Napoleone Martinuzzi: dalla scultura al vetro
Convegno internazionale di studi dedicato alla figura di Napoleone Martinuzzi, scultore, designer del vetro, amico di Gabriele d’Annunzio, nonchè direttore artistico alla Venini dal 1925 al 1931.
Comunicato stampa
Domani, mercoledì 5 giugno 2013, il Centro Studi del Vetro della Fondazione Giorgio Cini organizza, all’interno del progetto Le Stanze del Vetro – frutto della collaborazione tra la Fondazione Giorgio Cini e la Pentagram Stiftung –, un convegno internazionale di studi dedicato alla figura di Napoleone Martinuzzi, scultore, designer del vetro, amico di Gabriele d’Annunzio, nonchè direttore artistico alla Venini dal 1925 al 1931. L’incontro, che vedrà dodici importanti contributi internazionali, anticipa la grande mostra curata da Marino Barovier Napoleone Martinuzzi. Venini 1925 – 1931 che si terrà a San Giorgio il prossimo autunno (7 settembre – 1 dicembre 2013).
Napoleone Martinuzzi fu protagonista del suo tempo in diverse vesti: in primis scultore, quando si formò tra Venezia e Roma, lavorò per i più importanti progetti dell’architetto Angiolo Mazzoni (da Palermo a Gorizia) e fu protagonista alle Biennali tra gli anni Venti e Trenta. Capitolo a parte l’amicizia con Gabriele d’Annunzio, per il quale realizzò molte opere sia scultoree sia – e soprattutto – vitree per il Vittoriale degli Italiani. Ma fu anche direttore del Museo del Vetro di Murano dal 1922 al 1931, fu fondatore con Francesco Zecchin, a partire dal 1932, della “Zecchin Martinuzzi Vetri Artistici e Mosaici” oltre a portare a termine diverse opere scultoree monumentali.
Tutti questi aspetti della vita professionale di Martinuzzi saranno spiegati dagli studiosi che meglio hanno approfondito un particolare tema legato a questo artista, per certi versi, ancora sfuggente.
Si inizierà con un intervento di Véronique Ayroles (Parigi, Musée des Arts Décoratifs) che mette in luce gli apporti francesi allo sviluppo del vetro di Martinuzzi per Venini; Maria Sole Cardulli (Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna) approfondirà la scultura di Martinuzzi nel contesto romano mentre Massimo De Sabbata (Udine, Civici Musei) interverrà sulla partecipazione di Martinuzzi alle Biennali di quegli anni. Silvia Silvestri (Università di Torino) indagherà la presenza di Martinuzzi nelle riviste d’arte tra le due guerre e Milva Giacomelli (Università di Firenze) il prolifico rapporto tra Martinuzzi e Mazzoni; per chiudere la mattinata, sarà Massimo De Grassi (Università di Trieste) a porre l’attenzione sulle fonti visive dello scultore.
Nel pomeriggio, presieduto da Nico Stringa (Università Ca’ Foscari di Venezia), gli interventi si concentreranno su Martinuzzi e il vetro: Rosa Barovier Mentasti metterà ordine alle fonti visive del Martinuzzi vetraio, Valerio Terraroli (Università di Verona) illustrerà il cruciale sodalizio d’Annunzio-Martinuzzi mentre Chiara Squarcina (Museo del Vetro di Murano) farà chiarezza sul periodo in cui Martinuzzi fu alla guida del Museo del Vetro di Murano. Si proseguirà con Matteo Gardonio (Centro Studi del Vetro) alla scoperta delle creazioni vitree di Martinuzzi per Palazzo Berlendis, dimora dell’artista, quindi Alessandra Tiddia (Rovereto, MART) farà conoscere i vetri realizzati da Martinuzzi per Bolzano e Miramare; chiuderà infine la giornata Lucia Mannini (Università di Firenze) su un aspetto non secondario di Martinuzzi e il vetro: le piante grasse, creazione curiosa e ricca di spunti.