Olga Kisseleva – Contro Tempo

Informazioni Evento

Luogo
DIP CONTEMPORARY ART
Via Dufour 21 (ang. Via Vanoni) 6900 , Lugano, Switzerland
Date
Dal al

Martedì - Venerdì dalle 14.00 alle 18.30
Mattino, Sabato e Domenica solo su appuntamento.

Vernissage
08/06/2017

ore 18

Artisti
Olga Kisseleva
Generi
arte contemporanea, personale
Loading…

[dip] contemporary art è lieta di presentare, per la sua prima personale in Svizzera, Olga Kisseleva. Artista multimediale e concettuale, ha esposto nei più importanti musei d’arte contemporanea internazionali.

Comunicato stampa

[dip] contemporary art è lieta di presentare, per la sua prima personale in Svizzera, Olga Kisseleva. Artista multimediale e concettuale, ha esposto nei più importanti musei d’arte contemporanea internazionali.
Cresciuta in una famiglia di fisici e con una formazione scientifica alle spalle, il suo modo di approcciarsi all’arte risente dell’impostazione metodologica familiare. Nella sua ricerca, infatti si muove attraverso esperimenti, calcoli e analisi che si rifanno alla sistematicità del metodo scientifico. Questo procedimento consente all’artista di porsi in modo diverso di fronte alla realtà, che osserva e indaga con estrema minuzia, non come un inerte spettatore, ma con l’attenzione di chi ne è direttamente coinvolta e vuole conoscerne e studiarne empiricamente tutti gli aspetti. Il lavoro di Olga Kisseleva si compone soprattutto di installazioni, performance e video.
CONTRO TEMPO è la prima personale di Olga Kisseleva in Svizzera e raccoglie un corpus di lavori realizzati nell’ultimo decennio oltre a opere inedite presentate per la prima volta da [dip].
Per secoli la complessità del concetto di tempo è stata al centro di riflessioni filosofiche e scientifiche. Olga Kisseleva, pioniera della Media Art indaga sull’impatto che tecnologia e scienza hanno sullo stile di vita della nostra società, in una prospettiva politica, sociologica ed economica, ponendo particolare attenzione al ruolo del tempo. CONTRO TEMPO presenta una serie di lavori che raccontano attraverso diversi linguaggi, le considerazioni dell’artista -esito di oltre vent’anni di lavoro- sul paradigma del tempo e sulla sua influenza sull’ambiente e sull’economia contemporanea.

La serie Crosswords nasce nel 2006, al Museo Guggenheim di Bilbao. Attraverso una simbologia contraddittoria, l’artista gioca integrando all’interno del codice QR (Quick Response) alcuni dei più popolari slogan e immagini della propaganda americana e sovietica.
Double Life, installazione di video e fotografie, mette in evidenza la follia della società contemporanea che costringe sempre più persone a mettere da parte la proprie passioni e a scegliere un’occupazione diversa da quella che vorrebbe, per la necessità di averne una che possa garantire il sosten- tamento.
Border / No Border, è un lavoro video a due canali in cui l’artista esprime il concetto di “confine” come simbolo della disintegrazione e dell’alienazione all’interno del mondo post-sovietico e della società contemporanea. Il primo, mostra una ballerina e coreografa indiana che corre ed esegue pas- si didanza su un pavimento a mosaico le cui righe appaiono come una serie di confini; il secondo, girato da una telecamera nascosta, mostra uomini d’affari al metal detector alla dogana dell’aeroporto di Zurigo.
Contre Temps è un lavoro concepito durante la performance che l’artista ha presentato al Louvre Lens, nel 2013. La performance consisteva nella realizzazione dell’ideogramma matematico dell’infinito, creato dall’artista nei giardini del Museo, passando con del tessuto rosso attraverso la struttura modulare dell’edificio. Il tessuto, lungo un chilometro, era disteso a terra e, seguendo le movenze di una danza e la traccia da esso lasciata, evidenziava il fondamentale ruolo che il museo svolge all’interno della società, consentendo alle opere d’arte di sopravvivere al trascorrere del tempo, rimanendo eterne.
Vice Box è una scultura interattiva realizzata nel 2012, composta da cubi di piccole dimensioni, trasparenti, ricoperti da codici QR. L’opera indaga le colpe e le debolezze della società contemporanea, consentendo allo spetta- tore di osservare il proprio ritratto costruito dal riflesso dei suoi vizi e dei suoi errori.
Chronography è un nuovo progetto di mappatura dinamica, presentato per la prima volta dall’artista in occasione di questa mostra, che esplora con un minuzioso lavoro cartografico la mobilità dell’uomo nel mondo, analizzando i molteplici aspetti della società moderna che hanno diretta correlazione con i flussi migratori della popolazione globale.

Olga Kisseleva
Nata nel 1965 a San Pietroburgo, vive e lavora tra Parigi e la Russia. Dopo essersi diplomata al Vera Mukhina Institute of Industrial Art nel 1988, Olga Kisseleva prosegue la sua formazione con un Ph.D al Museo dell’Hermitage e inizia a studiare fisica all’Università Statale di Leningrado.
Agli inizi degli anni ’90 frequenta la University of California e la Columbia University di New York, dove ha occasione di focalizzarsi sulla video arte e i diversi media e al termine della quale espone la tesi di dottorato su video e computer art.
Dopo aver ricevuto una borsa di studio Fulbright nel 2000, Olga Kisseleva entra a far parte di un team di ricercatori sullo sviluppo delle tecnologie numeriche negli Stati Uniti.
Nel 1998, in Francia e altri paesi, viene pubblicato la sua tesi sulla video e computer art e viene invitata a insegnare alla Sorbona. Fondatrice del Dipartimento di Arte e Scienza della Sorbona, Kisseleva diventa capo del Programma Arte e Media oltre che membro del Comitato Scientifico della Sorbona.
L’artista lavora principalmente con istallazioni, fotografia e media art utilizzando tutti i mezzi a disposizione, tra cui video, immersive virtual reality, Web, tecnologie wireless, performance, istallazioni interattive.
Olga Kisseleva nel suo lavoro si avvale del contributo di scienze esatte come la biologia genetica, la geofisica, oltre alle scienze politiche e sociali, e procede con esperimenti, calcoli e analisi utilizzando quindi un metodo strettamente scientifico con il quale verifica e dimostra ogni sua ipotesi.
A qualsiasi livello dello sviluppo del progetto, dalla bozza iniziale fino al momento in cui sono raccolti insieme i dati che permettono alla proposizione estetica di venire alla luce, i diversi elementi sono riuniti e definiti con metodologia. Questo modo di approcciarsi a luoghi e persone permette all’artista di porsi in una posizione inusuale, che le consente di indagare, affrontare o testare gli elementi che costituiscono la realtà da un punto di vista oggettivo, esterno, come non ne fosse direttamente coinvolta. Tuttavia, per lo spettatore e per l’artista ciò implica un’assoluta fedeltà al principio di vigilanza, che definisce la responsabilità preludio della creazione di tutte le relazioni aperte tra i differenti elementi messi in gioco dalle proposizioni estetiche. Olga Kisseleva ha esposto e preso parte a numerosi progetti, personali e di gruppo: Musèe d’Art Moderne de La VIille De Paris, State Russian Museum, (San Pietroburgo, Russia), KIASMA (Helsinki, Finlandia), Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia (Madrid, Spagna), Fondazione Cartier per l’arte contemporanea (Parigi, Francia), Centre Georges Pompidou (Parigi, Francia), Guggenheim Museum (Bilbao, Spagna), MOMA (New York, USA), National Centre for Contemporary Art (Mosca, Russia).

[dip] contemporary art
[dip] è una nuova galleria d’arte contemporanea situata a Lugano, inaugurata nell’ottobre 2016. Rappresentando artisti internazionali, e dunque con origini e prospettive diverse, [dip] condivide un profondo impegno per l’arte. La sua attività si declina nella promozione di iniziative e progetti che esplorano dinamiche globali, mirando a promuovere un dialogo che – partendo dall’arte contemporanea - metta in continua discussione alcuni tra i temi piu’rilevanti della contemporaneità, partendo dal lavoro e dalle riflessioni di artisti e favorendo il confronto tra arte e società, identità, scienza e cultura. Il suo approccio interdisciplinare, che investe criticamente vari campi, include collaborazioni con università, istituzioni e organizzazioni per stimolare una maggiore conoscenza e consapevolezza dell’arte e coinvolgere un pubblico più vasto, costruendo in tal modo un ponte tra arte e società. Per la varietà del suo programma espositivo, [dip] si pone sia come spazio d’incontro con artisti riconosciuti sia come spazio per la scoperta di nuovi.