Oro & Blu

Informazioni Evento

Luogo
NUOVA GALLERIA MORONE
Via Nerino 3, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì - venerdì ore 11 - 19; sabato ore 15 - 19

Vernissage
24/03/2022

ore 18

Curatori
Vittoria Coen
Uffici stampa
IRMA BIANCHI
Generi
arte contemporanea, collettiva

Nuova Galleria Morone presenta ORO&BLU una mostra a cura di Vittoria Coen.

Comunicato stampa

“ORO&BLU” è un affascinante viaggio attraverso le opere di alcuni dei più importanti rappresentanti dell’arte contemporanea internazionale che hanno trovato nel blu e nell’oro particolari significati e suggestioni. La mostra collettiva presentata alla Nuova Galleria Morone, a cura di Vittoria Coen dal 24 marzo al 13 maggio 2022 propone il confronto tra diverse generazioni di artisti, dalle avanguardie del Novecento alla contemporaneità, un corpus significativo di opere che rappresenta memorie e visioni del recente passato.
I colori protagonisti dell’esposizione, forniscono spunti di riflessione sulle identità e sulle personalità degli autori che li hanno resi parte della loro poetica, oro e blu sono, infatti, tra i più spirituali e magici colori della tavolozza; Yves Klein paragona il blu al mare e al cielo ma, soprattutto, lo definisce un colore “fuori”. L’oro è simbolo di regalità, di preziosità, di unicità, nelle culture occidentali così come in quelle orientali.

Maria Cristina Carlini partecipa a “ORO&BLU” con “La luce dopo il buio” un grande portone, addossato alla parete, squarciato al centro da un’esplosione d’oro. L’imponente opera inedita del 2022 è realizzata in legno di recupero e oro, l’artista, diversamente da altri lavori sullo stesso tema creati in passato, propone una soglia chiusa, che non lascia scampo all’osservatore e impedisce all’occhio di oltrepassarla, il legno di recupero del portone racchiude in se il fascino di un passato ignoto, una memoria comune e condivisa che trasforma in straordinario l’ordinarietà del quotidiano. Il potente intervento dato dall’oro rende prezioso e luminoso il legno antico e ciò che custodisce, una composizione materica e concreta che suscita ricordi e memorie personali quanto ancestrali. Con quest’opera Carlini continua la sua ricerca verso le origini e il passato comune e ci sfida ad oltrepassare quella soglia verso un linguaggio universale come quello dell’arte.

Accanto all’installazione di Maria Cristina Carlini sono protagoniste della mostra le opere di: Elisabeth Aro, Olivo Barbieri, Remo Bianco, Sonia Costantini, Gianni Dessì, Lucio Fontana, Domenico Grenci, Yves Klein, Maria Lai, Marino Marini, Francesca Matarazzo, Enrico Minguzzi, Gianni Piacentino, Alex Pinna, Man Ray, Tomas Saraceno, Elisabeth Scherffig, Cesare Tacchi, Eltjon Valle, Terry Winters.

Cenni biografici. Maria Cristina Carlini inizia il suo percorso artistico con la lavorazione della ceramica a Palo Alto in California, successivamente prosegue la sua attività a Bruxelles dove contemporaneamente insegna a lavorare al tornio; si trasferisce poi a Milano e si dedica esclusivamente alla scultura. Da questo momento, oltre al grès e alla terra entrano a far parte della sua espressività materiali come il ferro, la lamiera, l’acciaio corten, la resina, la carta e il legno di recupero. Maria Cristina Carlini dà vita a opere che spaziano dalle piccole dimensioni alle monumentali, la sua carriera è costellata da riconoscimenti, mostre personali e collettive in diverse sedi pubbliche e private, nazionali e internazionali, e le sue sculture monumentali sono presenti in permanenza in Europa, America e Asia. Attualmente vive e lavora a Milano, dove il suo atelier è una fucina attiva in cui l’artista prosegue la sua attività creativa.
www.mariacristinacarlini.com