioni sociali che il consumismo eccessivo dell’ovest via via metteva in discussione nelle città dell’Est. Il tema ci è sembrato interessante perché induce ad un approfondimento sul nesso fra stato e democrazia, fra consumi superficiali e sostanza delle relazioni.
La mostra "Ostalgie, culture dall'oblio di un sogno interrotto", è un collage di fotografie, di luoghi ed oggetti che possono aiutare a comprendere questo fenomeno e a riflettere su cosa è importante in una società di uomini e donne, senza indulgere nel giudizio verso qualsiasi forma di dittatura.
Il locale 360° a sud di Roma ospiterà la mostra dal 18 al 30 ottobre 2013 e permetterà non solo una riflessione storica nel ricordo, ma anche il riconoscimento del grande impegno culturale di Maurizio Bartolucci mantenendone vivo il ricordo.