Nino Cordio – La mano dell’artista il sorriso del bambino
Saranno esposte per la prima volta molte prove delle acqueforti dell’incisore scomparso a Roma nel 2000 ed una selezione di opere rappresentative della varietà di tecniche artistiche da lui utilizzate.
Comunicato stampa
Venerdì 22 aprile 2016 alle ore 18.00, nella sala polifunzionale del Museo Crocetti si inaugurerà la mostra dell’artista siciliano Nino Cordio.
Saranno esposte per la prima volta molte prove delle acqueforti dell’incisore scomparso a Roma nel 2000 ed una selezione di opere rappresentative della varietà di tecniche artistiche da lui utilizzate (incisioni, dipinti ad olio, disegni, sculture e affreschi) e che allo stesso tempo veicolano in maniera semplice e diretta la sua poetica, incentrata sulla rappresentazione della natura, che assume toni ora nitidamente realisti, ora soggettivi. Cordio aveva la straordinaria capacità di portare l’immagine “al limite della meraviglia”, affermava Renato Guttuso, in lui infatti la capacità tecnica e la poesia si fondono generando forti emozioni artistiche.
I soggetti prediletti sono le nature morte, i paesaggi, la figura umana che, resi con un utilizzo espressivo ed emotivo del colore, sottolineano sempre un certo intimismo e amore della quotidianità, restituendoci una pittura che si può definire biografica.
Il richiamo all’antico, specialmente negli affreschi, testimonia la sua formazione e la capacità di assimilazione di culture antiche, quali quella greca e quella romana, che ci riconducono ai luoghi della sua vita.
Il rapporto stretto con la materia emerge maggiormente nella scultura e nell’affresco, dove l’opera d’arte e la mano che la creò si fondono, e la pastosità della cromia diventa importante e comunicativa quanto l’immagine rappresentata.
I laboratori
durante le settimane della mostra l’Associazione Informadarte si propone di veicolare l’opera e la poetica di questo grande artista con dei laboratori indirizzati ai bambini e ai ragazzi con l’auspicio di poter contribuire, seppur in minima parte, a realizzare un antico sogno dello stesso Nino Cordio: portare i bambini, non solo a vedere, ma a vivere l’arte in prima persona.
Nota biografica dell’artista
Nato a Santa Ninfa, in provincia di Trapani, il 10 luglio 1937, Nino Cordio ha studiato all'Istituto d'Arte di Catania e all'Accademia di Belle Arti di Roma, e nel 1962 ha frequentato l'Atelier dell’artista incisore Friëdlander a Parigi. Nel 1968 si sposa con la sua ex allieva Graziella con cui avrà i figli Rossella e Francesco. Ha tenuto numerose personali in Italia e all'estero e tra le altri ha partecipato all'VIII Quadriennale romana, all'"Inter Graphik" di Berlino (1967), alla VII Biennale dell'incisione contemporanea di Venezia (1968). Ha vissuto, insegnato discipline artistiche e lavorato tra Todi e Roma dove è morto il 24 aprile del 2000 e dove oggi è sepolto nel Cimitero Acattolico di Testaccio. Come artista ha spaziato tra la pittura, l'incisione e la scultura. Le incisioni di ispirazione romantica sono l'espressione massima del suo sentire eclettico ed originale. Egli è stato uno dei pochi grandi artefici contemporanei ad avere il coraggio di affrontare il figurativo, con risultati eccelsi dal punto di vista tecnico e notevolissimi da quello della creatività. La sua rilevanza artistica è stata conclamata, tra gli altri, dall'inserimento nell' enciclopedia Treccani sin da quando era in vita.
A Santa Ninfa (definita da lui "un luogo posto tra Selinunte e Segesta", terra quindi dalla magica collocazione densa di suggestioni e di storia, che ricorre frequentemente nelle sue creazioni) è stato inaugurato nel 2007 un Museo a lui dedicato, con oltre 200 opere rappresentative di tutto il suo percorso artistico.
eventi durante il periodo della mostra:
venerdì 22 aprile h 18.00 "L'occhio di Cordio" lettura di Elio Crifò, musica dal vivo di Nuove Tribù Zulu
venerdì 29 aprile h 18.00 Luca Bernardini: pianoforte