Ombre Penombre Forme

Informazioni Evento

Luogo
VILLA MARGHERINI GRAZIANI
SP200, 113, 06016 , San Giustino, Italia
Date
Dal al

sabato 10-13 e 15,30-18,30; domenica 10- 13 e 15,30-18,30. Con gli stessi orari la mostra rimarrà aperta anche nei giorni festivi e nel giorno di Ferragosto.

Vernissage
18/06/2016

ore 18,30

Contatti
Email: riccimariagrazia@yahoo.it
Biglietti

ingresso libero

Curatori
Maria Grazia Ricci
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Una mostra che declina vari linguaggi, semantiche peculiari che necessitano di un’urgente manifestazione.

Comunicato stampa

Villa Magherini Graziani a San Giustino apre di nuovo le porte all’arte. Con l’intento di promuovere il bel luogo umbro ad un pubblico più ampio ospita dal 18 giugno al 28 agosto Ombre Penombre Forme, una mostra che declina vari linguaggi, semantiche peculiari che necessitano di un’urgente manifestazione. Perché tanto e talmente appassionato è il lavoro di quattro artisti, l’uno molto diverso dall’altro, che si manifesta potente nelle varie espressioni dell’arte della fotografia, del teatro e della scultura.
Appassionato e ricco di una fluidità tutta sua è il levigare, il togliere piuttosto che mettere, della scultrice coreana Hisu Choi immersa nelle tridimensionalità eterea e pulsante, visionaria e dolcemente smussata di ogni possibile spigolo/spigolosità della materia.
Così come visionario, ma sul versante dell’elaborazione di una progettualità raziocinante e straniante, è il fotografo Maurizio Rossi in una interpretazione della fotografia che assimila e associa l’onirismo e il surrealismo alla tecnica soprattutto espressa in post-produzione.
Di visioni e di poetica è intrisa anche la fotografia “narrata” di Nico Vigenti, attore, regista teatrale e artista visivo che scompone e ricompone gli archetipi per farne proiezioni visuali verso l’altro e l’altrove in un tragitto che dal particolare si estende all’universale e il linguaggio dell’arte si sublima in un esperanto di emozioni e sensazioni.
Claudio Bianconi offre invece un angolo di visuale insolito su alcuni luoghi simbolici dell’Umbria con l’ausilio della tecnica dell’infrarosso, le sue “alchimie” fotografiche delineano un’Umbria drammatizzata di neri saturi e di bianchi rifulgenti che evocano un forte dualismo quale espressione della storia e della cultura che caratterizza enantiodromia del sentire umbro.
La mostra apre con la performance “Ars Gratia Artis” - Poema per voce unica - Ideazione, adattamento e lettura scenica a cura di Nico Vigenti, con Tommaso Bruschi al violoncello.
Ars Gratia Artis è una scrittura scenica poetica, sonora, surreale, altisonante, delirante, dissacrante, che attinge agli abissi dell’animo e ascende all’immensità dell’universo.