Omaggio a Michael Snow
Introduce Rinaldo Censi. Artista canadese unico e inclassificabile, scomparso all’inizio di quest’anno, Michael Snow dagli anni Sessanta ha esplorato in modo sperimentale quasi tutti i campi della ricerca artistica: fotografia, cinema, musica, scultura, pittura.
Comunicato stampa
Wavelenght
(USA-Canada/1967) di Michael Snow (43')
Film-manifesto del cinema d’avanguardia ed emblema di quello che il teorico P. Adams Sitney definisce “film strutturale”, ospita lo zoom più rallentato della storia del cinema, il quasi impercettibile avvicinamento della macchina da presa alla parete di fondo di un loft illuminato da quattro finestre che dà su una strada trafficata.
See You Later / Au Revoir
(USA-Canada/1990) di Michael Snow (18')
Un uomo saluta la segretaria ed esce dall’ufficio: un’azione che normalmente richiede solo pochi secondi viene rallentata fino a coprire gli oltre quindici minuti del film. Il tempo diventa quasi palpabile. La tensione iniziale lascia il posto al puro fascino per la coreografia.
Sur la longueur d’onde de Michael Snow
(Francia/2001) di Teri Wehn-Damisch (56')
Artista canadese unico e inclassificabile, scomparso all’inizio di quest’anno, Michael Snow dagli anni Sessanta ha esplorato in modo sperimentale quasi tutti i campi della ricerca artistica: fotografia, cinema, musica, scultura, pittura. Il film ci introduce nell’universo di Snow ‘invertendo’ il procedimento alla base del suo capolavoro Wavelength: lo zoom all’indietro sostituisce qui quello in avanti, permettendoci la scoperta progressiva delle sue opere, commentate e ritmate al pianoforte dall’artista stesso.