Oscar Savio – Michelangelo 1964

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA PRENCIPE
via Ludovico di Monreale, 42-44, Roma, Italia
Date
Dal al

venerdì – sabato 16.30-19.30

Vernissage
03/03/2018

ore 18

Artisti
Oscar Savio
Curatori
Teresa Sacchi Lodispoto, Sabrina Spinazzè
Generi
fotografia, arte contemporanea
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Tra i principali protagonisti della scena fotografica romana tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta, Oscar Savio (Padova 1912 – Roma 2005) è una personalità ancora in larga parte da indagare, nonostante la recente rassegna organizzata dal Macro.

Comunicato stampa

Tra i principali protagonisti della scena fotografica romana tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta, Oscar Savio (Padova 1912 – Roma 2005) è una personalità ancora in larga parte da indagare, nonostante la recente rassegna organizzata dal Macro. Specializzato nella documentazione di arte e architettura, la sua capacità di interpretare i volumi plastici lo rese collaboratore instancabile di molti dei maggiori artisti, architetti e storici dell’arte di quegli anni, da Corrado Maltese a Giacomo Manzù, Carlo Pietrangeli, Paolo Portoghesi, Bruno Zevi, Pier Luigi Nervi, Mario Fiorentino, Franco Albini. Centrale per la messa a punto anche teorica del suo metodo di lavoro è la collaborazione con Portoghesi e Zevi che nel 1964 gli commissionano la campagna fotografica delle opere scultoree e architettoniche di Michelangelo in occasione delle celebrazioni per il centenario michelangiolesco. A quest’impresa è dedicata la mostra alla Galleria Prencipe, in cui verrà esposto un corpus in parte inedito di cinquanta fotografie, comprendente alcuni dei numerosissimi scatti realizzati per l’allestimento della Mostra critica delle opere michelangiolesche e per il volume Michelangiolo architetto curato da Portoghesi e Zevi. Le opere testimoniano come Savio negli anni Sessanta avesse intrapreso la via della fotografia creativa e interpretativa, in contrasto con il classico “stile Alinari”. Esaltando i volumi e i contrasti tra luci e ombre e tra vuoti e pieni, attraverso scorci vertiginosi e una visione ravvicinata, il fotografo compie un percorso parallelo a quello degli architetti in una totale fusione di testo e immagini a esprimere un pensiero critico unitario.
In mostra diciassette fotografie riproducono celebri sculture fiorentine di Michelangelo: il David, il San Matteo, tre Schiavi e l’Atlante delle Gallerie dell’Accademia e il Genio della Vittoria di Palazzo Vecchio. L’architettura è, invece, rappresentata da quattro immagini della Biblioteca Mediceo Laurenziana e dieci della Basilica di San Pietro. Diciannove scatti, in gran parte inediti, riproducono infine le sale della Mostra critica delle opere michelagiolesche.
La mostra alla Galleria Prencipe vuole essere non solo un’occasione per gettare nuova luce sull’attività di Savio nelle sue relazioni con la critica architettonica, ma intende fornire anche una riflessione sull’impatto avuto dalla Mostra critica delle opere michelangiolesche. Prima grande rassegna romana dedicata a un antico maestro, attraverso il massiccio uso dei nuovi media l'esposizione rappresentò uno stravolgimento dei canoni espositivi tradizionali di cui faranno tesoro molte delle esperienze allestitive degli anni a venire. Affermando una nuova libertà di lettura che scardinava l'artista dalla visione tradizionale, la mostra ebbe inoltre una decisiva influenza su molte personalità del periodo – Tano Festa in primis – spingendo così il linguaggio michelangiolesco verso esiti di nuova attualità.
In occasione della mostra verrà proiettato il critofilm Michelangiolo realizzato da Carlo Ludovico Ragghianti nell’ambito delle celebrazioni michelangiolesche e presentato alla Mostra d’arte cinematografica di Venezia del 1964. L’opera, prestata dalla Fondazione Ragghianti di Lucca e presentata da Monica Grasso, costituisce un corollario alle fotografie di Savio con cui condivide il medesimo approccio critico. In una totale aderenza tra testo e immagine, i movimenti della macchina da presa scandagliano, infatti, l’opera d’arte al fine di coglierne il linguaggio, la dinamica dell’espressione e le modalità creative.
La mostra si inserisce nell’attività della Galleria Prencipe, sede anche delle associazioni Archivio Umberto Prencipe e Archivio dell’Ottocento Romano. Situata nel quartiere di Monteverde vecchio, la Galleria ha all’attivo numerosi eventi, presentazioni, mostre, corsi e attività culturali dedicate in particolare all’arte dell’Ottocento e Novecento, all’incisione, alla grafica e alla fotografia.