Nicola Zambelli – What makes us weaker makes us closer

Informazioni Evento

Luogo
CARME - CENTRO ARTI MULTICULTURALI ETNOSOCIALI
via delle Battaglie, 61 , Brescia, Italia
Date
Dal al

La mostra verrà presentata nel corso delle settimane tramite modalità online.
CARME nel frattempo rimarrà chiuso al pubblico, nel rispetto delle disposizioni nazionali in relazione all'emergenza COVID-19.

Vernissage
05/11/2020

ore 19 Diretta dai canali Facebook e Youtube

Artisti
Nicola Zambelli
Generi
arte contemporanea, personale
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Il tema affrontato sono le sacche di resistenza umana attivate durante il momento di emergenza e paralisi forzata nei mesi di massima diffusione del Covid-19 a Brescia.

Comunicato stampa

L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme.
Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
(Italo Calvino, Le città invisibili)

Con la mostra What makes us weaker, makes us closer [Ciò che ci rende più fragili ci rende più vicini] gli spazi di CARME, Bunkervik e Cinema Nuovo Eden verranno per la prima volta abitati sperimentando una triangolazione: il progetto prende vita attraverso una narrazione corale in cui, tuttavia, gli spazi mantengono ciascuno la propria autonomia. Ci saranno infatti una mostra fotografica con video-installazione a CARME, un’esperienza multimediale presso Bunkervik ed infine, a chiusura della mostra, un cortometraggio al Cinema Nuovo Eden, nonché diversi appuntamenti a scandire.

Il tema affrontato sono le sacche di resistenza umana attivate durante il momento di emergenza e paralisi forzata nei mesi di massima diffusione del Covid-19 a Brescia.
La città era in lockdown, molte le persone e le famiglie in difficoltà, non solo perché malate, ma anche perché costrette alla povertà o alla solitudine, nonché all’isolamento. Ecco allora che gruppi di cittadini (singoli e associazioni) si sono aggregati per occuparsi dei più fragili (senzatetto / cittadini rimasti senza lavoro / famiglie in stato di povertà) attivando una rete di distribuzione di cibo e medicinali, coinvolgendo anche i ristoratori della zona e l’ortofrutta, mappando il territorio, organizzando la distribuzione e il raccogliendo fondi. Sono così state sfamate un totale di 450 famiglie – circa 1500 persone – a settimana.

La mostra è stata realizzata in collaborazione con il Comune di Brescia, Bunkervik, Cinema Nuovo Eden, Cibo per tutti Carmine, Fondazione ASM, Newlab Photo.

Se ti dico che la città a cui tende il mio viaggio è discontinua nello spazio e nel tempo, ora più rada ora più densa, tu non devi credere che si possa smettere di cercarla. Forse mentre noi parliamo sta affiorando sparsa entro i confini del tuo impero.
(Italo Calvino, Le città invisibili)