Nedko Solakov – Stories in Colour

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA CONTINUA
Via Del Castello 11, San Gimignano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da lunedì a domenica, 10-13 / 14-19

Vernissage
18/02/2017

ore 18

Artisti
Nedko Solakov
Generi
arte contemporanea, personale

Stories in Colour, così titola la personale che l’artista concepisce per questa occasione espositiva, raccoglie una serie di nuovi disegni a acquarello.

Comunicato stampa

Galleria Continua è lieta di presentare nei suoi spazi di San Gimignano una nuova mostra dell’artista bulgaro Nedko Solakov, figura di primo piano della scena artistica internazionale. Stories in Colour, così titola la personale che l’artista concepisce per questa occasione espositiva, raccoglie una serie di nuovi disegni a acquarello.

Nell’opera di Nedko Solakov la dimensione autobiografica e quella narrativa occupano un ruolo centrale; l’artista fa uso di un linguaggio esplicito, immediato, spesso spiazzante che mette a nudo le convenzioni del vivere quotidiano e che riflette sui nostri meccanismi di pensiero, sul rapporto fra storia personale e collettiva, fra sfera privata e dimensione sociale, fra realtà e immaginazione. L’imperfezione, l’errore, il fallimento sono questioni profondamente legate al lavoro di Solakov così come l’umorismo, l’autoironia e la capacità di sorridere di fronte alle proprie fragilità, atteggiamenti che l’artista utilizza come filtri per osservare con sguardo rinnovato la realtà che lo circonda.

Il lavoro di Solakov è fortemente legato al luogo e allo spazio e nasce in stretta relazione con esso, spesso si compone di elementi di piccolo formato e occupa spazi interstiziali, altre volte si sviluppa su ampia scala occupando ambienti di notevoli dimensioni. “In genere quando mi viene chiesto come vorrei descrivere quello che faccio rispondo che racconto storie nello spazio”, spiega l’artista, questo vale anche per quanto riguarda i disegni e infatti prosegue “i disegni, anche se non hanno realmente a che fare con la tridimensionalità dello spazio hanno un loro spazio, quello che si crea nell’unione di testo/immagine/testo/immagine”.
In una recente intervista Nedko Solakov racconta la genesi dei suoi disegni e spiega il rapporto che in queste opere intercorre tra testo e immagine. “All’inizio è una sorta d’immagine. Se non ho assolutamente nulla in mente da buttar giù, di solito inizio dal centro del foglio, leggermente a sinistra, facendo qualche tratto in maniera un po’ insensata. Questo va avanti per un paio di secondi, durante questa frase preparatoria qualcosa si apre nella mia mente. Molto raramente è esattamente ciò che sarà alla fine; spesso i tratti diventano come un albero, e poi una foresta o una spiaggia, o qualcosa di completamente diverso. A volte, quando inizio un disegno, ho la sensazione che ci vorrà molto tempo per ottenere la rappresentazione che mi piace. Ad un certo punto, mi metto a scrivere la storia anche se so che il disegno avrà bisogno ancora di un bel po’ di lavoro. Non ho mai scritto storie sul bordo laterale del foglio. Comincio dal basso e sempre penso positivamente che avrò spazio sufficiente per completare la storia. A volte è solo una riga ma altre volte si tratta di un racconto elaborato… in quel caso avrei bisogno di avere una striscia di tre millimetri di carta in più da aggiungere lungo i bordi del lavoro, cosa non possibile, naturalmente. C'è un senso di suspense in me: come faccio a terminare la storia in modo che abbia un senso logico? Di solito accade. In ogni caso io non considero il testo come spiegazione dell'immagine, né l'immagine come un'illustrazione per il testo”.

Dagli inizi degli anni Novanta, Nedko Solakov (nato nel 1957, Tcherven Briag, Bulgaria; vive a Sofia) ha esposto ampiamente in Europa e negli Stati Uniti. I suoi lavori sono andati in mostra ad Aperto ‘93 (Biennale di Venezia); alla 48°, 49°, 50° e 52° Biennale di Venezia; alla 3°, 4° e 9° Biennale di Istanbul; alla Biennale di São Paulo ‘94; a Manifesta 1, Rotterdam; alla 2° and 4° Biennale di Gwangju; alla 5° Biennale di Lione, a Sonsbeek 9, Arnhem, alla 4° and 5° Biennale di Cetinje e alla prima Biennale di Lodz, alla 7° Biennale di Sharjah, Emirati Arabi, alla 3° Biennale di Tirana, alla 2° Biennale di Siviglia, alla 2° Biennale di Mosca, a documenta 12; alla 16° Biennale di Sydney, a “Prospect 1”, Biennale di New Orleans, alla Biennale di Singapore 2011, alla dOCUMENTA (13) e alla Triennale di Kathmandu. Recentemente ha esposto in personali presso: Museu do Chiado, Lisbona; Stichting De Appel, Amsterdam; CCA Kitakyushu, Giappone; Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid; Israel Museum, Gerusalemme; Centre d’Art Santa Monica, Barcelona; Kunsthaus di Zurigo; Castello di Rivoli; Sofia City Art Gallery; Galleria Borghese, Roma e Salzburger Kunstverein, Salzburg. Nel 2003-2005 un’ampia retrospettiva "A 12 1/3 (and even more) Year Survey" è stata presentata al Casino Luxembourg, Rooseum Malmoe e O.K Centrum Linz. Nel 2008-2009 il progetto "Emotions" è stato esposto al Kunstmuseum Bonn, Kunstmuseum St. Gallen e Mathildenhoehe, Darmstadt. Tra il 2011 e il 2012 la mostra "All in Order, with Exceptions” è stata presentata alla Ikon Gallery di Birmingham, alla Fondazione Galleria Civica di Trento [All in (My) Order, with Exceptions], allo Stedelijk Museum voor Actuele Kunst / S.M.A.K. di Ghent e al Museu de Arte Contemporanea Serralves di Porto. Il suo lavoro è nelle collezioni di più di cinquanta musei internazionali e collezioni pubbliche, tra questi il MoMA di New York, la Tate Modern di Londra e il Center Pompidou di Parigi.