Obsession

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA CAEL
Via Carlo Tenca 11 , Milano, Italia
Date
Dal al

11 – 20 dal lunedì al venerdì, sabato su appuntamento

Vernissage
21/02/2020

ore 18

Generi
arte contemporanea
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Mostra d’arte contemporanea.

Comunicato stampa

Ossessione per l'arte, la bellezza, la creatività. Ossessione per il colore, le forme, lo sguardo. Ossessione come motore per accendere la fantasia e scendere nel profondo delle inquietudini.

Ben 27 artisti da tutto il mondo sono stati chiamati da Loredana Trestin, curatrice della mostra “Obsession” - a Milano, Galleria Cael, in via Carlo Tenca 11, dal 21 febbraio al 6 marzo 2020 – a dare forma alla loro ossessione e a trasformarla in opera d'arte: dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla digital painting, all'installazione e alla performance.

Questi artisti hanno così modo di confrontarsi in questa prodigiosa mostra, che intende mettere in rilievo ciò che muove la creatività dal profondo, in una moltitudine di sensibilità che si interfacciano tra loro, componendo un puzzle emotivo straordinario.

Sono tanti i modi in cui un artista da forma alle proprie ossessioni, il modo in cui le combatte, le vince, le asseconda o le interpreta, arrivando così a una creazione che si sviluppa da quella stessa ossessione che attraversa la vita, che accompagna l'artista magari per sempre, oppure per un solo istante, un momento.

Dalle geometrie liquide di Viridiana Amaro alle combinazioni di materiali mediatici di Fransie Malherbe Frandsen, dalle architetture di Carlo Busetti alle elaborate digitalizzazioni di Anna Ferrari, dal segno nitido di Yossef Ben Sason alle cromie ben definite di Fulvio Salvi, sino all'eccesso artistico di Myfo, stilista e personalità di successo, che ha fatto della sua arte ossessione di vita, interpretando in sé l'esteriorità delle sue creazioni d'arte.

Il vernissage della mostra è alle ore 18 di venerdì 21 febbraio 2020 e la mostra resta aperta sino al 6 marzo, con orario 11 – 20 dal lunedì al venerdì, sabato su appuntamento.

Gli artisti presenti con le loro opere provengono da diversi Paesi ed esprimono tecniche artistiche che si differenziano per ricerca stilistica, tecnica pittorica e modalità espressive:

Viridiana Amaro. Linee continue e spezzate, forme geometriche, colori definiti, sovrapposizioni di figure concorrono nelle opere di Viridiana Amaro, giovane artista messicana, a creare equilibrio, proporzione e armonia. Elementi questi che certamente le derivano dalla sua formazione di architetto, dove il giusto equilibrio tra le parti è conditio sine qua non per la buona riuscita di un progetto.

ARP Verdeacqua. La sua arte è trasparente quanto la sua personalità. Mai scontata, ci porta a riflettere sulle nostre radici, sulla maternità, sulla figura della donna e spesso tratta temi sociali fortemente attuali. Non è arte concettuale, ma libera espressione di un pensiero, come si evince dalle frasi che spesso sono inserite nella tela per meglio spiegare il messaggio che si vuole veicolare al pubblico.

Nicola Aterini. Per Nicola Aterini la tecnica pittorica e il disegno sono lo slancio per far uscire l’incubo del cuore, per far sgorgare sul bianco della tela e della pagina il bisogno di “dire” ciò che cela, cercando il dialogo con l’altro da sé, quel viandante che lo accompagna, forse da sempre, e solo dalle linee traspare.

Mauro Bursi. Estremi che si toccano, ballano, si riuniscono per dar vita a un’arte che, ben lontana dall’essere solo sperimentazione, racchiude in sé la forza del colore e della vita. Questa è l’arte di Mauro Bursi, pittore modenese che nella sua poetica racchiude lo spirito di una civiltà in lotta tra il moderno e la tradizione.

Carlo Busetti. Utilizza il mezzo digitale per esprimere il proprio universo ispirativo fatto di linee e colori che si svolgono in un contesto grafico ben articolato e composito. Un motivo strutturale in cui il senso del ritmo diventa incalzante, in un organico gioco di segni e campiture che si addensano in un cromatismo dalla forte valenza emozionale.

Federica Castagnetti. Psicoterapeuta di professione e artista autodidatta, imprime nelle sue opere il suo “io” interiore, esprimendo emozioni inesprimibili con la parola o con altre forme di linguaggio.

Federica Corti. Appassionata di pittura, Federica si avvicina in una fase più matura al mondo della fotografia sperimentando il suo “io” più nascosto, più intimo, scattandosi foto di particolari del suo corpo, in bianco e nero, puntando tutto sulla contrapposizione tra luci e ombre, tra reale ed etereo.

Claudia Cuoco. All’interno di un panorama artistico caratterizzato dall’uso di materiali tradizionali, Claudia Cuoco emerge con la sua capacità di impersonare l’innovazione. Nata a Napoli e trasferitasi a Monza, adesso sta completando la sua formazione professionale al corso di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove ha la possibilità di sperimentare nuove tecniche.

Guendalina Dorata. Ragione e sentimento, realtà e sogno, controllo ed emozione: da tempi antichissimi l’uomo indaga su se stesso e sul significato più profondo del proprio essere. Guendalina Dorata, giovane artista romana, definisce i suoi quadri l’espressione geometrica dei suoi sentimenti, con grande eleganza e determinazione.

Paola Esposito. La tecnica, quella della scultura in argilla, è per Paola Esposito il punto mediano tra ciò che cela e quanto vuole mostrare, la linea che separa la profondità dall’esuberanza delle forme. Nasce come pittrice per poi approdare alla scultura con la quale afferma definitivamente la sua estetica.

Anna Ferrari. Nata a Sanremo nel 1965, pittrice e web designer, ha appreso presto le tecniche della pittura, nella ricerca del proprio percorso stilistico, diplomandosi presso l'Accademia di Belle Arti di Genova. Da alcuni anni affronta il tema della memoria, filtrata attraverso la sensibilità personale, e lo traspone nei suoi dipinti.

Ossessione per l'arte, la bellezza, la creatività. Ossessione per il colore, le forme, lo sguardo. Ossessione come motore per accendere la fantasia e scendere nel profondo delle inquietudini.

Ben 27 artisti da tutto il mondo sono stati chiamati da Loredana Trestin, curatrice della mostra “Obsession” - a Milano, Galleria Cael, in via Carlo Tenca 11, dal 21 febbraio al 6 marzo 2020 – a dare forma alla loro ossessione e a trasformarla in opera d'arte: dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla digital painting, all'installazione e alla performance.

Questi artisti hanno così modo di confrontarsi in questa prodigiosa mostra, che intende mettere in rilievo ciò che muove la creatività dal profondo, in una moltitudine di sensibilità che si interfacciano tra loro, componendo un puzzle emotivo straordinario.

Sono tanti i modi in cui un artista da forma alle proprie ossessioni, il modo in cui le combatte, le vince, le asseconda o le interpreta, arrivando così a una creazione che si sviluppa da quella stessa ossessione che attraversa la vita, che accompagna l'artista magari per sempre, oppure per un solo istante, un momento.

Dalle geometrie liquide di Viridiana Amaro alle combinazioni di materiali mediatici di Fransie Malherbe Frandsen, dalle architetture di Carlo Busetti alle elaborate digitalizzazioni di Anna Ferrari, dal segno nitido di Yossef Ben Sason alle cromie ben definite di Fulvio Salvi, sino all'eccesso artistico di Myfo, stilista e personalità di successo, che ha fatto della sua arte ossessione di vita, interpretando in sé l'esteriorità delle sue creazioni d'arte.

Il vernissage della mostra è alle ore 18 di venerdì 21 febbraio 2020 e la mostra resta aperta sino al 6 marzo, con orario 11 – 20 dal lunedì al venerdì, sabato su appuntamento.

Gli artisti presenti con le loro opere provengono da diversi Paesi ed esprimono tecniche artistiche che si differenziano per ricerca stilistica, tecnica pittorica e modalità espressive:

Viridiana Amaro. Linee continue e spezzate, forme geometriche, colori definiti, sovrapposizioni di figure concorrono nelle opere di Viridiana Amaro, giovane artista messicana, a creare equilibrio, proporzione e armonia. Elementi questi che certamente le derivano dalla sua formazione di architetto, dove il giusto equilibrio tra le parti è conditio sine qua non per la buona riuscita di un progetto.

ARP Verdeacqua. La sua arte è trasparente quanto la sua personalità. Mai scontata, ci porta a riflettere sulle nostre radici, sulla maternità, sulla figura della donna e spesso tratta temi sociali fortemente attuali. Non è arte concettuale, ma libera espressione di un pensiero, come si evince dalle frasi che spesso sono inserite nella tela per meglio spiegare il messaggio che si vuole veicolare al pubblico.

Nicola Aterini. Per Nicola Aterini la tecnica pittorica e il disegno sono lo slancio per far uscire l’incubo del cuore, per far sgorgare sul bianco della tela e della pagina il bisogno di “dire” ciò che cela, cercando il dialogo con l’altro da sé, quel viandante che lo accompagna, forse da sempre, e solo dalle linee traspare.

Mauro Bursi. Estremi che si toccano, ballano, si riuniscono per dar vita a un’arte che, ben lontana dall’essere solo sperimentazione, racchiude in sé la forza del colore e della vita. Questa è l’arte di Mauro Bursi, pittore modenese che nella sua poetica racchiude lo spirito di una civiltà in lotta tra il moderno e la tradizione.

Carlo Busetti. Utilizza il mezzo digitale per esprimere il proprio universo ispirativo fatto di linee e colori che si svolgono in un contesto grafico ben articolato e composito. Un motivo strutturale in cui il senso del ritmo diventa incalzante, in un organico gioco di segni e campiture che si addensano in un cromatismo dalla forte valenza emozionale.

Federica Castagnetti. Psicoterapeuta di professione e artista autodidatta, imprime nelle sue opere il suo “io” interiore, esprimendo emozioni inesprimibili con la parola o con altre forme di linguaggio.

Federica Corti. Appassionata di pittura, Federica si avvicina in una fase più matura al mondo della fotografia sperimentando il suo “io” più nascosto, più intimo, scattandosi foto di particolari del suo corpo, in bianco e nero, puntando tutto sulla contrapposizione tra luci e ombre, tra reale ed etereo.

Claudia Cuoco. All’interno di un panorama artistico caratterizzato dall’uso di materiali tradizionali, Claudia Cuoco emerge con la sua capacità di impersonare l’innovazione. Nata a Napoli e trasferitasi a Monza, adesso sta completando la sua formazione professionale al corso di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove ha la possibilità di sperimentare nuove tecniche.

Guendalina Dorata. Ragione e sentimento, realtà e sogno, controllo ed emozione: da tempi antichissimi l’uomo indaga su se stesso e sul significato più profondo del proprio essere. Guendalina Dorata, giovane artista romana, definisce i suoi quadri l’espressione geometrica dei suoi sentimenti, con grande eleganza e determinazione.

Paola Esposito. La tecnica, quella della scultura in argilla, è per Paola Esposito il punto mediano tra ciò che cela e quanto vuole mostrare, la linea che separa la profondità dall’esuberanza delle forme. Nasce come pittrice per poi approdare alla scultura con la quale afferma definitivamente la sua estetica.

Anna Ferrari. Nata a Sanremo nel 1965, pittrice e web designer, ha appreso presto le tecniche della pittura, nella ricerca del proprio percorso stilistico, diplomandosi presso l'Accademia di Belle Arti di Genova. Da alcuni anni affronta il tema della memoria, filtrata attraverso la sensibilità personale, e lo traspone nei suoi dipinti.

Fransie Malherbe Frandsen. Nasce in Sudafrica e, dopo aver studiato arte e graphic design in Danimarca e Regno Unito, si laurea in arte psico-terapia, settore in cui lavora per diversi anni. Oggi vive e opera nel proprio studio di Ginevra, in Svizzera ,dove scrive ed illustra libri per bambini.

Vanessa Freuler. Con la sua personale tecnica improntata verso il geometrico e l'emblematico, Vanessa Freuler ci apre a un mondo surreale che, ci introduce nella particolare astrazione, fatta di libertà plastica e di sistematica geometria.

Valerie Cecilia Maden. L'artista propone una visione particolareggiata e del tutto innovativa del mondo che ci circonda. Nata a Istanbul, in Turchia, da qualche anno frequenta con successo l’Accademia di Belle Arti a Firenze e si impegna nella sperimentazione di nuove tecniche.

Enrica Maravalle. Introdotta dall’utilizzo vivace di colori e forme geometriche, Enrica Maravalle si fa strada tra gli artisti con il suo stile ordinato e preciso. Nata a Roma, fin dalla scuola mostra una propensione spiccata verso il disegno, che la porterà a intraprendere un percorso segnato da numerose esposizioni personali.

Angela Martinelli. L'approccio prevalente nell'opera di Angela Martinelli è quello del riacquisto dell'indefinitezza, che è il più riflessivo per ciò a cui nella pratica conduce: più ci allontaniamo dalla registrazione della natura nella sua apparenza diretta, più il rapporto con essa diventa intrigante e fascinoso.

Myfo. L'artista diventa nei suoi quadri regista e artefice di un palcoscenico in cui dirige e posiziona uomini e donne, molti dei quali sono icone riconosciute a livello mondiale come essenza dello sfarzo, del lusso e dell’abbondanza, quasi a monito per gli osservatori di usare attenzione in quanto a muoversi nella nostra società.

Milena Nicosia. Nasce in Sicilia nel 1974, vive e lavora a Ragusa. Il tema dell’ossessione nell’opera si manifesta utilizzando l'abito da sposa della madre per aprire un discorso che appunto la “ossessiona”; assumendo le vesti di una presenza incombente, di un’idea che ha la duplice valenza di speranza, salvezza ma anche di condanna.

Giorgio Pica. Interessato a indagare le possibilità del colore e della forma, Giorgio Pica coniuga la libertà plastica, che gli permette di sperimentare, tanto in fotografia quanto nella pittura, inseguendo l'idea centrale di esibire una certa astrazione, ma senza abbandonare del tutto l’aderenza a riferimenti, anche se vaghi, alla realtà.

Maria Grazia Raffaelli. Traduce i dati sensibili del reale in stilemi compositivi fluidi atti a filtrare gli elementi che da quella realtà sono stati prelevati per determinarne un valore analitico: la sua operazione stilistica comporta una connotazione pura di fattori, sino a elaborarli pittoricamente ed inserirli nel suo universo compositivo.

Jacopo Rossi. Giovane artista genovese, dopo essersi diplomato al liceo artistico ha fatto diverse esperienze di falegnameria, restauro di mobili e di liuteria a Parma. Questo lo ha portato alla consapevolezza di voler approfondire tutto ciò che riguarda i cinque sensi con uno stile minimal, semplice ed essenziale.

Fulvio Salvi (SAFU). Fulvio Salvi possiede molti dei crismi di ciò che comunemente si intende per “talento naturale” ed è dotato di una particolare sensibilità cromatica e compositiva che trova nella pittura ad acrilico la propria cifra fondamentale.

Yossef Ben Sason. La carriera artistica di Yossef Ben Sason risente delle esperienze che hanno caratterizzato la sua vita. Nato a Tel Aviv, continua a lavorare in Israele nell’ambito dell’arte astratta. A partire dai 21 anni, dopo tre anni di servizio militare, decide di seguire la sua passione a Lione, dove si specializza nell’arte del murales, del marouflage e del trompe l’oeil.

Luisa Schirru. Dedita a sperimentare sull’utilizzo del colore come forma di vita, Luisa Schirru spicca all’interno del panorama artistico odierno con le sue opere d’arte cariche di simboli e di significati. La sua poetica risulta interamente racchiusa all’interno delle pennellate, dei tocchi, delle spatolate dense con i quali instilla la vita alle tavole e le definisce con una significativa matericità.

Claudio Sireci. L'osservatore vede il mondo da una moltitudine di angoli, da diversi punti di vista, formando un continuo di sensazioni in costante evoluzione, cioè, eventi e fenomeni naturali sono osservati in un cambiamento costante. Partendo da questi concetti, Claudio Sireci vede il mondo come un'astrazione e non già una riproduzione accurata del mondo reale.

Martina Tamberi. Artista livornese, inizia la sua carriera artista dal 2017 partendo da pitture paesaggistiche in chiave astratta su tela, trasferite poi sul corpo attraverso la body-art; documenta performance in cui la body-art è protagonista attraverso progetti di fotografia e video-art. L’artista si è posta l’obiettivo di suscitare una riflessione sul carattere universale dei concetti di emotività, parità sociale e attaccamento alle origini attraverso la scelta di soggetti non figurativi, paesaggi astratti che evocano situazioni, luoghi e sentimenti privi di un volto fisico.

Fabio Tosi. Nasce ad Oleggio (NO) nel 1971. Muove i suoi primi passi nel mondo dell’arte come scultore. Unisce alla passione creativa quella per il viaggio in motocicletta,con cui raggiunge l’Olanda, paese dove trascorre alcuni anni, avendo modo di apprendere e sperimentare nuove tecniche e mezzi espressivi.

Mostra d'arte contemporanea

“OBSESSION”

Milano, Galleria Cael, Via Carlo Tenca 11
dal 21 febbraio al 6 marzo 2020
Orari: 11 – 20 dal lunedì al venerdì, sabato su appuntamento

Evento inaugurale 21 febbraio 2020, ore 18

Direzione artistica e curatela: Loredana Trestin
Assistenti curatore: Maria Cristina Bianchi, Erika Gravante
Organizzazione: Valentina Maggiolo, Giulia Orlandi, Elisa Succio
Grafica e web: Anna Maria Ferrari
Ufficio stampa: Piero Cademartori